don Roberto Rossi "Tu sei la mia vita"
IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (01/02/2015)
Vangelo: Mc 1,21-28
Siamo davanti a Gesù, il Signore, lui che insegna e guarisce, come ci dice il vangelo. C'è una domanda forte: "Che c'entri con noi, Gesù di Nazaret?" Abbiamo fatto il Sinodo, abbiamo espresso tutta la nostra fede in Lui, abbiamo fatto la scelta di Cristo Gesù nella vita e nelle varie situazioni di essa. Ma ogni giorno, ogni momento, occorre rinnovare e vivere la scelta e l'amore. "Che c'entri con noi Gesù di Nazaret?" cosa c'entra
con la mia vita quest'uomo di Galilea di duemila anni fa? Cosa viene a fare nella mia vita? Mi riguarda, mi importa, mi sfiora? Cosa c'entra Cristo con il mio agire, con il lavoro, con la famiglia, con il divertimento? Quanto c'entra? Che rapporto ha con il mio quotidiano? Cosa fa Gesù? È forse uno dei tanti personaggi della storia? Oppure c'entra ancora con la mia vita? Io so che Gesù ha cambiato il modo di essere uomini, ha cambiato il volto di Dio, ha cambiato il modo di amare. «Ha fatto risplendere la vita» (Tim.1,10); ha restituito l'uomo all'uomo; "in Cristo l'uomo è pienamente uomo". Ha dato una sola legge: amare senza inganno e senza violenza. Ci ha insegnato ad avere più paura di una vita sbagliata, che non della morte; e dopo di lui certo è più bello e più facile essere uomini. Ma questo Gesù che ha fatto la nostra storia, questo Gesù fa ancora, adesso, la mia storia? E io decido le mie azioni e le mie scelte riferendomi a lui e ai suoi valori? Il Signore Gesù entra dentro di me, come germe di luce? Ancora parla con autorità? Ancora preme contro le mura dell'egoismo? Io sono credente solo se Cristo mi cambia la vita. La testimonianza di un giovane: "Da quando ho incontrato il Signore (e fa un riferimento specifico ad un'esperienza di volontariato a Lourdes), il Signore è entrato nella mia vita... partecipare alla messa la domenica per me è una cosa importante". Gesù insegna, parla con autorità, come non ha mai parlato nessuno: parole di vita, "di vita vera, di vita eterna".
Gesù guarisce: guarisce le mie malattie, le mie ferite, i mali del mio cuore e i mali della società.
"Sei venuto a rovinarci?" Gesù si avvicina a ogni nodo di sofferenza o di male e lo scioglie con la forza di Dio. E dice ancora allo spirito del male: «Taci, esci dall'uomo!»... da ogni uomo, da ciascuno, da me! Sentiamo che Cristo è venuto ancora a rovinare, a distruggere il male, a distruggere anche la mediocrità, l'asservimento alla mentalità comune, l'idolatria delle cosa materiali, dei miraggi umani, dell'indifferenza religiosa, della chiusura del cuore a Dio e ai fratelli.
E Cristo entra dentro di noi come lievito, come colpo d'ala, come respiro che dilata, come uno che dà la vita, che riempie la vita, che dà alla vita di ciascuno le possibilità più grandi su questa terra e per l'eternità. "Tu sei il Santo di Dio", tu sei il Santo degli uomini.
Vangelo: Mc 1,21-28
Siamo davanti a Gesù, il Signore, lui che insegna e guarisce, come ci dice il vangelo. C'è una domanda forte: "Che c'entri con noi, Gesù di Nazaret?" Abbiamo fatto il Sinodo, abbiamo espresso tutta la nostra fede in Lui, abbiamo fatto la scelta di Cristo Gesù nella vita e nelle varie situazioni di essa. Ma ogni giorno, ogni momento, occorre rinnovare e vivere la scelta e l'amore. "Che c'entri con noi Gesù di Nazaret?" cosa c'entra
con la mia vita quest'uomo di Galilea di duemila anni fa? Cosa viene a fare nella mia vita? Mi riguarda, mi importa, mi sfiora? Cosa c'entra Cristo con il mio agire, con il lavoro, con la famiglia, con il divertimento? Quanto c'entra? Che rapporto ha con il mio quotidiano? Cosa fa Gesù? È forse uno dei tanti personaggi della storia? Oppure c'entra ancora con la mia vita? Io so che Gesù ha cambiato il modo di essere uomini, ha cambiato il volto di Dio, ha cambiato il modo di amare. «Ha fatto risplendere la vita» (Tim.1,10); ha restituito l'uomo all'uomo; "in Cristo l'uomo è pienamente uomo". Ha dato una sola legge: amare senza inganno e senza violenza. Ci ha insegnato ad avere più paura di una vita sbagliata, che non della morte; e dopo di lui certo è più bello e più facile essere uomini. Ma questo Gesù che ha fatto la nostra storia, questo Gesù fa ancora, adesso, la mia storia? E io decido le mie azioni e le mie scelte riferendomi a lui e ai suoi valori? Il Signore Gesù entra dentro di me, come germe di luce? Ancora parla con autorità? Ancora preme contro le mura dell'egoismo? Io sono credente solo se Cristo mi cambia la vita. La testimonianza di un giovane: "Da quando ho incontrato il Signore (e fa un riferimento specifico ad un'esperienza di volontariato a Lourdes), il Signore è entrato nella mia vita... partecipare alla messa la domenica per me è una cosa importante". Gesù insegna, parla con autorità, come non ha mai parlato nessuno: parole di vita, "di vita vera, di vita eterna".
Gesù guarisce: guarisce le mie malattie, le mie ferite, i mali del mio cuore e i mali della società.
"Sei venuto a rovinarci?" Gesù si avvicina a ogni nodo di sofferenza o di male e lo scioglie con la forza di Dio. E dice ancora allo spirito del male: «Taci, esci dall'uomo!»... da ogni uomo, da ciascuno, da me! Sentiamo che Cristo è venuto ancora a rovinare, a distruggere il male, a distruggere anche la mediocrità, l'asservimento alla mentalità comune, l'idolatria delle cosa materiali, dei miraggi umani, dell'indifferenza religiosa, della chiusura del cuore a Dio e ai fratelli.
E Cristo entra dentro di noi come lievito, come colpo d'ala, come respiro che dilata, come uno che dà la vita, che riempie la vita, che dà alla vita di ciascuno le possibilità più grandi su questa terra e per l'eternità. "Tu sei il Santo di Dio", tu sei il Santo degli uomini.
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