don Michele Cerutti Commento su Marco 14,1-15,47
Domenica delle Palme (Anno B) (29/03/2015)
Vangelo: Mc 14,1-15,47
La Domenica delle Palme segna l'inizio di una settimana importante, dirò di più: inizia con oggi la settimana centrale dell'anno liturgico che culminerà con il Triduo Pasquale.
Oggi esultiamo insieme con Gesù per il suo ingresso trionfale in Gerusalemme. Nei prossimi giorni con Lui saremo invitati a contemplare la Via del Calvario.
Giovedì mattina il clero Diocesano e religioso si stringerà nelle diverse Diocesi intorno al Vescovo nella messa
crismale. Questa è la Messa in cui sui vari oli, segni dei sacramenti, il Vescovo insuffla lo Spirito Santo. Questi oli vengono distribuiti ai vari parroci perché possano dispensare nelle parrocchie i sacramenti.
Con il Giovedì si conclude la Quaresima e si apre il Triduo. L'apertura sarà segnata con la lavanda dei piedi nella Messa in Cena Domini. Questa Messa ci ricorda che per prepararci alla Pasqua oltre che con la penitenza siamo chiamati a modellarci su Gesù che non è venuto per essere servito, ma per servire.
Il Venerdì Santo siamo invitati a salvare il Calvario e contemplare quel Gesù sofferente, che come agnello mansueto va incontro alla morte. Questo è il momento in cui siamo invitati a chiederci a quale personaggio della Via Crucis mi riconosco? Sono il Cireneo che cerco di portare per un pezzo la Croce? Sono la Veronica che asciugo il suo volto portandolo nel fazzoletto? Sono Giovanni il discepolo che sta vicino a Gesù fino alla fine e accoglie Maria come Madre? Sono Giuseppe d'Arimatea che seppellisce il corpo del Signore e gli pone gli aromi?
Sabato il silenzio circonderà il credente perché Gesù discende agli inferi per liberare gli antichi padri che attendevano il Suo giorno glorioso. Con il calar della sera la mestizia e tristezza cederanno il passo alla gioia del Risorto. Esulteranno con Maria perché Colui che ha portato nel grembo è risorto come aveva promesso. Siamo chiamati a contemplare la risurrezione ben sapendo che il Calvario non è spiegabile.
Quella delle Palme come domenica ci aiuta a farci un esame di coscienza. Sarà utile per accostarsi in questa settimana al Sacramento della Riconciliazione. Davanti alle due icone evangeliche che abbiamo ascoltato nella proclamazione.
Come è il nostro rapporto con Gesù?
Esultiamo solo nelle grandi occasioni e poi quando ci fa comodo per non andare controcorrente rimaniamo indifferenti o facciamo di più seguendo l'onda?
Facciamo come Giuda che si domanda perché spendere tanti soldi per gli aromi versati ai piedi di Gesù e non utilizzarli per i poveri?
La domanda che forse ci poniamo perché sprecare tanto tempo per la preghiera quando si può aiutare i poveri?
Vuol dire non comprendere cosa vuol dire la preghiera.
La preghiera è la risposta di un Dio amore, ma se noi non lo comprendiamo in questa dimensione è un Dio totalmente Altro che con quattro parole dette bene cerchiamo di renderci amico.
Intensifichiamo in questa settimana la preghiera partecipando con passione alle varie iniziative liturgiche che ci vengono proposte.
"Perdiamo un po' di tempo per Gesù" e farà bene alla nostra vita e farà bene ai nostri fratelli.
Vangelo: Mc 14,1-15,47
La Domenica delle Palme segna l'inizio di una settimana importante, dirò di più: inizia con oggi la settimana centrale dell'anno liturgico che culminerà con il Triduo Pasquale.
Oggi esultiamo insieme con Gesù per il suo ingresso trionfale in Gerusalemme. Nei prossimi giorni con Lui saremo invitati a contemplare la Via del Calvario.
Giovedì mattina il clero Diocesano e religioso si stringerà nelle diverse Diocesi intorno al Vescovo nella messa
crismale. Questa è la Messa in cui sui vari oli, segni dei sacramenti, il Vescovo insuffla lo Spirito Santo. Questi oli vengono distribuiti ai vari parroci perché possano dispensare nelle parrocchie i sacramenti.
Con il Giovedì si conclude la Quaresima e si apre il Triduo. L'apertura sarà segnata con la lavanda dei piedi nella Messa in Cena Domini. Questa Messa ci ricorda che per prepararci alla Pasqua oltre che con la penitenza siamo chiamati a modellarci su Gesù che non è venuto per essere servito, ma per servire.
Il Venerdì Santo siamo invitati a salvare il Calvario e contemplare quel Gesù sofferente, che come agnello mansueto va incontro alla morte. Questo è il momento in cui siamo invitati a chiederci a quale personaggio della Via Crucis mi riconosco? Sono il Cireneo che cerco di portare per un pezzo la Croce? Sono la Veronica che asciugo il suo volto portandolo nel fazzoletto? Sono Giovanni il discepolo che sta vicino a Gesù fino alla fine e accoglie Maria come Madre? Sono Giuseppe d'Arimatea che seppellisce il corpo del Signore e gli pone gli aromi?
Sabato il silenzio circonderà il credente perché Gesù discende agli inferi per liberare gli antichi padri che attendevano il Suo giorno glorioso. Con il calar della sera la mestizia e tristezza cederanno il passo alla gioia del Risorto. Esulteranno con Maria perché Colui che ha portato nel grembo è risorto come aveva promesso. Siamo chiamati a contemplare la risurrezione ben sapendo che il Calvario non è spiegabile.
Quella delle Palme come domenica ci aiuta a farci un esame di coscienza. Sarà utile per accostarsi in questa settimana al Sacramento della Riconciliazione. Davanti alle due icone evangeliche che abbiamo ascoltato nella proclamazione.
Come è il nostro rapporto con Gesù?
Esultiamo solo nelle grandi occasioni e poi quando ci fa comodo per non andare controcorrente rimaniamo indifferenti o facciamo di più seguendo l'onda?
Facciamo come Giuda che si domanda perché spendere tanti soldi per gli aromi versati ai piedi di Gesù e non utilizzarli per i poveri?
La domanda che forse ci poniamo perché sprecare tanto tempo per la preghiera quando si può aiutare i poveri?
Vuol dire non comprendere cosa vuol dire la preghiera.
La preghiera è la risposta di un Dio amore, ma se noi non lo comprendiamo in questa dimensione è un Dio totalmente Altro che con quattro parole dette bene cerchiamo di renderci amico.
Intensifichiamo in questa settimana la preghiera partecipando con passione alle varie iniziative liturgiche che ci vengono proposte.
"Perdiamo un po' di tempo per Gesù" e farà bene alla nostra vita e farà bene ai nostri fratelli.
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