MACHETTA Domenico 25 gennaio 2015 3a Domenica - T. Ordinario B

25 gennaio 2015 | 3a Domenica - T. Ordinario B | Appunti per la Lectio
3a Domenica - T. Ordinario B 2015
1ª LETTURA: Gio 3,1-5.10
Il libro di Giona è un simpatico racconto didattico. Gio- na (il cui nome significa "colomba") incarna l'integrali- smo del giudaismo postesilico. Per un giudeo integralista ciò che viene chiesto a Giona è incredibile: predicare ai pagani con il "rischio" che si convertano! È inaudito!

La risposta di questi "non credenti" è esemplare.
Il nostro Dio, specialista in misericordia, non vuole la morte del peccatore, ma desidera che si converta e viva (vedi Ez 18,23).
Il rischio del nazionalismo esclusivista è sempre stato in agguato tra il popolo d'Israele, soprattutto dopo l'esilio: ed ecco il libro di Giona che viene a proclamare l'universali- tà della salvezza. L'unica condizione per appartenere al popolo di Dio è la rottura con il peccato e la fede nel Si- gnore: conversione dunque. "Convertitevi" sarà la prima parola che dirà Gesù alle folle. Ma leggiamo il Vangelo di oggi adagio, gustando le parole.

VANGELO: Mc 1,14-20
"Dopo che Giovanni fu arrestato" (letteralmente: "fu consegnato"): c'è un verbo al passivo senza il comple- mento d'agente; lo si trova spesso nella Bibbia. È chiamato "passivo teologico", perché il complemento d'agente è Dio. Gesù è il "consegnato" per eccellenza. Gesù si conse- gna volontariamente alla morte, quando giunge l'ora se- gnata dal Padre; prima, nessuno può toccarlo. Il vero di- scepolo di Gesù dovrebbe vivere questa consegna, secon- do il progetto divino. Ci siamo "inciampati" già nel primo versetto, che sembra messo lì, di passaggio; ma nessuna parola del Vangelo è di passaggio; "Gesù si recò nella Ga- lilea, predicando il Vangelo di Dio", la lieta notizia. E qual è questa lieta notizia? Che il tempo è compiuto: e che il re- gno di Dio si è avvicinato. Il tempo (kairòs) è compiuto: l'eterno fa l'ingresso nella storia; il tempo viene redento, è assorbito dall'eternità, diventando definitivamente tem- po di salvezza.
L'ingresso del divino nella storia provoca un cambia- mento. "Convertitevi e credete nel Vangelo", cioè fate ve- dere con la vita che Dio regna. Questa è la bella notizia: la storia cambia corso. "Convertitevi" (metanoèite) significa cambiare il modo di pensare, cambiare il nous. Nella Bib- bia si parla molto di durezza di cuore. Il "cuore", per la Bibbia, è la sede delle grandi decisioni, è la zona della vo- lontà. La sclerocardia (durezza di cuore) è la malattia del popolo di Dio, è avere il cuore fermo, bloccato, duro (scle- ròs). Io posso capire una cosa ma non farla mia; non mi en- tra dentro. La parola di Dio va ascoltata e "conservata nel cuore": è l'arte di Maria di Nazareth.
La conversione mi spinge a cambiare, a camminare, a fare esodo, ad andare oltre. Nella parola metanoia c'è pro- prio anche il senso dell'andare oltre.
Dopo questa espressione iniziale, ecco subito la chia- mata dei primi discepoli lungo il mare di Galilea; esempio vivo dell'irruzione del divino nella vita di una persona, co- me è avvenuto per Davide, Eliseo, Amos,... Non sui pigri, ma sugli onesti cade la chiamata e c'è una translatio nel campo dello spirito: il pastore Davide diventerà pastore

di un popolo, i pescatori di Galilea diventeranno pescato- ri di uomini.
Infine c'è da notare una parola classica di Marco, che purtroppo nella traduzione del lezionario non appare: "e subito". "E subito li chiamò". Questo kai euthùs lo si trova 42 volte in Marco: indica l'urgenza, l'incalzare degli even- ti, la necessità di non indugiare. C'è un'urgenza, perché "il tempo ormai si è fatto breve" e "passa la scena di questo mondo" (2ª lettura).
Non è forse da collocarsi nel tema della conversione e della radicalità della sequela la celebrazione della settima- na dell'unità dei cristiani? Per costruire l'unità, occorre cadere a terra come Paolo sulla via di Damasco, occorre farsi prendere per mano da Anania, occorre l'umiltà del perdere la propria vita. Il sogno di Gesù, espresso nell'ap- passionata preghiera sacerdotale (Ut sint consummati in unum!), è stato pagato a caro prezzo

MACHETTA Domenico

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