don Paolo Zamengo SDB"Coloro che vengono da lontano "

   Mt 2, 1-12
I Magi arrivano per ultimi sul palcoscenico del presepio ma hanno una attenuante: vengono da lontano. Betlemme, piccolo borgo della Palestina, si ritrova ad essere
all’improvviso, un crocevia religioso tra l’Egitto, terra di esilio per Gesù in fuga da Erode, e la Mesopotamia terra d’oriente patria dei Magi.

L’Oriente è il luogo dove nasce il sole, dove nasce la sapienza, culla della cultura fatta più di domande che di risposte.  E Gerusalemme diventerà il baricentro dell’incontro dell’umano con il divino.

I Magi giunsero a Gerusalemme condotti da una stella. Ma parlare dei Magi è porre domande. “E domandavano: dov’è il re dei Giudei che è nato?”. Nascosta come un tesoro hanno già una semplice risposta: “Siamo venuti per adorarlo”.

I Sacerdoti e gli intellettuali di Gerusalemme non fanno una bella figura. Conoscono tanto di Dio ma non l’hanno mai incontrato. Lo vedranno più volte senza riconoscerlo. Sanno a memoria la Bibbia ma non sanno andare al di là dei loro interessi.  E quando Gesù si manifesterà loro con potenza di opere e parole, lo inchioderanno al legno della croce.

Alla domanda dei Magi consultano le scritture. I maestri di Israele lo dicono a Erode e Erode lo dice ai Magi. Tutti conoscono la verità ma sulla via di Betlemme i Magi si trovano da soli. Solo loro raggiungono la meta, guidati da una stella che li conduce fino a Gesù.

La loro lunga ricerca è finita e la gioia è immensa. Hanno trovato il Messia e lo riconoscono come Re offrendogli i loro doni. Ma Israele non si è unito alla loro gioia. Non basta abitare la terra santa per riconoscere Colui che viene nel nome del Signore.

La stella precedeva e guidava gli uomini venuti da lontano e si ferma appena fuori dalla città santa. La stella guida l’onestà della ricerca. Perché Gesù cercato dai Magi non abita nei palazzi ma è adagiato in una mangiatoria. Lo si incontra se si riesce a seguire la stella fino al termine del percorso.

Nella periferia di Betlemme si incontra il Bambino. La scienza misura ciò che è visibile. La sapienza ricerca la verità invisibile e non è appagata fino a quando non giunge al senso ultimo delle cose e degli eventi.

C’è un contrasto fra Betlemme e Gerusalemme. I magi giungono a Gerusalemme ma non è la loro meta. Gesù non nasce nella capitale del regno d’Israele ma nella piccola borgata del pastore Davide.

Betlemme unisce la povertà di Davide e la povertà di Gesù. Betlemme è la città in cui nasce il vero e definitivo pastore d’Israele. Dio veste povertà e, grazie ad essa, ci rivela la sua ricchezza.


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