ORDINE DEI CARMELITANI LECTIO: 1ª DOMENICA DI QUARESIMA (B)
Lectio: Domenica, 22 Febbraio, 2015
Vinta la tentazione con la forza dello Spirito
Gesù inizia l’annuncio della Buona Novella del Regno
Marco 1,12-15
1. Orazione iniziale
Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché ci aiuti a leggere la Scrittura con lo stesso sguardo, con
il quale l’ hai letta Tu per i discepoli sulla strada di Emmaus. Con la luce della Parola, scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna e della tua morte. Così, la croce che sembrava essere la fine di ogni speranza, è apparsa loro come sorgente di vita e di risurrezione.
Crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce nella creazione e nella Scrittura, negli avvenimenti e nelle persone, soprattutto nei poveri e sofferenti. La tua Parola ci orienti, affinché anche noi, come i due discepoli di Emmaus, possiamo sperimentare la forza della tua risurrezione e testimoniare agli altri che Tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Questo noi chiediamo a Te, Gesù, figlio di Maria, che ci hai rivelato il Padre e inviato lo Spirito. Amen.
2. Lettura
a) Una chiave di lettura:
Il testo della liturgia di questa domenica ci presenta l’inizio della vita pubblica di Gesù: i quaranta giorni nel deserto, le tentazioni di Satana, l’arresto di Giovanni Battista, l’inizio dell’annuncio della Buona Novella di Dio e un breve riassunto in quattro punti di quello che Gesù annunciava al popolo della sua terra. Durante la lettura facciamo attenzione a questi due punti: Che cosa Gesù annuncia al popolo? E che cosa chiede a tutti noi?
b) Divisione del testo per aiutare la lettura:
Marco 1,12-15Marco 1,12-13: La buona notizia è testata e provata nel deserto.
Marco 1,14: Gesù inizia l’annuncio della buona novella di Dio.
Marco 1,15: Il riassunto della buona novella di Dio.
c) Il testo:
12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano.
14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15 "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo".
3. Momento di silenzio orante
perché la Parola di Dio possa entrare in noi ed illuminare la nostra vita.
4. Alcune domande
per aiutarci nella meditazione e nell’orazione.
a) Quale punto del testo avete gustato di più o che vi ha impressionato di più? Perché?
b) Quaranta giorni nel deserto e, alla fine, le tentazioni. Qual è il significato di questa informazione per le comunità del tempo di Marco? Quale è il significato per noi oggi?
c) Fu l’arresto di Giovanni Battista che motivò Gesù a tornare in Galilea e iniziare l’annuncio della buona Novella di Dio? Quale è il significato di questa informazione per le comunità del tempo di Marco? E quale significato per noi oggi?
d) La Buona Novella che Gesù annuncia ha quattro punti. Quali sono? Cosa significano i singoli punti?
e) Quale messaggio da tutto questo per noi oggi?
5. Una chiave di lettura
per coloro che volessero approfondire di più il testo
a) Il contesto nel quale appare il testo nel Vangelo di Marco:
* La Buona Novella di Dio, preparata lungo la storia (Mc 1, 1-8), fu proclamata solennemente dal Padre nel momento del battesimo di Gesù (Mc 1, 9-11). Ora qui nel nostro testo viene provata nel deserto (Mc 1, 12-13) e, subito, appare il risultato della lunga preparazione. Gesù annuncia la Buona Novella pubblicamente al popolo (Mc 1,14-15).
* Negli anni 70, epoca in cui Marco scrive, i cristiani, leggendo questa descrizione dell’inizio della Buona Novella, guardavano nello specchio della propria vita. Deserto, tentazione, prigione non mancavano. Erano il pane quotidiano. E tuttavia, come Gesù, cercavano di annunziare la Buona Novella di Dio.
b) Commento:
* Marco 1,12-13: La Buona Novella è testata e provata nel deserto.
