Luca Desserafino sdb"NON E' QUI, E' RISORTO!"

5 Aprile 2015 | 1a Domenica: S. Pasqua - T. Quaresima B | Omelia
1a Domenica: S. Pasqua - Tempo di Pasqua - B
         "Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui".
Così il messaggero di Dio, vestito di luce, parla alle donne che cercano il corpo di Gesù nella tomba. Ma la stessa cosa dice l'evangelista a noi: Gesù non è un personaggio del passato. Egli
vive, e come vivente cammina davanti a noi e con noi; ci chiama a seguire Lui, il vivente, e a trovare così anche noi la via della vita.

A Pasqua ci rallegriamo perché Cristo non è rimasto nel sepolcro, il suo corpo non ha visto la corruzione; appartiene al mondo dei viventi, non a quello dei morti. In qualche modo, però, la risurrezione è collocata talmente al di fuori del nostro orizzonte, così al di fuori di tutte le nostre esperienze che, ritornando in noi stessi, ci troviamo, come i discepoli, a chiederci: in che cosa consiste propriamente il "risuscitare"?

Che cosa significa per noi? Per il mondo e la storia nel loro insieme?
La risurezione di Cristo è la più grande "mutazione, il salto assolutamente più decisivo verso una dimensione di totale novità, che nella lunga storia della vita e dei suoi sviluppi mai si è avuta: un salto in un ordine completamente nuovo, che riguarda non solo noi, ma anche tutta la storia e la creazione".

Innanzitutto: che cosa è successo? Gesù non è più nel sepolcro. È in una vita tutta nuova. Ma come è potuto avvenire questo? E' potuto avvenire perchè la sua propria vita non era sua propria soltanto, era una comunione esistenziale con Dio-Padre, un essere inserito in Dio, e proprio per questo, non poteva essergli tolta realmente. La sua morte fu un atto di amore.

Nell'Ultima Cena Egli anticipò la sua morte e la trasformò nel dono di sé, nel corpo dato per noi. La sua comunione esistenziale con Dio era concretamente una comunione esistenziale con l'amore di Dio, e questo amore è la vera potenza contro la morte, è più forte della morte, contro di esso la morte non può nulla.

La risurrezione fu come un'esplosione dell'amore. Essa inaugurò una nuova dimensione dell'esistere della vita, nella quale, in modo trasformato, è stata integrata anche la materia e dalla quale nasce un mondo nuovo.

E questo avvenimento non è un qualche miracolo del passato che potrebbe essere per noi valutato, in fondo, indifferente. È un salto di qualità nella storia della vita verso una nuova vita futura, verso un mondo nuovo che, grazie alla risurrezione di Cristo, già c'è, già penetra continuamente in questo nostro mondo, lo trasforma e lo attira a sé.

Come può, però, questo avvenimento arrivare effettivamente a me e attrarre la mia vita verso di sé e verso l'Alto? La risposta, in un primo momento, forse può essere scontata, ma è del tutto reale: tale avvenimento viene a me mediante la fede e il Battesimo.

Il Battesimo significa proprio questo, che in ballo non è un evento capitato nel passato, ma, che questo avvenimento è un salto di qualità nella storia della propria vita, ci viene donato per iniziare a vivere la logia dell'amore nell'amore. La grande esplosione della risurrezione ci ha afferrati nel Battesimo per attrarci a Lui.

Così siamo associati ad una nuova dimensione della vita nella quale, in mezzo alle tribolazioni del nostro tempo, ne siamo già, in qualche modo, partecipi.

Vivere la propria vita come un continuo entrare in questo spazio aperto dall'amore: è questo il significato dell'essere battezzato, del vivere cristiano. Ci aggrappiamo alla mano del Risorto, e così teniamo le mani anche gli uni degli altri.

La vita eterna, l'immortalità beata non l'abbiamo da noi stessi e non l'abbiamo in noi stessi, ma invece mediante una relazione, tramite la comunione esistenziale con Colui che è la Verità e l'Amore e quindi è eterno, è Dio stesso.

La vita piena ci viene dall'essere amati da Colui che è la Vita.
Ci viene dal vivere-con e dall'amare-con, di modo che sempre più possiamo divenire un vivere-per e un amare-per.

"Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto."

Luca Desserafino sdb

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