Benedetto XVI"Fanciulla," io ti dico, alzati !"

Fanciulla, io ti dico, alzati !
    “Non abbandonerai la mia vita nel sepolcro” (Sal 16,10). Questa parola della Scrittura si compie in Gesù quando egli risuscita il terzo giorno, prima di ogni decomposizione. La nuova morte di Gesù conduce al sepolcro, ma non alla corruzione. Essa è la morte della morte... Questa vittoria sulla potenza della morte, proprio là dove essa appare irrevocabile, è un punto capitale della testimonianza biblica....
la potenza di Dio, che rispetta la creazione, non è legata alla legge della morte che regge questa creazione.

    Certo, la morte è la forma fondamentale del mondo così come è attualmente. Ma la vittoria sulla morte, la sua soppressione, reale e non soltanto con il pensiero, è, ora come da sempre, un’aspirazione e una ricerca dell’uomo. La risurrezione di Gesù ci dice che questa vittoria è effettivamente possibile, che la morte non faceva parte, nel suo principio e in modo irrevocabile, della struttura del creato, della materia... Ci dice anche che la vittoria sui limiti della morte non può essere raggiunta con mezzi clinici perfezionati. Viene unicamente dalla potenza creatrice della parola di Dio e dell’Amore. Soltanto queste potenze sono abbastanza forti da cambiare la struttura della materia in modo così radicale da rendere superabili le barriere della morte...

    La fede nella risurrezione è una professione di fede nell’esistenza reale di Dio e una professione di fede nella sua creazione: al “sì” incondizionato che caratterizza la relazione tra Dio e la creazione, tra Dio e la materia... Proprio questo ci autorizza a cantare l’Alleluia pasquale in mezzo a un mondo sul quale aleggia l’ombra minacciosa della morte.

Benedetto XVI   (©Evangelizo.org)

Commenti

Post più popolari