Dopo il battesimo, lo Spirito di Dio prende possesso di Gesù e lo spinge verso il deserto, dove si prepara per la missione. (Mc 1, 12s). Marco dice che Gesù stette nel deserto per quaranta giorni, e che fu tentato da Satana. In Matteo 4, 1-11, si esplicita la tentazione: tentazione del pane, tentazione del prestigio, tentazione del potere. Furono le tre tentazioni che incontrò il popolo nel deserto, dopo l’uscita dall’Egitto (Dt 8,3; 6, 13.16). Tentazione è tutto quello che allontana qualcuno dal cammino di Dio. La lettera agli Ebrei dice: "Gesù fu tentato in tutto come noi, eccetto che nel peccato" (Ebr 4,15). Orientandosi con la Parola di Dio, Gesù affrontava le tentazioni (Mt 4, 4.7.10). Inserito in mezzo ai poveri e unito al Padre con l’orazione, fedele ad entrambe, egli resistette, e continuò sul cammino del Messia-Servitore, il cammino del servizio a Dio e al popolo (Mt 20,28).
* Marco 1,14: Gesù inizia l’annuncio della Buona Novella.
Mentre Gesù si preparava nel deserto, Giovanni Battista fu arrestato dal re Erode. Dice il testo: Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea, predicando il vangelo di Dio. L’arresto di Giovanni Battista non spaventò Gesù: anzi al contrario. L’esperienza del battesimo gli aveva aperto gli occhi. Egli vide nell’arresto di Giovanni un segnale dell’arrivo del Regno. L’arresto di Giovanni Battista era collegato con la politica del paese. Oggi pure i fatti della politica influiscono sull’annuncio che noi facciamo della Buona Novella al popolo.
Marco dice che Gesù proclamava il Vangelo di Dio. Gesù ci fa sapere che Dio è una Buona Notizia per la vita umana. Dice sant’Agostino: "Ci hai fatto per te, e il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposerà in te". L’annuncio di Gesù rispondeva alla ricerca più profonda del cuore umano.
* Marco 1,15: Il riassunto della Buona Notizia di Dio.
L’annuncio della Buona Notizia di Dio ha quattro punti: i) L’attesa è terminata. ii) Il Regno di Dio è arrivato. iii) Cambiare vita. iv) Credere alla Buona Novella.
i) L’attesa è terminata! Per gli altri giudei il tempo non era ancora terminato per l’arrivo del Regno. Per i farisei, per esempio, il regno arriverebbe solo quando la osservanza della Legge fosse diventata perfetta. Per gli Esseni, quando il paese sarà purificato. Per gli erodiani quando essi avrebbero preso il dominio del mondo. Gesù pensa diversamente. Egli ha altra maniera di leggere i fatti. Dice che l’attesa è terminata.
ii) Il Regno di Dio è giunto! Per i farisei e gli Esseni, l’arrivo del regno dipendeva dal loro sforzo. Solamente arriverebbe quando avessero realizzato la loro parte, cioè osservare tutta la legge, purificare tutto il paese. Gesù dice il contrario: "Il Regno è arrivato". Già stava lì, fra loro. Indipendentemente dallo sforzo fatto. Quando Gesù dice "Il regno è giunto", non vuole dire che sta per arrivare solamente in quel momento, ma che esso già sta lì. Quello che tutti speravano già stava presente in mezzo al popolo, ed essi non lo sapevano, e nemmeno lo percepivano (cfr Lc 17, 21). Gesù lo percepì, perché leggeva la realtà con altro sguardo. E’ questa presenza nascosta del Regno in mezzo al popolo, che Gesù rivela e annuncia ai poveri della sua terra. E’ questo seme del regno che riceverà la pioggia della sua parola e il calore del suo amore.
iii) Cambiate vita! Alcuni traducono: fate penitenza; altri "convertitevi" o "pentitevi". Il senso esatto è mutare il modo di pensare e di vivere. Per poter percepire questa presenza del Regno la persona deve cominciare a pensare, a vivere e ad agire in modo differente. Deve cambiare vita e incontrare un’altra forma di convivenza. Deve lasciare da parte il legalismo dell’insegnamento dei farisei e lasciare che la nuova esperienza di Dio invada la sua vita e gli dia occhi nuovi per leggere e intendere i fatti.
