Pane Quotidiano«Lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio»

 La Liturgia di Mercoledi 1 Luglio 2015 VANGELO (Mt 8,28-34) Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)
In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi
da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».
A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.
I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
Parola del Signore

«Lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio»
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)
Oggi, contempliamo una triste “Contrapposizione” poiché ammiriamo il potere e la maestà divina di Gesù Cristo, a chi volontariamente si sottomettono i demoni (segno certo dell’arrivo del Regno dei cieli). Però, allo stesso tempo, deploriamo la grettezza e meschinità di cui è capace il cuore umano al respingere il messaggero della Buona Notizia: «Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio» (Mt 8,34). E “triste” perché «la luce vera (...) venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto» (Gv 1,9.11).

Ancor più contrasto e più sorpresa se facciamo attenzione al fatto che l’uomo è libero e questa libertà ha il “potere di fermare” il potere infinito di Dio. Diciamolo in un’altro modo: l’infinito potere di Dio arriva fino a dove glielo permette la nostra “potente” libertà. E questo è così perché Dio ci ama principalmente con un’amore di Padre e, pertanto non ci deve sembrare strano che Lui sia molto rispettoso della nostra libertà: Lui non impone il suo amore, piuttosto ce lo propone.

Dio, con saggezza e bontà infinite, governa provvidenzialmente l’universo, rispettando la nostra libertà; anche quando questa libertà umana gli volta la schiena e non vuole accettare la sua volontà. Contrariamente a quello che sembrerebbe, il mondo non Gli sfugge dalle mani: Dio porta tutto a buon termine, nonostante gli impedimenti che possiamo porGli. Infatti, i nostri impedimenti sono, prima di tutto, impedimenti per noi stessi.

In certo modo, si potrebbe affermare che «di fronte alla libertà umana Dio ha voluto rendersi “impotente”. E si può dire anche che Dio sta pagando per questo grande dono [la libertà] che ha concesso a una creatura creata da Lui a sua immagine e somiglianza [l’uomo]» (Giovanni Paolo II). ¡Dio paga!: se lo confiniamo, lui ubbidisce e se ne va. Lui paga, ma noi perdiamo. Guadagniamo, in cambio, quando rispondiamo come Santa Maria: «Ecco la schiava del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38).

La voce di un grande mistico
Della natura dell'anima ricevere Dio. Beato colui che nasce da Dio continuamente. Io dico infatti che il giusto nasce da Dio non una volta; rinasce sempre in ogni opera di bene, poiché in essa e tramite essa Dio lo genera.
Meister Eckhart

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