MEDITAZIONE SAN GIROLAMO"Che c'entri con noi?"

MEDITAZIONE
"Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare:
Che c'entri con noi?". Colui che esclama così è un individuo che si esprime in nome di molte
persone: ciò prova infatti che egli ha coscienza di essere stato vinto, lui e i suoi. "Si mise a

gridare...": si mise a gridare come se fosse torturato, come se fosse in preda ad una sofferenza
terribile, come se non potesse sopportare il castigo.
"Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio". Nel
pieno del tormento, e malgrado l'intensità delle sofferenze che lo fanno gridare, egli non si libera
della sua ipocrisia. Egli è costretto a dire la verità, la sofferenza lo stringe: ma la malignità lo
impedisce.
"Che c'entri con noi, Gesù Nazareno?". Perché non riconosci il Figlio di Dio? È forse il Nazareno
che ti tortura, e non il Figlio di Dio? Tu subisci il tuo castigo e fingi di ignorare il suo nome?
Non dire Santo di Dio, ma Dio Santo. Tu immagini di sapere, ma non sai. O piuttosto sai, ma taci
per malignità, poiché non è il Santo di Dio, ma Dio Santo. Dico tutto ciò affinché noi non
sottoscriviamo le asserzioni del demonio, poiché non dice mai la verità.
SAN GIROLAMO

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