iv) Credete alla Buona Novella! Non era facile accettare il messaggio. Non è facile cominciare a pensare in modo del tutto diverso da quello che si è imparato, fin da piccoli. Questo è possibile attraverso un atto di fede. Quando qualcuno porta una notizia inattesa, difficile da accettare, si accetta solo se la persona che la annuncia è degna di fiducia. E così si dirà agli altri: "Si può accettare! Io conosco la persona, essa non inganna. E’ di fiducia, parla con verità". Gesù è degno di fiducia!
c) Ampliando le informazioni:
L’inizio della predicazione della Buona Novella di Dio fatta da Gesù in Galilea:
L’arresto di Giovanni fece tornare Gesù e iniziare l’annuncio della Buona Novella. Fu un inizio esplosivo e creativo! Gesù percorre la Galilea intera: villaggi, paesi, città (Mc 1, 39). Visita le comunità. Cambia persino di residenza, e va ad abitare a Cafarnao (Mc 1,21; 2,1), città che si trova all’incrocio delle strade, ciò che facilitava la divulgazione del messaggio. Quasi non si ferma, si muove sempre. I discepoli e le discepole vanno con lui, da ogni parte: lunga la spiaggia, sulla strada, in montagna, nel deserto, sulla barca, nelle sinagoghe, nelle case. Con molto entusiasmo.
Gesù aiuta il popolo offrendo vari tipi di servizio: scaccia molti spiriti (Mc 1,39), cura i malati e gli afflitti (Mc 1, 34), purifica chi è emarginato a causa delle leggi di purità (Mc 1, 40-45), accoglie gli emarginati e li tratta con familiarità (Mc 2, 15). Annuncia, chiama, convoca, attrae, consola, aiuta. E’ una passione che si rivela. Passione per il Padre e per il popolo povero e abbandonato della sua terra. Dove incontra gente che lo ascolta parla e trasmette la Buona Novella di Dio. Dovunque.
In Gesù tutto è rivelato di ciò che lo anima da dentro. Non solo annuncia la Buona Novella del Regno. Egli stesso è una figura, un testimone vivente del Regno. In lui appare ciò che avviene quando una persona umana lascia che Dio regni, che prenda possesso della sua vita. Col suo modo di vivere e di agire, Gesù rivela quello che Dio aveva in mente quando chiamò il popolo nel tempo di Abramo e di Mosè. Gesù disseppellì una nostalgia e la trasformò in speranza. All’improvviso apparve chiaro per il popolo: "Questo era ciò che Dio voleva quando ci chiamò ad essere suo popolo!". Il popolo gustava di ascoltare Gesù.
Questo fu l’inizio dell’annuncio della buona Novella del Regno che si divulgava rapidamente per i villaggi della Galilea. Cominciò piccola come un seme, ma andò crescendo fino a diventare un albero grande, dove il popolo poteva trovare un riparo (Mc 4, 31-32). Il popolo stesso diveniva divulgatore della notizia.
Il popolo della Galilea restava impressionato per la maniera che Gesù aveva di insegnare. "Una dottrina nuova insegnata con autorità, non come gli scribi" (Mc 1, 22.27). Insegnare era ciò che Gesù per lo più faceva (Mc 2, 13; 4,1-2; 6,34). Era la sua abitudine (Mc 10,1). Per più di quindici volte il vangelo di Marco dice che Gesù insegnava. Ma Marco quasi mai dice che cosa insegnava. Forse non gli interessava il contenuto? Dipende da ciò che intendiamo per contenuto. Insegnare non è solo una questione di insegnare verità nuove al popolo. Il contenuto che Gesù dava traspare non solo nelle sue parole, ma anche nei gesti e nella maniera di relazionarsi con le persone. Il contenuto mai è slegato dalla persona che lo comunica. Gesù era una persona accogliente (Mc 56, 34). Voleva bene al popolo. La bontà e l’amore che traspaiono nelle sue parole fanno parte del contenuto. Contenuto buono senza bontà è come latte sparso.
