don Giorgio Scatto,Monastero Marango"La resurrezione conferisce pienezza a tutta la vita di Gesù "

3° Domenica di Pasqua, Letture: At 3,13-15.17-19; 1Gv 2,1-5a; Lc 24,35-48 MONASTERO MARANGO CAORLE (VE)
1)La morte di Gesù sulla croce, ucciso come un malfattore, ha provocato una crisi radicale nei discepoli. Uno dopo l’altro, fuggono in Galilea, desiderando dimenticare in fretta ciò che era accaduto. Sono uomini violentati nella loro speranza, che sembra essere stata sepolta una volta per sempre nella profondità oscura della terra. Poco dopo però i discepoli tornano nuovamente a Gerusalemme, si riuniscono tutti insieme nel nome di Gesù, che essi dichiarano di essere vivo perché “Dio lo ha risuscitato dai morti”. Dio stesso è sceso fino allo sheol, il paese delle ombre, dove la morte è sovrana, per destare suo Figlio e farlo ritornare in vita. La più
antica formulazione della fede nella resurrezione attestata negli scritti del Nuovo Testamento è una convinzione così unanime e indistruttibile che non può essere il frutto della immaginazione di qualcuno, o il prodotto dell’intelligenza sognatrice di qualcun altro. La resurrezione è un fatto che si impone, che precede tutto ciò che i discepoli vivranno in seguito. E’ un evento che li strappa al loro sgomento e alla loro frustrazione, trasformando radicalmente la loro adesione a Gesù. In conformità a questo cambiamento, repentino e generale, dopo un comprensibile primo turbamento dei discepoli, gli storici, prima ancora dei teologi, parlano della resurrezione come di un evento reale. Ben presto, per sostenere la loro fede, compaiono tra i cristiani altre formule: “Gesù è morto e risorto”; è Gesù stesso che si è destato dalla morte, perché il Padre ha posto nelle sue mani ogni potere. E’ il grido di vittoria che i credenti cantano ogni volta che celebrano il memoriale del Signore. Nella Scrittura registriamo ancora altri linguaggi che vogliono esprimere la fede nella resurrezione: “Dio ha esaltato Gesù”, “ha glorificato il suo servo Gesù”, “l’ha fatto sedere alla destra del suo trono”, “lo ha costituito Signore e Cristo”. Ma la confessione di fede più efficace la troviamo nella lettera di Paolo ai Corinzi: “A voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici” (1Cor 15,3-5). Tutto d’un fiato, senza una virgola!
Desidero soffermarmi un istante sulla questione del ‘terzo giorno’. Significa il ‘giorno decisivo’. Dopo giorni di sofferenza e di tribolazione ‘il terzo giorno’ porta la salvezza. E’ un’espressione che troviamo tante volte nella Bibbia, per dire che Dio salva e libera sempre ‘il terzo giorno’: è lui che ha l’ultima parola. Diversi commentatori rabbinici interpretavano questo ‘terzo giorno’ come “il giorno della resurrezione dei morti”, “il giorno delle consolazioni, in cui Dio farà rivivere i morti e ci risusciterà” (Midrash Rabbà). I primi cristiani hanno creduto che, per Gesù, fosse già arrivato quel ‘terzo giorno’ definitivo, che fosse già entrato nella salvezza piena. Noi conosciamo ancora giorni di sofferenza e di prova, ma con la resurrezione di Gesù, è sorta l’alba del ‘terzo giorno’.
L’evangelista Luca, che scrive per gente di cultura greca, introduce un linguaggio che presenta il risorto come “colui che è vivo”, “il vivente”. Gli fa eco il libro dell’Apocalisse di Giovanni: “Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi” (Ap 1,17-18; 2,8). La certezza che Gesù è vivo strappa i discepoli dal loro smarrimento, anche se, inizialmente, “erano sconvolti e pieni di paura” e “credevano di vedere un fantasma”. Pure l’ebbrezza della gioia non facilita il cammino della fede: “Per la gioia non credevano ancora”.
Che cosa significa ‘risorgere’, credere nella resurrezione?
Risorgere non significa un ritorno alla vita precedente. Con la resurrezione Gesù entra definitivamente nella vita di Dio. Una vita liberata, in cui la morte non ha più alcun dominio su di lui: “Sappiamo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio” (Rom 6,9-10).
“Sono proprio io, toccatemi e guardate”. Alcuni dettagli narrativi ci danno l’impressione che Gesù sia tornato di nuovo su questa terra, per condividere con i discepoli la vita di un Rabbi itinerante, capace ancora di sorprendenti gesti di guarigione e di parole di misericordia rivolte a tutti quelli che hanno fame e sete di verità e giustizia. Risorto, ancora egli mangia e beve con noi, seduto alla tavola dei peccatori? Sì, Gesù risorto è lo stesso, ma non è più quello di prima: si presenta ai discepoli vivo, ma non lo riconoscono subito; è in mezzo ai suoi, ma essi sono pieni di paura; è qualcuno di reale e di concreto, ma i discepoli sono ancora nel turbamento e il loro cuore è pieno di dubbi.
Gesù ora ha un’esistenza nuova.
Gesù resuscita con un ‘corpo’ che raccoglie la totalità della sua vita terrena, il suo mondo di relazioni, il suo vissuto, con tutta la sua storia di conflitti e di ferite, di gioie e di sofferenze. La resurrezione conferisce pienezza a tutta la vita di Gesù: niente di ciò che ha vissuto è andato perduto.
Gesù resuscita con un ‘corpo glorioso’, che non significa un corpo raggiante e splendente, ma un corpo che trabocca della forza gloriosa di Dio stesso.
Gesù resuscita con un ‘corpo spirituale’, pienamente vivificato dal soffio vitale e creatore di Dio.
Era scritto. Ogni pagina della Scrittura, letta con l’occhio penetrante dello Spirito che l’ha ispirata, parla del Cristo, della sua passione, della sua gloriosa resurrezione.
Gesù risorto è anche fondamento e garanzia della resurrezione dell’umanità e della creazione intera.
Gesù è solo la ‘primizia’. In lui una ‘nuova creazione’ ha inizio.
Lo Spirito del Risorto apra ancora una volta le menti e i cuori, a noi che ancora siamo prigionieri della paura.

Giorgio Scatto

Commenti

Post più popolari