Padre Tiziano SOFIA sdb"Il Bambino di Betlemme si crea i suoi ambasciatori in tutte le nazioni"

6 gennaio 2015 | Epifania del Signore - Anno B  | Omelia
Epifania? L'abbiniamo con la "befana" e questa, poveraccia, con la vecchia bisbetica, sdentata e rugosa che ci porta doni in base alla nostra bontà. Quanto carbone mi ha regalato! Diverso è babbo-natale, più simpatico e generoso. Il problema è che io non credo in nessuno dei due, parodie infantili...
Ma che doni possiamo portare al Bambino di Betlemme se siamo poveri di oro, di argento e di mirra? Siamo ricchi di peccato!

Una mamma si fa tutta regalo per il suo bambino. Gesù si regala a noi, ma non senza rivelare chi è realmente, non solo nell'apparenza di un neonato, ma nella sua autentica identità: DIO umanizzato, per farsi accessibile ai nostri sensi e ai nostri piccoli cuori "implumi". Con quale finalità? Non per riempire le nostre bisacce, ma la nostra vita della sua Vita. Ecco la rivelazione dell'Epifania.
Ma allora andiamo a scoprire non solo l'etimologia, la derivazione del termine dal greco, ma il suo senso profondo. Lasciamo da parte sentimentalismi natalizi e befane. Tocchiamo con le nostre mani quel Bambino ed Egli si rivelerà personalmente per quello che in realta è.

Epifania significa manifestazione dall'altro

In greco "epiphàneia" vorrebbe dire "festa di una apparizione dall'alto": qualcosa che appare in alto, sopra di noi (epì-). Che non è una fata o una befana!
Parliamo del VERBO che viene dall'alto e si rivela nella forma più semplice, meno spettacolare, lontano da tutti i "media": un BAMBINO! Con una coreografia a dire il vero poco regale, poco mediatica: una mammina giovane, vestita alla paesana; un presunto papà, anche lui molto paesano. E i due non certo dall'aspetto e dal parlare delle alte sfere di Gerusalemme. Quindi il "loro bambino", era uno dei tanti. Niente altro. Questo per i ben-pensanti di allora e di oggi.
Faccio un esempio. Se osservo una cosa con gli occhi, scopro "la pelle" della cosa. Se la guardo da vicino e sono presbite non saprò "leggerla" per niente. Se poi la guardo con la vista perfetta, allora c'è più approssimazione. Ma se osservo la cosa scientificamente e con I'uso della più alta tecnologia microscopica di oggi, allora possiamo arrivare persino al DNA...

Un Bambino con un potere speciale....

Ebbene, quel Bambino non aveva nulla di diverso dagli altri. Ma aveva un potere speciale, non terreno, di illuminare non gli occhi, la vista, ma nientemeno che il CUORE. E lo fece!
Primi fra tutti illuminò i suoi "genitori": Maria e Giuseppe; anche se Giuseppe sapeva molto bene i precedenti di quella nascita e si sentiva quindi "papà di cuore", non di carne. Insomma, papà volontario. (Putativo: termine ambiguo, che non mi piace per nulla!). Maria, dal canto suo, sapeva la provenienza di suo Figlio, ma anche Lei dovette vedere suo figlio con un'ottica nuova: la fede. Mica il microscopio! Il figlio la illuminò, rivelò che era il suo Dio Creatore.
Poi arrivano i pastori. Più ignoranti di loro!... Eppure videro con lo strumen- to divino "la fede" il Dio umanizzatosi proprio per loro. E se andarono felicissimi. Anzi, divennero ambasciatori, come mandati dal Bambino a portare ad altri pastori la bella notizia. Mica nel Tempio, dai Sacerdoti o nella reggia di Erode... Non avevano credenziali sufficienti. Erano poveri, malvestiti e con odore di pecore... Proibito!

I Magi: sapienti e ricercatori....

E un giorno arrivarono "personaggi", più sapienti che potenti, più ricercatori che aristocratici. Comunque non erano poveri materialmente. Come reagisce il Bambino? Era Dio; li aveva attirati Lui, la Stella dell'universo, guidandoli nel lungo cammino. Avevano già il cuore ben disposto. E fu "fede" al primo sguardo; fu adorazione, riconoscenza. Furono "benedetti" dal Bambino, il Pieno di Grazia e Verità, che trasmise loro in abbondanza. Bambino sì, ma certamente Dio umanizzatosi... Forse rimasero imbarazzati ad offrire oro, incenso e mirra: poca cosa in confronto del Dono del Divino Pargoletto. In un attimo divennero "cristiani", benedetti, pieni di Spirito, ILLUMINATI dal Bambino-Luce-Verità. Non solo: furono "mandati" in missione, ma come AMBASCIATORI nelle "terre dei pagani", non solamente nella terra degli Ebrei come fecero i pastori. Fu la prima SPEDIZIONE MISSIONARIA "ad gentes", i pagani, i non circoncisi, i non ebrei, i non privilegiati da Dio come si pensava. E invece furono privilegiati. Tornavano nel lontano oriente con i cammelli scarichi, ma loro CARICHI DELLO SPIRITO di quel povero Bambino, RICCHISSIMO DIO!
Da buoni ambasciatori, guidati dallo Spirito, con le lettere di garanzia scritte nel loro cuore proprio da quel Bambino.
Cristiano, o anche tu non cristiano, avvicinati a quel Bambino con fiducia: sarà finalmente la tua vera EPIFANIA dall'alto!

Ed ora rileggiti tranquillamente, meditando:

. Isaia 60,1-6: esci dalle tenebre e unisciti alla carovana.
. Efesini 3,2-6: séntiti chiamato personalmente anche tu!
. E finalmente Matteo 2,1-12: va' a Betlemme e sarai illuminato.
Tornerai anche tu AMBASCIATORE di quel Bambino!
Basterà guardati in viso, un viso illuminato da LUI.
Ricordati che la LUCE viene solo dal Bambino di Betlemme...
Tutte le altre luci sono terrene, artificiali, lucciole.

                                                                                  Padre Tiziano SOFIA sdb

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