Marco definisce il contenuto dell’insegnamento di Gesù come "Buona Novella di Dio" (Mc 1, 14). La Buona Novella che Gesù proclama viene da Dio e rivela qualche cosa su Dio. In tutto quello che Gesù dice e fa, traspaiono i tratti del volto di Dio. Traspare l’esperienza che Gesù stesso ha di Dio come Padre. Rivelare Dio come Padre è la fonte, il contenuto e il destino della Buona Novella di Gesù.
6. Salmo 25 (24)
Il Dio di Gesù ci chiama alla conversione
A te, Signore, elevo l’anima mia,
Dio mio, in te confido: non sia confuso!
Non trionfino su di me i miei nemici!
Chiunque spera in te non resti deluso,
sia confuso chi tradisce per un nulla.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza,
in te ho sempre sperato.
Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Non ricordare i peccati della mia giovinezza:
ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Per il tuo nome, Signore,
perdona il mio peccato anche se grande.
Chi è l’uomo che teme Dio?
Gli indica il cammino da seguire.
Egli vivrà nella ricchezza,
la sua discendenza possederà la terra.
Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza.
Tengo i miei occhi rivolti al Signore,
perché libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi misericordia,
perché sono solo ed infelice.
Allevia le angosce del mio cuore,
liberami dagli affanni.
Vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.
Guarda i miei nemici: sono molti
e mi detestano con odio violento.
Proteggimi, dammi salvezza;
al tuo riparo io non sia deluso.
Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
O Dio, libera Israele
da tutte le sue angosce.
7. Orazione Finale
Signore Gesù, ti ringraziamo per la tua Parola che ci ha fatto vedere meglio la volontà del Padre. Fa che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello che la Tua Parola ci ha fatto vedere. Fa che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare la Parola. Tu che vivi e regni con il Padre nell’unità dello Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Vinta la tentazione con la forza dello Spirito
Gesù inizia l’annuncio della Buona Novella del Regno
Marco 1,12-15
1. Orazione iniziale
Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché ci aiuti a leggere la Scrittura con lo stesso sguardo, con
il quale l’ hai letta Tu per i discepoli sulla strada di Emmaus. Con la luce della Parola, scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna e della tua morte. Così, la croce che sembrava essere la fine di ogni speranza, è apparsa loro come sorgente di vita e di risurrezione.
Crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce nella creazione e nella Scrittura, negli avvenimenti e nelle persone, soprattutto nei poveri e sofferenti. La tua Parola ci orienti, affinché anche noi, come i due discepoli di Emmaus, possiamo sperimentare la forza della tua risurrezione e testimoniare agli altri che Tu sei vivo in mezzo a noi come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Questo noi chiediamo a Te, Gesù, figlio di Maria, che ci hai rivelato il Padre e inviato lo Spirito. Amen.
2. Lettura
a) Una chiave di lettura:
Il testo della liturgia di questa domenica ci presenta l’inizio della vita pubblica di Gesù: i quaranta giorni nel deserto, le tentazioni di Satana, l’arresto di Giovanni Battista, l’inizio dell’annuncio della Buona Novella di Dio e un breve riassunto in quattro punti di quello che Gesù annunciava al popolo della sua terra. Durante la lettura facciamo attenzione a questi due punti: Che cosa Gesù annuncia al popolo? E che cosa chiede a tutti noi?
b) Divisione del testo per aiutare la lettura:
Marco 1,12-15Marco 1,12-13: La buona notizia è testata e provata nel deserto.
Marco 1,14: Gesù inizia l’annuncio della buona novella di Dio.
Marco 1,15: Il riassunto della buona novella di Dio.
c) Il testo:
12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano.
14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15 "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo".
3. Momento di silenzio orante
perché la Parola di Dio possa entrare in noi ed illuminare la nostra vita.
