PADRE TIZIANO SOFIA "L'UOMO PUO' TRADIRE DIO MA DIO NON TRADIRA' MAI L'UOMO."

QUARTA FASE PREPARATORIA ALLA PASQUA: 15 marzo 2015
Può succedere a qualsiasi giocatore di farsi attirare dagli
avversari con promesse di lauti guadagni. Succede ogni

anno! Israele si è fatto ingannare da falsi dei. Dio manda
"premurosamente e incessantemente" i suoi messaggeri
per ammonire capi e popolo. Israele si beffa di profeti e
quindi di Dio.
MA LA BONTA' MISERICORDIOSA DEL NOSTRO DIO prevale sull'infedeltà
dell'uomo di ogni generazione, compresa la nostra, molto
traviata.
II mercato dei giocatori di calcio ogni anno è sempre più
scandaloso. Ma da sempre "il mercato degli dei" è sempre stato
molto meschino. Anche tra i giocatori della squadra di Cristo.
Dio come reagisce? SUPERANDOCI in bontà, in amore, SEMPRE.
La nostra società attuale è veramente perversa. Nessuno può
negarlo. Quello che non conosciamo è l'intraprendenza amorevole
e forte di Dio, capace di sacrificare per noi suo Figlio pur di non
perderci.
Arriva anche per i peccatori più incalliti, in esilio "babilonese", una
certa nostalgia di una patria perduta. Si arriva a sognare e persino
a cantare: "Va', pensiero, sull'ali dorate, va' ti posa sui clivi e sui
colli... Oh mia patria, si bella e perduta...".
Nel nostro attuale esilio, in questo mondo "pauroso", c'è una voce
di speranza, arriva un nuovo Ciro, un Re magnanime e potente. Si
chiama Gesù Cristo.
Vuole riportarci alla sua squadra, al NUOVO POPOLO DI DIO.
1Usa tutta la sua potenza "spirituale"
+ per farci tornare liberi dal peccato
+ per farci "sedere nei cieli", direbbe Paolo.
+ Per farci risuscritare con Cristo che usa per noi una
straordinaria ricchezza di grazia, di bontà. (Efesini).
C'è una sola condizione, rigorosamente, assolutamente
necessaria:
Puntare gli occhi sul CROCIFISSO, come fecero gli Ebrei con
il serpente di bronzo innalzato nell'accampamento; e
finalmente decidere una volta per tutte:
CREDERE IN LUI per avere la vita eterna.
Basta guardare il Crocifisso per ricevere la vita eterna? Impossibile,
se prima Dio non fa verso di noi "l'opera buona", donandoci
l'energia spirituale di Cristo. Una volta ricevuta nella Parola e nei
Sacramenti, nell'Eucaristia soprattutto, ecco che inizia in noi a
germogliare la vita eterna. Vita che crescerà lentamente a volte,
ma che arriverà alla piena maturazione grazie allo Spirito di Cristo.
Con proposte certe, con motivazioni così trascinanti, come mai
molti uomini non accettano di fare squadra con Cristo? Cristo non
offre milioni di euro per ingaggiarci. Offre vittoria sicura e Regno di
suo Padre. Perchè allora non accettare?
Rispondiamoci chiaro:
- perchè siamo "idolatri" come Israele;
- perchè ci fidiamo di più di noi stessi e del denaro;
- perchè preferiamo farci un regno terrestre, non celeste;
- perchè vogliamo essere cristiani, ma senza croce;
- perchè ci piace peccare nelle tenebre, dice Giovanni.
- Perchè amiamo fare il male, perchè odiamo la luce;
- perchè non vogliamo venire allo scoperto con noi stessi.
C'e un particolare non proprio insignificante in tutto questo:
ABBIAMO TALMENTE rimpicciolita l'offerta di Dio,
che ci vuole suoi figli nel suo Regno,
da non bramare "come le cerve bramano i corsi d'acqua"
le acque vive che Dio ci offre.
II nostro mondo "c'è"..., e forse anche quello di Dio.
Ma si tratta di una pericolosa percezione oculare, capace di
separare Eucaristia dalla vita; il battesimo di sangue da quelllo di
acqua; il cristianesimo della croce dal cristianesimo dei registri
2parrocchiali.
Se "bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato in croce",
bisogna anche, assolutamente, che l'uomo metta in croce
se stesso, che scenda in campo e la smetta di stare in
panchina per paura di stancarsi per niente.
Israele, pentito, ritorna in Patria.
Saulo, folgorato da Cristo, diventa Paolo.
IO-NOI in che squadra siamo? In chi riponiamo la nostra fiducia?
Come impostiamo questa fase esistenziale: come Cristo ci chiede, o
come l'Avversario ci suggerisce scaltramente?
Arrivare a Pasqua senza una scelta radicale, sarebbe come
celebrare una "pasquetta" fuori porta con un abbondante
pranzetto al sacco, ma senza Cristo.
C'è poco tempo ancora per riprenderci. Parola, Sacramenti, preghiera
ci permettono di portare avanti l'allenamento quaresimale.

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