Padre Tiziano SOFIA sdb "Al servizio del Signore con corpo ed anima"

18 gennaio 2015 | 2a Domenica - T. Ordinario B  | Omelia
II cristiano ha una caratteristica che lo distingue da tutti: una volta incontrato il Signore Gesù Cristo, si mette al suo servizio come amico con tutto se stesso, anima e corpo. Senza riserve, anche le più piccole.
Prima o dopo ci arriva una chiamata speciale, ciascuno con un invito personalizzato. E ci arriva misteriosamente da Dio.
- Samuele stava dormendo e il Signore lo chiama nel sonno -
Egli non conosceva ancora il Signore, ma il Signore conosceva lui! Eccomi! Il tuo SERVO ti ascolta.
- Paolo viene chiamato da Cristo direttamente, proprio mentre andava a Damasco per fare una retata di cristiani. Era nemico di Cristo, e Cristo lo disarciona: "Saulo, Saulo, perchè MI PERSEGUITI?". E, diventato per il battesimo Paolo, si mette tutto, anima e corpo al servizio di Cristo. Gli taglieranno la testa.
- Andrea era pescatore, ma anche discepolo di Giovanni il Battezzatore, che fa da intermediario: "E' LUI I'Agnello di Dio, il Messia!". Come dire: lasciami, e segui per sempre solo lui. Andrea lo fa ed entra per primo nel "gruppo degli amici-discepoli di Gesù", ma per servirlo per sempre con anima e corpo. Morirà martire servendo il Signore nella sua chiesa.

Arriviamo a noi oggi:

Dio chiama tutti. Vocazione per missione.
Per Dio nessuno è un numero. Il nostro nome diventa simbolo della nostra personalità, la quale da Cristo è destinata a dare un apporto speciale al suo progetto di ricostruzione dell'umanità. Nel nostro essere c'è già una "chiamata" di Cristo alla quale dovremo rispondere. Ma Cristo è esigente: non chiama solo l'anima nostra, non il solo corpo, ma tutto: anima+corpo.
Accettando e rispondendo positivamente a Cristo, diventiamo suoi "servi-amici"; oggi si direbbe "stretti collaboratori", ma sempre con anima, corpo, energie, tempo, interessi, senza riservarci assolutamente nulla per noi stessi.
Samuele servirà pienamente quel Dio che gli parlava. Diventerà suo "servo-profeta". Paolo fa lo stesso: non si sposa, e mette a disposizione di Cristo tutto il suo essere: il cuore forte, il SUO temperamento focoso, il suo corpo che gli servirà pienamente nei suoi viaggi, nella sua predicazione. Non importa se lo flagelleranno, lo lapideranno, lo picchieranno, lo decapiteranno. Paolo, chiamato da Cristo, è TUTTO DI CRISTO.
Andrea, Giovanni, Pietro, Giacomo..., i 12, fanno lo stesso. Lasciano barca, reti, famiglia, casa, Cafarnao per mettersi totalmente a disposizione di Cristo. Tutti martiri, ma vittoriosi nel Signore.

Così dovrebbero fare gli "ecclesiastici"!

. Sei sacerdote? Il signore della tua vita, tutta intera, anima+corpo+tempo+mente
+cuore, non sei più tu, ma Cristo, che ti sa dare un posto speciale, ideale da suo collaboratore. Importante è non barare con lui, riservandoti qualche cosa del tuo essere, corpo compreso e tempo, solo per te. Nulla si perderà della tua collaborazione. Ma perderai ciò che riserverai solo per te. E' tradimento alla chiamata. E' peccato, perchè ti metti al servizio di te stesso con egoismo, che è idolatria di se stessi.
. Sei religioso o religiosa? Anche tu non barare mai! Il tuo essere, anima+corpo+mente+cuore è al servizio della Chiesa, del popolo di Dio, dell'umanità: in una missione, in un ospedale, in una scuola, in un'obbedienza di servizio.
Ciò che riservi per te è un furto che fai al tuo Signore, che ti ha chiamato e al quale stai dicendo di "no" quando non gli permetti di essere "tuo Signore" proprio in quel settore che ti riservi.
. Non ti vuoi sposare? Buona la tua scelta, direbbe Paolo. Ma a patto che non spenda la tua vita "per te". Sarebbe l'errore più irresponsabile che fai. Rendi vana la chiamata.

Vuoi sposarti? Bene! Ottima scelta....

.... ma sempre a patto che il tuo essere sia tutto e solo al servizio della famiglia, la quale sarà di proprietà del Signore. Ricordati che anche nel matrimonio esiste la castità, quando tutto è finalizzato alla crescita della famiglia e dell'amore. Tutto ciò che fai "per conto tuo", magari usando tutte le tecniche moderne per evitare'"conseguenze sgradevoli", non è gradito a Cristo, che è Signore tuo per tua decisione! Non permettere che entrino nella tua vita tutte le deviazioni ben note per bloccare la vita o distruggerla; per deviare l'amore fuori famiglia. Anche il tuo corpo, la tua sessualità sono di proprietà del Signore essendoti sposato "in Chiesa". Usa tutto con responsabilità, non con egoismo. Paolo insegna.
Con Cristo non esistono i sindacati! E' SIGNORE, non padrone.
Non puoi accettare Cristo a metà. Non puoi servire a Cristo e a te stesso. Non hai diritti e doveri da cristiano, e diritti esclusivi che difendi a tutti i costi da una invasione del Signore. Non puoi appellarti ai deputati o alle leggi umane. Ai sindacati! Sei di Cristo e per sempre.
"Eccomi": senza condizioni e riserve! E Cristo ti donerà il suo Regno, senza restrizioni. Sempre a patto che gli sia fedele, corpo+anima, tutto te stesso. Nella tua vocazione. "Eccomi": con Samuele, i profeti, Maria, Giovanni, gli Apostoli, i santi, i martiri: gente tutta d'un pezzo...

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