4. Alcune domande
per aiutarci nella meditazione e nell’orazione.
a) Quale punto del testo avete gustato di più o che vi ha impressionato di più? Perché?
b) Quaranta giorni nel deserto e, alla fine, le tentazioni. Qual è il significato di questa informazione per le comunità del tempo di Marco? Quale è il significato per noi oggi?
c) Fu l’arresto di Giovanni Battista che motivò Gesù a tornare in Galilea e iniziare l’annuncio della buona Novella di Dio? Quale è il significato di questa informazione per le comunità del tempo di Marco? E quale significato per noi oggi?
d) La Buona Novella che Gesù annuncia ha quattro punti. Quali sono? Cosa significano i singoli punti?
e) Quale messaggio da tutto questo per noi oggi?
5. Una chiave di lettura
per coloro che volessero approfondire di più il testo
a) Il contesto nel quale appare il testo nel Vangelo di Marco:
* La Buona Novella di Dio, preparata lungo la storia (Mc 1, 1-8), fu proclamata solennemente dal Padre nel momento del battesimo di Gesù (Mc 1, 9-11). Ora qui nel nostro testo viene provata nel deserto (Mc 1, 12-13) e, subito, appare il risultato della lunga preparazione. Gesù annuncia la Buona Novella pubblicamente al popolo (Mc 1,14-15).
* Negli anni 70, epoca in cui Marco scrive, i cristiani, leggendo questa descrizione dell’inizio della Buona Novella, guardavano nello specchio della propria vita. Deserto, tentazione, prigione non mancavano. Erano il pane quotidiano. E tuttavia, come Gesù, cercavano di annunziare la Buona Novella di Dio.
b) Commento:
* Marco 1,12-13: La Buona Novella è testata e provata nel deserto.
Dopo il battesimo, lo Spirito di Dio prende possesso di Gesù e lo spinge verso il deserto, dove si prepara per la missione. (Mc 1, 12s). Marco dice che Gesù stette nel deserto per quaranta giorni, e che fu tentato da Satana. In Matteo 4, 1-11, si esplicita la tentazione: tentazione del pane, tentazione del prestigio, tentazione del potere. Furono le tre tentazioni che incontrò il popolo nel deserto, dopo l’uscita dall’Egitto (Dt 8,3; 6, 13.16). Tentazione è tutto quello che allontana qualcuno dal cammino di Dio. La lettera agli Ebrei dice: "Gesù fu tentato in tutto come noi, eccetto che nel peccato" (Ebr 4,15). Orientandosi con la Parola di Dio, Gesù affrontava le tentazioni (Mt 4, 4.7.10). Inserito in mezzo ai poveri e unito al Padre con l’orazione, fedele ad entrambe, egli resistette, e continuò sul cammino del Messia-Servitore, il cammino del servizio a Dio e al popolo (Mt 20,28).
* Marco 1,14: Gesù inizia l’annuncio della Buona Novella.
Mentre Gesù si preparava nel deserto, Giovanni Battista fu arrestato dal re Erode. Dice il testo: Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea, predicando il vangelo di Dio. L’arresto di Giovanni Battista non spaventò Gesù: anzi al contrario. L’esperienza del battesimo gli aveva aperto gli occhi. Egli vide nell’arresto di Giovanni un segnale dell’arrivo del Regno. L’arresto di Giovanni Battista era collegato con la politica del paese. Oggi pure i fatti della politica influiscono sull’annuncio che noi facciamo della Buona Novella al popolo.
Marco dice che Gesù proclamava il Vangelo di Dio. Gesù ci fa sapere che Dio è una Buona Notizia per la vita umana. Dice sant’Agostino: "Ci hai fatto per te, e il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposerà in te". L’annuncio di Gesù rispondeva alla ricerca più profonda del cuore umano.
* Marco 1,15: Il riassunto della Buona Notizia di Dio.
