D. Severino GALLO sdb"QUARESIMA: ITINERARIO DI SALVEZZA
QUARESIMA: ITINERARIO DI SALVEZZA
Siamo entrati nel periodo di Quaresima.
Da quanti anni "facciamo la Quaresima?".
Che cosa è cambiato nella nostra vita?
Ha ancora un significato oggi la Quaresima?
Ogni anno, durante questo periodo, la Chiesa si prepara a celebrare solennemente le feste
Pasquali. Ogni anno la Chiesa lancia un appello a tutti i battezzati. Qual è il significato di quest'appello? Di che cosa si tratta?
Il ritmo della nostra vita quotidiana talvolta è soffocante, frenetico. Noi rischiamo di esser vittime di un'aritmia spirituale e se non stiamo attenti c'è il pericolo d'asfissia o soffocamento. - La Chiesa c'invita a fermarci, a riflettere, a respirare a fondo!
L'abitudine, la vita d'ogni giorno con le sue preoccupazioni, pesano sulla nostra esistenza, ci addormentano.
La Chiesa c'invita ad uscire dal nostro sonno e a riprendere coscienza della nostra vocazione. Dice S. Agostino:
"Svegliati tu che dormi. Cristo viene ad illuminarti".
Abbiamo il coraggio di aprire gli occhi?
Alleanza, Battesimo, conversione, vita nuova in Gesù, sono i grandi temi della liturgia in questo tempo, in questo nostro cammino verso il Paradiso.
Un ragazzo di Ventimiglia chiedeva al compianto Padre Mariano di mandargli il testo di un cartoncino, che fu diffuso alcuni anni fa in Italia, con il titolo: "Viaggio al Paradiso".
Il popolare oratore della televisione rispose: "Bimbo mio, è di molti anni fa il "lancio" di quel cartoncino-ricordo, che è sempre d'attualità. Eccolo:
VIAGGIO AL PARADISO
Partenza: a tutte le ore.
Arrivo: quando Dio vuole.
Prezzi: Prima classe: innocenza e martirio.
Seconda classe: penitenza e confidenza in Dio.
Classe turistica: pentimento e rassegnazione.
Avvisi:
a) Non ci sono gite di piacere (perché la gioia è infinita).
b) Non ci sono biglietti d'andata e ritorno.
c) I bambini non pagano nulla, purché rimangano sulle ginocchia
di santa madre Chiesa.
d) Nessun bagaglio è ammesso se non quello delle opere buone.
e) L'orario non cambia mai.
f) Non si ammettono treni speciali o carrozze riservate per qualsiasi personalità.
Padre Mariano concludeva dicendo:
E non dimenticare, caro alpinista in erba, che nella vera vita i titoli, le lauree e i diplomi non contano nulla. conta solo la virtù".
L'allegoria è certamente di buon gusto e non manca d'acutezza, specie se si osservano i "prezzi" di questo viaggio, che sintetizzano l'itinerario di salvezza nella presente Quaresima: penitenza, pentimento, sacrificio e testimonianza sino al sangue: il martirio.
La Quaresima rievoca la fuga d'Israele dall'Egitto, figura del secolare sforzo del Popolo di Dio per rompere le catene della schiavitù del peccato, e insieme segna l'annuale ripresa del nostro cammino di liberazione individuale dall'egoismo, dalla malvagità e dalle tentazioni.
Il filosofo spagnolo Juliàn Marias non molto tempo fa ha sostenuto che il mondo è l'unica e vera tentazione dei nostri tempi. Diceva infatti:
"Il demonio e la carne esercitano un influsso diretto, che facilmente si può respingere e superare, mentre invece il mondo è più potente che mai attraverso il suo influsso indiretto delle pressioni sociali, dei nuovi usi, le mode, le tendenze in voga, gli esempi e le sollecitazioni occulte: "Il mondo ci tenta sempre d'inautenticità" ("Tentaciòn", Gazeta ilustrada", N. 796, 9.1.1072, p. 6).
Quindi per prima cosa dobbiamo liberarci del mondo, che sfigura la nostra esistenza e ricuperare la nostra capacità di giudicare tutto dal punto di vista superiore, soprannaturale, divino.
Prairie Farmer diceva:
"Tutta l'acqua dell'oceano non può affondare una nave a meno che non penetri nel suo interno: così tutti i mali del mondo non possono far affondare un uomo, a meno che non invadano la sua vita interiore".
Perciò dopo aver stabilito il deserto nella nostra anima, dobbiamo ripiegarci su noi stessi per scoprirci figli di Dio e suoi consacrati con il Battesimo e con la Professione religiosa.
La Quaresima c'invita a prendere il cammino verso la terra promessa della santità, passando attraverso il deserto delle difficoltà, del silenzio e della speranza.
Pensiamo al digiuno di 40 giorni nel deserto da parte di Gesù: Egli sperimenta le tentazioni diaboliche, le vince e vengono gli Angeli a servirlo.
E' vero, c'è la lotta e talvolta anche travolgente, ma la vittoria non può mancare, se paghiamo generosamente il nostro prezzo di penitenza.
I Santi, i grandi amici di Gesù, hanno imparato molto bene gl'insegnamenti del Maestro e li hanno messi eroicamente in pratica. Sentite che cosa hanno detto e fatto riguardo alla mortificazione:
San PAOLO ha detto: "Chi vuole essere di Gesù deve crocifiggere la carne con le sue concupiscenze". Ed egli stesso castigava il suo corpo per tenerlo sottomesso.
S. AMBROGIO dice che il digiuno è la morte del peccato, la fine dei delitti, il rimedio salutare, la fonte della grazia.
San BERNARDO afferma che conservare la purezza senza mortificare il corpo, sarebbe un miracolo più grande che risuscitare un morto.
Nel Prefazio della Quaresima la Chiesa dice che il digiuno reprime i vizi, éleva le menti e largisce la virtù.
Quindi il corpo ribelle deve essere domato, perché diventi servitore docile e fedele; bisogna imporgli la mortificazione sotto tutte le forme possibili, come facevano i Santi....
Cari Fratelli e Sorelle, noi vogliamo imitarli, seguendo con gioia e con fervore tutti i nostri doveri quotidiani, specialmente quelli che richiedono più mortificazione e sacrificio. Ci aiuti la Madonna!
D. Severino GALLO sdb
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