Commento: D. Josep VALL i Mundó "Tu sei il Figlio mio, l’amato"

VANGELO (Mc 1,7-11)
Oggi, la Chiesa celebra il Battesimo del Signore. Quel giorno, tutte le acque del mondo furono purificate e ricevettero la forza di cancellare il peccato. Anche se il Battesimo che
amministrava Giovanni aveva solo un significato di conversione e di riconoscimento della nostra debolezza, Gesù volle passare di là e solidarizzarsi con tutti gli uomini, come Avanguardista di una nuova umanità. Egli, «che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio» (2 Cor 5,21). Gesù istituirà il nuovo Battesimo che ci renderà figli di Dio in Lui e ci riconcilierà al Padre: sarà l’Agnello di Dio che toglierà i peccati del mondo.

«Anche oggi –scrive san Gregorio Nazianzeno- Cristo è illuminato; lasciamo che questa luce divina ci invada. Cristo è battezzato, scendiamo con Lui nell’acqua, per poi uscire con Lui». Quel giorno, nel Giordano si vide scendere lo Spirito Santo sul Signore e si udì la voce del Padre: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1,11). Giovanni Paolo II commenta che «all’uscire dall’acqua della fonte santa, ogni cristiano riascolta la voce che un giorno fu sentita presso il fiume Giordano: ‘Tu sei il Figlio mio…’; e capisce che è stato associato al Figlio prediletto, diventando figlio adottivo».

San Cirillo di Gerusalemme ci fa riflettere sopra questo fatto soprannaturale, dicendoci: «Se hai una pietà sincera, su di te scenderà anche lo Spirito Santo e sentirai la voce del Padre che viene dall’alto: ‘Questo non era mio figlio ma adesso, dopo il Battesimo, è stato fatto Figlio mio’». A partire da questo momento tutti siamo invitati a seguire la stessa strada di Cristo, a conoscere la sua Verità e a vivere la sua stessa Vita. Siamo eletti, consacrati e mandati per collaborare nella sua missione apostolica. Siamo anche figli amati e prediletti, e il Padre si compiacerà di ognuno di noi.

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