L’annuncio della Buona Notizia di Dio ha quattro punti: i) L’attesa è terminata. ii) Il Regno di Dio è arrivato. iii) Cambiare vita. iv) Credere alla Buona Novella.
i) L’attesa è terminata! Per gli altri giudei il tempo non era ancora terminato per l’arrivo del Regno. Per i farisei, per esempio, il regno arriverebbe solo quando la osservanza della Legge fosse diventata perfetta. Per gli Esseni, quando il paese sarà purificato. Per gli erodiani quando essi avrebbero preso il dominio del mondo. Gesù pensa diversamente. Egli ha altra maniera di leggere i fatti. Dice che l’attesa è terminata.
ii) Il Regno di Dio è giunto! Per i farisei e gli Esseni, l’arrivo del regno dipendeva dal loro sforzo. Solamente arriverebbe quando avessero realizzato la loro parte, cioè osservare tutta la legge, purificare tutto il paese. Gesù dice il contrario: "Il Regno è arrivato". Già stava lì, fra loro. Indipendentemente dallo sforzo fatto. Quando Gesù dice "Il regno è giunto", non vuole dire che sta per arrivare solamente in quel momento, ma che esso già sta lì. Quello che tutti speravano già stava presente in mezzo al popolo, ed essi non lo sapevano, e nemmeno lo percepivano (cfr Lc 17, 21). Gesù lo percepì, perché leggeva la realtà con altro sguardo. E’ questa presenza nascosta del Regno in mezzo al popolo, che Gesù rivela e annuncia ai poveri della sua terra. E’ questo seme del regno che riceverà la pioggia della sua parola e il calore del suo amore.
iii) Cambiate vita! Alcuni traducono: fate penitenza; altri "convertitevi" o "pentitevi". Il senso esatto è mutare il modo di pensare e di vivere. Per poter percepire questa presenza del Regno la persona deve cominciare a pensare, a vivere e ad agire in modo differente. Deve cambiare vita e incontrare un’altra forma di convivenza. Deve lasciare da parte il legalismo dell’insegnamento dei farisei e lasciare che la nuova esperienza di Dio invada la sua vita e gli dia occhi nuovi per leggere e intendere i fatti.
iv) Credete alla Buona Novella! Non era facile accettare il messaggio. Non è facile cominciare a pensare in modo del tutto diverso da quello che si è imparato, fin da piccoli. Questo è possibile attraverso un atto di fede. Quando qualcuno porta una notizia inattesa, difficile da accettare, si accetta solo se la persona che la annuncia è degna di fiducia. E così si dirà agli altri: "Si può accettare! Io conosco la persona, essa non inganna. E’ di fiducia, parla con verità". Gesù è degno di fiducia!
c) Ampliando le informazioni:
L’inizio della predicazione della Buona Novella di Dio fatta da Gesù in Galilea:
L’arresto di Giovanni fece tornare Gesù e iniziare l’annuncio della Buona Novella. Fu un inizio esplosivo e creativo! Gesù percorre la Galilea intera: villaggi, paesi, città (Mc 1, 39). Visita le comunità. Cambia persino di residenza, e va ad abitare a Cafarnao (Mc 1,21; 2,1), città che si trova all’incrocio delle strade, ciò che facilitava la divulgazione del messaggio. Quasi non si ferma, si muove sempre. I discepoli e le discepole vanno con lui, da ogni parte: lunga la spiaggia, sulla strada, in montagna, nel deserto, sulla barca, nelle sinagoghe, nelle case. Con molto entusiasmo.
Gesù aiuta il popolo offrendo vari tipi di servizio: scaccia molti spiriti (Mc 1,39), cura i malati e gli afflitti (Mc 1, 34), purifica chi è emarginato a causa delle leggi di purità (Mc 1, 40-45), accoglie gli emarginati e li tratta con familiarità (Mc 2, 15). Annuncia, chiama, convoca, attrae, consola, aiuta. E’ una passione che si rivela. Passione per il Padre e per il popolo povero e abbandonato della sua terra. Dove incontra gente che lo ascolta parla e trasmette la Buona Novella di Dio. Dovunque.
