don Marco Pozza "Erano le quattro. M'innamorai di te"

II Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (18/01/2015)
Vangelo: Gv 1,35-42
Sa di non essere lui quello che la gente va cercando appieno. E non vanta la seppur minima arroganza o pretesa di farlo sospettare. Il Battista è come un girasole, sa sempre dove voltarsi: «Fissando lo sguardo su Gesù che passava». Punta il dito, addita alla Verità, la battezza col
suo nome: «Ecco l'agnello di Dio». E' Lui che dovranno seguire e, dopo averlo seguito, continuare a seguirlo ancora: nella sorpresa di nuovi spazi, nell'inedito di nuove prospettive, nell'inaudito di inimmaginabili pretese. Giovanni - la Voce dell'Amico uscito dalla stamberga di Nazareth - si fa da parte e gli lascia spazio. Come promesso: sarà voce, sarà anticipo, sarà annuncio. Poi "non sarà": degno di sciogliergli i lacci, degno di confondersi con lui, degno d'essere annoverato tra i Messia della storia di quaggiù. Seguite Lui, gente amica. E loro - piccolissimo particolare d'evangelica passione - «sentendolo parlare così, lo seguirono». Chissà con che timbro di voce l'avrà segnato: nell'emozione, col piglio di chi ha abitato a lungo il deserto, con la ferocia di chi ha scovato anzitempo dove abita la salvezza. Con l'affetto di chi, da sempre, gli è amico per davvero. Un giorno l'Amico l'attesterà appieno: «Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni». Eppure tale grandezza la si potrà superare, ridisegnare, scrivere in altro modo: «(Tuttavia) il più piccolo nel Regno di Dio è più grande di lui» (Lc 7,28). Ascoltano Giovanni ma seguono Gesù: hanno trovato un di più. Non è gente che s'accontenta.
La Scrittura attesta che certe parole hanno fuoco sacro cucito addosso: trattengono l'impeto delle tempeste e la furia dei mari mossi. Scuotono le foreste e squarciano le navi di Tarsis: roba possente, gagliardi infuocati. Scagliate addosso, fanno rialzare gli addormentati: «Osservando che lo seguivano, disse loro "Che cercate?"». Capita sempre così: il mondo intero si fa da parte quando incontra un uomo che sa dove andare. E quell'Uomo la strada la conosce: un giorno dirà pure, esagerando come sarà suo solito, d'essere la Via/strada oltre che la Verità e la Vita. Da qualche parte già s'intravede codesta pretesa fascinosa. Loro, seguaci di un Precursore affidabile, lo sanno. E Lui si volta: «Che cercate?». Mette le cose in chiaro da subito: il Rabbì non chiede "che cosa cercate": è così Dio da sapere già Chi stanno cercando. Chiede lumi sul perché di quel cercare: "Che cosa cercate? Che cosa sperate di ottenere seguendomi, gente?" Chiaro, netto, fulmineo: fra poco ci sarà gente che lo cercherà per strappare miracoli, favori e prodigi. Loro, quasi storditi, cercano altro. Vanno cercando qualcosa che solo a dirlo s'aggroviglia loro la lingua: «Rabbì, dove abiti?». Che tenerezza fanno: invece di essere sinceri e dirGli "cerchiamo Te, per questo ti stiamo alle calcagna", se ne escono con uno sgrammaticato "dove abiti?". Col rischio che Costui risponda loro: "Che ve ne importa?". Invece no, appallottola i brogliacci delle previsioni, getta nel cestino il foglio di brutta copia e se ne esce con un invito, cioè una risposta raddoppiata alla meraviglia: «Venite e vedrete». Mica roba per spiriti molli: alzati e cammina. Sempre così: con gli storpi e coi demoni, con gli apostoli e con i santi. Alzati e mettiti in gioco. I più ci riusciranno, qualcuno stramazzerà a terra, altri lo calpesteranno. Gli ultimi lo inchioderanno: Lui risusciterà. Cioè, per l'ennesima a volta, si alzerà e camminerà.
Vanno e vedono il civico presso il quale abita. Ci rimangono pure: figurati se escono da quella casa del cuore. Ricordano tutto di quegli attimi, anche com'erano messe le lancette dell'orologio: «Erano circa le quattro del pomeriggio». Certi attimi sono per sempre: cambiano la vita. Quella loro e quella di chi in loro s'imbatterà: «Abbiamo trovato il Messia». Li condurranno a Lui non con lo sguardo, con le parole, con la vita: L'incontreranno che sono uomini, ne usciranno sentendosi più uomini. Quasi Cielo, pochissima terra. Ricorderanno dove L'hanno incontrato: non sapranno, però, dove Costui li condurrà.

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