don Roberto Seregni "Soli, con te"

XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) 
Vangelo: Mc 6,7-13 
Questa mattina ho deciso di seguire "alla lettera" le parole del Maestro.
Ieri abbiamo concluso un mese di intensa attività estiva con trecento ragazzi e una sessantina di fantastici adolescenti che hanno regalato con entusiasmo il loro tempo e il loro cuore.

Forse questo pomeriggio andrò ad arrampicare. E' più di un mese che non infilo l'imbrago e sono un po' arrugginito, ma ho voglia della lentezza della salita verticale per portare lassù tanti pensieri ed emozioni che sulla terra piana mi rimangono in fondo allo stomaco.
Ora spengo il telefono e stacco il citofono. Mi metto davanti alla Croce con la Bibbia in spagnolo che Eliana mi ha regalato. Mi piace iniziare a gustare la Parola nella lingua che accompagnerà i prossimi anni della mia vita. E' un piccolo segno per sentirmi in comunione con le comunità che incontrerò in Perù.
Ripenso all'invito magnifico di Gesù, alla bellezza di poter mettersi nudi davanti a Lui, cuore a cuore. Soli con Lui.
Che meraviglia...
Ripesco da un quaderno una preghiera che ho scritto qualche anno fa proprio su questo brano del Vangelo. Mentre la trascrivo sul pc mi dico che questa è l'ultima mail sul Vangelo. Dopo diversi anni nei quali questo servizio alla Parola è diventato un appuntamento fisso per me e per molti lettori, ora è tempo di chiudere.
Dedicherò i prossimi mesi alla preparazione della partenza per la mia nuova destinazione a Carabayllo, nella periferia nord di Lima e mi sarà impossibile continuare a scrivere.
Ho nel cuore tanta gratitudine per molti lettori sconosciuti che con le loro riflessioni via mail mi hanno incoraggiato a scrivere e a spezzare la Parola usando il canale di internet.
Chiedo una preghiera speciale per me e per don Ivan, mio compagno di avventura in questa nuova destinazione.
Vi lascio con questa preghiera e mando a tutti un abbraccio.

Chiamaci ancora, Signore,
in disparte,
con Te.
Chiamaci ancora
per gustare la tua Parola,
ascoltata e accolta,
desiderata e contemplata,
custodita e vissuta.
Chiamaci ancora
per fare esperienza di quel silenzio
che umanizza la vita,
che ribalta le logiche della produzione,
che ci fa gustare la Tua presenza.
E' vero, Signore,
per ascoltarti bisogna imparare a tacere,
a mettersi in disparte,
soli,
con Te.
Te lo diciamo sottovoce, Signore,
con il cuore in gola:
scegliamo Te,
perché Tu sei l'unico che non delude.
Scegliamo Te,
perché solo Tu
sazi ogni nostro desiderio.
Amen.
don Roberto

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