In Gesù tutto è rivelato di ciò che lo anima da dentro. Non solo annuncia la Buona Novella del Regno. Egli stesso è una figura, un testimone vivente del Regno. In lui appare ciò che avviene quando una persona umana lascia che Dio regni, che prenda possesso della sua vita. Col suo modo di vivere e di agire, Gesù rivela quello che Dio aveva in mente quando chiamò il popolo nel tempo di Abramo e di Mosè. Gesù disseppellì una nostalgia e la trasformò in speranza. All’improvviso apparve chiaro per il popolo: "Questo era ciò che Dio voleva quando ci chiamò ad essere suo popolo!". Il popolo gustava di ascoltare Gesù.
Questo fu l’inizio dell’annuncio della buona Novella del Regno che si divulgava rapidamente per i villaggi della Galilea. Cominciò piccola come un seme, ma andò crescendo fino a diventare un albero grande, dove il popolo poteva trovare un riparo (Mc 4, 31-32). Il popolo stesso diveniva divulgatore della notizia.
Il popolo della Galilea restava impressionato per la maniera che Gesù aveva di insegnare. "Una dottrina nuova insegnata con autorità, non come gli scribi" (Mc 1, 22.27). Insegnare era ciò che Gesù per lo più faceva (Mc 2, 13; 4,1-2; 6,34). Era la sua abitudine (Mc 10,1). Per più di quindici volte il vangelo di Marco dice che Gesù insegnava. Ma Marco quasi mai dice che cosa insegnava. Forse non gli interessava il contenuto? Dipende da ciò che intendiamo per contenuto. Insegnare non è solo una questione di insegnare verità nuove al popolo. Il contenuto che Gesù dava traspare non solo nelle sue parole, ma anche nei gesti e nella maniera di relazionarsi con le persone. Il contenuto mai è slegato dalla persona che lo comunica. Gesù era una persona accogliente (Mc 56, 34). Voleva bene al popolo. La bontà e l’amore che traspaiono nelle sue parole fanno parte del contenuto. Contenuto buono senza bontà è come latte sparso.
Marco definisce il contenuto dell’insegnamento di Gesù come "Buona Novella di Dio" (Mc 1, 14). La Buona Novella che Gesù proclama viene da Dio e rivela qualche cosa su Dio. In tutto quello che Gesù dice e fa, traspaiono i tratti del volto di Dio. Traspare l’esperienza che Gesù stesso ha di Dio come Padre. Rivelare Dio come Padre è la fonte, il contenuto e il destino della Buona Novella di Gesù.
6. Salmo 25 (24)
Il Dio di Gesù ci chiama alla conversione
A te, Signore, elevo l’anima mia,
Dio mio, in te confido: non sia confuso!
Non trionfino su di me i miei nemici!
Chiunque spera in te non resti deluso,
sia confuso chi tradisce per un nulla.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza,
in te ho sempre sperato.
Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Non ricordare i peccati della mia giovinezza:
ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Per il tuo nome, Signore,
perdona il mio peccato anche se grande.
Chi è l’uomo che teme Dio?
Gli indica il cammino da seguire.
Egli vivrà nella ricchezza,
la sua discendenza possederà la terra.
Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza.
Tengo i miei occhi rivolti al Signore,
perché libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi misericordia,
perché sono solo ed infelice.
Allevia le angosce del mio cuore,
liberami dagli affanni.
Vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.
Guarda i miei nemici: sono molti
e mi detestano con odio violento.
Proteggimi, dammi salvezza;
al tuo riparo io non sia deluso.
Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.
O Dio, libera Israele
da tutte le sue angosce.
7. Orazione Finale
Signore Gesù, ti ringraziamo per la tua Parola che ci ha fatto vedere meglio la volontà del Padre. Fa che il tuo Spirito illumini le nostre azioni e ci comunichi la forza per eseguire quello che la Tua Parola ci ha fatto vedere. Fa che noi, come Maria, tua Madre, possiamo non solo ascoltare ma anche praticare la Parola. Tu che vivi e regni con il Padre nell’unità dello Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
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