Pane quotidiano«Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me»

VANGELO (Mt 13,54-58) Commento: Rev. D. Josep Mª MANRESA Lamarca (Les Fonts del Vallès, Barcelona, Spagna)
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno
tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del Signore
Commento: Oggi, in questo Venerdì IV di Pasqua, Gesù ci invita alla calma. La serenità e l’allegria scorrono come un fiume di pace dal suo Cuore risuscitato fino al nostro, agitato ed inquieto, affannato tante volte da un attivismo così febbrile come sterile.

Sono tempi i nostri di agitazione, nervosismo e di stress. Tempi in cui il Padre della menzogna ha contagiato l’intelligenza degli uomini facendoli chiamare bene il male e male il bene , confondendo la luce con l’oscurità e l’oscurità con la luce, seminando nelle loro anime il dubbio e lo scetticismo che fanno appassire in esse ogni germe di speranza in un orizzonte di abbondanza che il mondo con le sue lusinghe non sa né può dare.

I frutti di tale diabolica impresa o attività sono evidenti: impadronandosi del “senzasenso” e della perdita della trascendenza di tanti uomini e donne, non solo hanno dimenticato, ma hanno anche smarrito il cammino, perché prima dimenticarono Colui che è il Cammino. Guerre, violenze di ogni genere, oscurità ed egoismo di fronte alla vita (anticoncezione, aborto, eutanasia...), famiglie distrutte, gioventù “snortata” e un lungo eccetera, costituisce la grande bugia sulla quale si fonda buona parte della triste impalcatura della società del così strombazzato “progresso”.

In mezzo a tutto ciò, Gesù, il Principe della Pace, ripete agli uomini di buona volontà con la sua infinita mansuetudine: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me» (Gv 14,1). Alla destra del Padre, Lui accarezza come un sogno illusionato nella sua misericordia il momento di tenerci vicini a Sé, «perché stiate anche voi dove sono io» (Gv 14,3). Non possiamo scusarci come Tommaso. Noi sì conosciamo il cammino. Noi, per pura grazia, sì conosciamo il cammino che conduce al Padre, nella cui casa ci sono molte stanze. Nel cielo ci aspetta un posto, che resterà vuoto per sempre se non lo occupiamo noi. Avviciniamoci, dunque, senza paura, con illimitata fiducia a Colui che è l’unico Cammino, l’irrinunciabile Verità e la Vita nella sua pienezza.


La voce di papa Francesco

Tuttavia non c'è maggior libertà che quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera. Egli sa bene ciò di cui c'è bisogno in ogni epoca e in ogni momento. Questo si chiama essere misteriosamente fecondi!

Evangelii gaudium, 280.

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