Padre Tiziano SOFIA sdb "Cieli nuovi e una nuova terra, dove tutto sarà secondo la sua volontà"


07 dicembre 2014 | 2a Domenica di Avvento - Anno B  | Omelia
"Se Dio squarciasse i cieli e scendesse!", supplicava Isaia e l'umanità la domenica scorsa.
Oggi la Parola ci fa ascoltare la risposta di Dio:
"Vi prometto CIELI NUOVI e una NUOVA TERRA" (2Pt3,13).
Interessante confrontare due traduzioni in Italiano:
- Bibbia della CEI (Conferenza Episcopale Italiana):
"Aspettiamo, secondo la promessa di Dio, nuovi cieli e una terra nuova, NEI QUALI ABITA LA GIUSTIZIA".
- Traduzione in Italiano più attuale della LDC-ABU (Parola del Signore):
"Dio, come dice la Bibbia, ci ha promesso cieli nuovi e nuova terra, DOVE TUTTO SARA' SECONDO LA SUA VOLONTA'!".

A prima vista la differenza parrebbe minima. In realtà l'espressione "dove abita la giustizia" è enigmatica a dir poco. Siamo abituati a un tipo di "giustizia all'italiana", che non ha quasi nulla in comune con quella di Dio.
Pietro vuole dirci ben altro: cieli nuovi e nuova terra non sono quelli degli astronomi, ma il mio cielo-terra, la mia persona, la mia testa e cuore. Ora, come sono, preferisco fare la "mia volontà", per non perdere il vizio di Adamo+Eva.
Divento cielo-terra nuova solo quando accantono per sempre la mia volontà, i progetti miei sulla mia vita per accogliere il progetto che Dio ha su di me: farmi suo figlio in Cristo, erede dello Spirito suo. Benedetto, dichiarato erede in Cristo. E' logico che devo cambiar radicalmente tutta la mia vita, accantonando peccati, egoismi, idiozie, corruzione, cattiveria; insomma una vita "senza Spirito". - Fin qui San Pietro.

Isaia fa una propaganda eccezionale del "nostro Dio", lo stesso Dio di Israele. Oggi Isaia dovrebbe cambiare qualche particolare "edile", ma fondamentalmente dichiara che Dio è capace, può davvero tutto, è ONNIPOTENTE nel risolvere la nostra grave situazione in cui ci troviamo.
Isaia parla di strade nel deserto, nella steppa, di valli, monti e colli abbassati; terreni accidentati e scoscesi. Insomma, un Dio cstruttore alla grande di autostrade modernissime. Magari usando macchinari Caterpillar o Iveco. Importa sapere che Dio non sta seduto sul suo trono per comandare. Lavora per noi!
Dio ha i suoi "media" allora e oggi, ma il messaggio è unico:

"CONFORTATE, CONFORTATE IL MIO POPOLO!". Coraggio!

L'annuncio: "La vostra schiavitù è finita, la Vostra colpa è pagata!" - Dio ordina di "gridare a squarciagola": "STA ARRIVANDO IL NOSTRO DIO!".
E improvvisamente Isaia ci presenta un Dio Pastore Buono, che non castiga, non condanna, non percuote, non minaccia, ma un PASTORE "che prende in braccio gli agnellini, li porta sul petto, e ha cura delle pecore che partoriscono"...
Siamo noi quegli agnellini, quelle pecorelle, comuque siamo, in pericolo come gli agnellini, in difficoltà come le pecore stanche dopo il parto. Non per niente "Colui che viene a nome del Padre" si definirà il BUON PASTORE! Proprio il Bambino di Betlemme, visitato dai pastori, e che un giorno sarà il Gran Pastore nostro. Importante lasciarci guidare ai pascoli, senza cercare avventure nel deserto del peccato, fuori del suo controllo. E se anche lo facessimo, viene a riprenderci in braccio! Che Gran DIO!

Marco ci parla di un metodo propedeutico (= preparatorio) usato da Dio.
Si fa precedere da un BANDITORE ECCEZIONALE: Giovanni il Battezzatore. Certo, grida nel deserto. Allora non c'erano i nostri "media", i nostri altoparlanti. Ma anche con questi Giovanni avrebbe gridato francamente, con parresia, la stessa cosa:

"CAMBIATE VITA, fatevi battezzare e Dio perdonerà i vostri peccati". (Mc cap. 1).

Vita di peccato e vita da figli di Dio non possono coesistere. Entrando tutt'interi nell'acqua facciamo morire affogato l'uomo del peccato. Salendo fuori dall'acqua, siamo UOMINI NUOVI.
L'acqua battesimale, impregnata di Spirito, il "detersivo" più radicale, è efficacissima: dà morte e dà vita! Vi si entra da figli del diavolo e se ne esce da figli di Dio.
Ecco il "motivo" d'Avvento per un BUON NATALE! Tempo di immersione e purificazione radicale; tempo di emersione, ma da figli di Dio ormai.
Non si può andare a Betlemme dal Bambino coperti di lana di agnellino, ma con il cuore da lupi all'interno.

"Dopo di me sta per venire COLUI che è più potente di me!

Il mio battesimo è semplice immersione con desiderio di vita nuova". Egli - Cristo - ci battezza nell'Acqua SPIRITUALE, capace di farci diventare cielo-terra di Dio! Finalmente! Uomini in corpo ed anima arricchiti di Dio.
Abbiamo un nuovo Battista, con un nome altrettanto "profetico". Si chiama FRANCESCO, voce che grida "con i media" a tutto il mondo lo stesso messaggio di Giovanni, con parole aggiornate, ma con il valore di quelle di Giovanni: FACCIAMO POSTO AL REDENTORE, oggi Bambino; domani Evangelizzatore; un giorno Crocifisso; e finalmente PRESENTE COME RISORTO per farci ri-sorgere. Betlemme non sarebbe stata niente senza il Calvario; e il Calvario sarebbe stato inutile senza la RISURREZIONE... Stiamo, stai ricevendo tecnicamente bene il messaggio, o è disturbato dai tuoi peccati? Sintonizzati con CRISTO, oggi!

                                                                                  Padre Tiziano SOFIA sdb

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