PADRE TIZIANO SOFIA"LA FINE DEI VERI CRISTIANI?
LA FINE DEI VERI CRISTIANI? 9 marzo 2015
LA STESSA DEL MAESTRO! MUORE PER VINCERE.
"Nessun discepolo è superiore al Maestro!", disse Gesù.
L'han considerato pazzo, indemoniato, perchè Egli era
"troppo cristiano", senza compromessi.
Quasi tutte le specie rare stanno scomparendo! Tra vegetali ed animali. E tra gli
umani?
Perchè un cristiano è considerato "pazzo" o anche solo "indemoniato" da cui
guardarsi perchè "fuori norma"?
Due potrebbero essere le risposte:
- o non ha capito che bisogna adeguarsi "ai tempi" della gente della sua epoca e
della sua regione;
- o perchè la gente che lo dichiara "pazzo" è del tutto "a-normale".
MA CHI STABILISCE LA NORMA che fa normali chi la rispetta e a-normali coloro
che la rifiutano per accedere alla propria norma? Dalla risposta possiamo
conoscere chi sono i cristiani.
Non sono gente che non è né carne, né pesce. Secondo loro, i non-cristiani
sono "carne", i cristiani sono "pesci".
CARNALI appunto, direbbe Paolo. Gente che ragiona e vive dai tetti in giù.
Discepoli dell'ICTUS" (non posso scriverlo in carattere greco, comunque in
quella lingua significa proprio "pesce" ."ICTUS", anagramma di Gesù Cristo figlio
di Dio), i cristiani vivono da pesci nel PESCE, da uomini e nel contempo da figli
di Dio.
Si sentono parte della comunità della Terra, ma tendono a partecipare a un
POPOLO DEL CIELO. Vivono da "celesti" subito, senza tramandare dopo la
morte il nuovo stile di vita, che è vita di AMORE, perchè CRISTO-PESCE è FIGLIO
DELL' AMORE.
Godono dei doni che Dio fa loro, senza aver mosso un dito per averli. Sono felici
1della vita ricevuta, della natura nella quale il Creatore li ha messi; godono del
sole, della luce, degli animali, dei fiori, dei panorami, dei tuffi in mare, della
buona tavola, alla quale si mettono pregando. Anche a loro piace sciare,
fotografare, cantare, suonare, ballare all'occasione; andare in gita, in aereo,
all'estero... Ma lo fanno con "parsimonia", con sobrietà. Piangono, ma senza
disperarsi. Stanno allegri, ma non sono sguaiati. Si sposano, ma non idolatrano
il sesso. Sopportano difficoltà, malattie, anzianità, morte, ma come cose
passeggere. Mente e cuore puntano sempre "oltre", nel dopo, nell'immensità.
Sanno di risorgere per adattarsi alla NUOVA VITA, quindi accettano che finisca
questo iniziale stadio di vita.
Mi danno l'impressione, i cristiani, di essere nel tempo e fuori tempo; di essere
nello spazio ristretto, ma in attesa del non-spazio illimitato. Gente che viaggia in
macchina, in treno, in nave, in aereo: comunque sempre "chiusi" in qualcosa, in
attesa di librarsi nell'immensità, nel blu, nel loro Dio.
Vogliono lo stretto necessario. Sanno compartire tutto, in primo luogo il loro
amore e le loro cose. LA LORO STESSA VITA.
UN MAESTRO LI HA PRECEDUTI: è vissuto uomo tra gli uomini, pur essendo
Figlio di Dio, per dirci come vivere da uomini cristiani, uomini divinizzati. Non
aveva una esistenza "sdoppiata", ma ben unificata; un Dio umanizzato, per
divinizzare l'uomo.
Credo che sia bello vivere da cristiani.
A volte ci tacciano di essere rinunciatari, degli stolti come coloro che non sanno
quello che si perdono! E se fosse vero il contrario?
Se voglio scalare una montagna, per la voglia matta di conquistarla (ora che
sono vecchietto non posso più, ma da giovane!...), non trovo strano lasciare
dietro cose pesanti, come casa, tavoli, letti, muri, macchine, botti, elettrodomestici!
Se voglio godermi un tuffo o una nuotata, non mi vesto da esploratore del polo
nord! Se voglio fare una bella biciclettata, non mi traino dietro un rimorchio...
II cristiano è abilissimo nella corsa ad ostacoli. Chi ama farla, li supera con
determinazione, per dichiarare che sono proprio ostacoli, non pietre su cui fermarsi
e sedervisi. Gli interessa la meta!
Ecco, la META!
Per arrivare alla "meta", al podio, alla coppa del mondo, cosa non si è disposti a
superare, lasciar da parte, rinunciare! La vera rinuncia sarebbe rinunciare alla
meta!
Un ostacolo non è mai una meta! Un treno non è una fissa dimora. Come pure
un aereo, una nave per quanto lussuosa sia. Nessuno va in macchina a Roma
per "portare a Roma la macchina"!
II cristiano le capisce al volo queste cose e agisce di conseguenza. Pazzo per i
veri pazzi, non fa la boxe tirando pugni all'aria, ma al nemico, ci insegna San
Paolo. II quale, prima di diventare - grazie a Cristo - cristiano, viveva da stolto
peccatore, nemico del Cristo. DOPO, dichiarò ciò che prima metteva in primo
piano assoluto come "spazzatura" da terra dei fuochi, altamente inquinante.
Non rinunciò a nulla, con faccia da deluso. Cristo l'aveva liberato. Ed era quella
libertà che rincorreva: libero di essere uomo-cristiano!
