Movimento Apostolico - rito romano" Perché il mondo sia salvato per mezzo di lui"

IV Domenica di Quaresima - Laetare (Anno B) (15/03/2015)
Vangelo: Gv 3,14-21 
Obbedire a Dio è credere nell'invisibile. È credere che la via che Lui sta tracciando per noi è la sola vera, santa, la più vera e la più santa. Quando non si crede in Dio, non si obbedisce a Lui, siamo sempre morsi dal serpente velenoso del peccato che semina strage e morte. Dalla non obbedienza è la morte o visibile o invisibile.
Gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non
sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita (Num 21,4-9).
Oggi una morte invisibile ci sta consumando. La famiglia è nella morte invisibile. La gioventù è nella stessa morte. Tutta la società è in questo abbraccio della morte. Avevamo pensato che il progresso scientifico da solo bastasse e invece esso altro non ha prodotto che morte, morte sociale, politica, amministrativa, economica, finanziaria. La nostra società è in tutto simile a quella valle piena di ossa aride del profeta Ezechiele. Ossa senza vita. Noi siamo tutti ossa invisibili senza alcuna vita.
La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annuncia loro: "Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore"». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell'uomo, e annuncia allo spirito: "Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano"». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato (Ez 37,1-10).
Tutto questo è accaduto, accade, accadrà perché abbiamo deciso che la via di Dio non è quella buona, giusta, santa per noi. Abbiamo stabilito leggi di morte sia fisica che spirituale, sia visibile che invisibile. Uno solo è il rimedio contro queste infinite morti: Cristo Signore. È la fede in Lui, nella sua Parola, la via della vita. Ma noi abbiamo deciso, decidiamo di vivere senza la fede nella sua Parola. Abbiamo deciso la morte.
È Cristo Signore, è la sua Croce, abbracciata con amore, l'unica e sola via della vita. Chi abbraccia il Crocifisso con fede, vive. Chi si rifiuta di abbracciarlo, è nella morte. Non vi è salvezza per lui, perché il Signore non ci ha indicato altre vie di vita.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci uno sguardo di fede.

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