LA STESSA DEL MAESTRO! MUORE PER VINCERE.
"Nessun discepolo è superiore al Maestro!", disse Gesù.
L'han considerato pazzo, indemoniato, perchè Egli era
"troppo cristiano", senza compromessi.
Quasi tutte le specie rare stanno scomparendo! Tra vegetali ed animali. E tra gli
umani?
Perchè un cristiano è considerato "pazzo" o anche solo "indemoniato" da cui
guardarsi perchè "fuori norma"?
Due potrebbero essere le risposte:
- o non ha capito che bisogna adeguarsi "ai tempi" della gente della sua epoca e
della sua regione;
- o perchè la gente che lo dichiara "pazzo" è del tutto "a-normale".
MA CHI STABILISCE LA NORMA che fa normali chi la rispetta e a-normali coloro
che la rifiutano per accedere alla propria norma? Dalla risposta possiamo
conoscere chi sono i cristiani.
Non sono gente che non è né carne, né pesce. Secondo loro, i non-cristiani
sono "carne", i cristiani sono "pesci".
CARNALI appunto, direbbe Paolo. Gente che ragiona e vive dai tetti in giù.
Discepoli dell'ICTUS" (non posso scriverlo in carattere greco, comunque in
quella lingua significa proprio "pesce" ."ICTUS", anagramma di Gesù Cristo figlio
di Dio), i cristiani vivono da pesci nel PESCE, da uomini e nel contempo da figli
di Dio.
Si sentono parte della comunità della Terra, ma tendono a partecipare a un
POPOLO DEL CIELO. Vivono da "celesti" subito, senza tramandare dopo la
morte il nuovo stile di vita, che è vita di AMORE, perchè CRISTO-PESCE è FIGLIO
DELL' AMORE.
Godono dei doni che Dio fa loro, senza aver mosso un dito per averli. Sono felici
1della vita ricevuta, della natura nella quale il Creatore li ha messi; godono del
sole, della luce, degli animali, dei fiori, dei panorami, dei tuffi in mare, della
buona tavola, alla quale si mettono pregando. Anche a loro piace sciare,
fotografare, cantare, suonare, ballare all'occasione; andare in gita, in aereo,
all'estero... Ma lo fanno con "parsimonia", con sobrietà. Piangono, ma senza
disperarsi. Stanno allegri, ma non sono sguaiati. Si sposano, ma non idolatrano
il sesso. Sopportano difficoltà, malattie, anzianità, morte, ma come cose
passeggere. Mente e cuore puntano sempre "oltre", nel dopo, nell'immensità.
Sanno di risorgere per adattarsi alla NUOVA VITA, quindi accettano che finisca
questo iniziale stadio di vita.
Mi danno l'impressione, i cristiani, di essere nel tempo e fuori tempo; di essere
nello spazio ristretto, ma in attesa del non-spazio illimitato. Gente che viaggia in
macchina, in treno, in nave, in aereo: comunque sempre "chiusi" in qualcosa, in
attesa di librarsi nell'immensità, nel blu, nel loro Dio.
Vogliono lo stretto necessario. Sanno compartire tutto, in primo luogo il loro
amore e le loro cose. LA LORO STESSA VITA.
UN MAESTRO LI HA PRECEDUTI: è vissuto uomo tra gli uomini, pur essendo
Figlio di Dio, per dirci come vivere da uomini cristiani, uomini divinizzati. Non
aveva una esistenza "sdoppiata", ma ben unificata; un Dio umanizzato, per
divinizzare l'uomo.
Credo che sia bello vivere da cristiani.
A volte ci tacciano di essere rinunciatari, degli stolti come coloro che non sanno
quello che si perdono! E se fosse vero il contrario?
Se voglio scalare una montagna, per la voglia matta di conquistarla (ora che
sono vecchietto non posso più, ma da giovane!...), non trovo strano lasciare
dietro cose pesanti, come casa, tavoli, letti, muri, macchine, botti, elettrodomestici!
Se voglio godermi un tuffo o una nuotata, non mi vesto da esploratore del polo
nord! Se voglio fare una bella biciclettata, non mi traino dietro un rimorchio...
II cristiano è abilissimo nella corsa ad ostacoli. Chi ama farla, li supera con
determinazione, per dichiarare che sono proprio ostacoli, non pietre su cui fermarsi
e sedervisi. Gli interessa la meta!
Ecco, la META!
Per arrivare alla "meta", al podio, alla coppa del mondo, cosa non si è disposti a
superare, lasciar da parte, rinunciare! La vera rinuncia sarebbe rinunciare alla
meta!
Un ostacolo non è mai una meta! Un treno non è una fissa dimora. Come pure
un aereo, una nave per quanto lussuosa sia. Nessuno va in macchina a Roma
per "portare a Roma la macchina"!
II cristiano le capisce al volo queste cose e agisce di conseguenza. Pazzo per i
veri pazzi, non fa la boxe tirando pugni all'aria, ma al nemico, ci insegna San
Paolo. II quale, prima di diventare - grazie a Cristo - cristiano, viveva da stolto
peccatore, nemico del Cristo. DOPO, dichiarò ciò che prima metteva in primo
piano assoluto come "spazzatura" da terra dei fuochi, altamente inquinante.
Non rinunciò a nulla, con faccia da deluso. Cristo l'aveva liberato. Ed era quella
libertà che rincorreva: libero di essere uomo-cristiano!
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