D. Mario MORRA SDB"Beata te che hai creduto"

15 agosto 2015 | Assunzione di Maria al Cielo - Tempo Ordinario B | Omelia
Assunzione della Beata Vergine Maria
"Beata te che hai creduto"
La festa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria ci invita a sollevare i
nostri occhi, dalla terra al cielo, dove la Madonna è glorificata, in anima e corpo accanto a Gesù Risorto, e dove anche noi siamo attesi.
La Parola del Signore che abbiamo ascoltato ci aiuta ad intendere rettamente ed a vivere con pienezza questo mistero che ci coinvolge.
S. Paolo ci dice: "Gesù è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti…come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo".
Chi appartiene a Cristo, chi gli è unito e gli appartiene per la vita di grazia, sarà partecipe anche della sua risurrezione. E chi più di Maria è unito a Gesù? Maria è colei che si è detta disponibile a collaborare con Dio nel progetto della Redenzione dell'umanità intera.
Con il suo sì, ha dato un corpo al Figlio di Dio ed è diventata la Madre del Redentore. È la donna dell'Apocalisse, la donna vestita di sole, con la corona di dodici stelle attorno al capo e la luna sotto i piedi, che lotta contro il dragone infernale che vuole divorare il frutto del suo seno.
Maria è unita a Gesù nella lotta contro il male, per il trionfo del bene; è vicina a Gesù, ai piedi della croce, quando Gesù con la sua passione e morte compie la missione di salvezza dell'umanità.
Maria è la prima ad essere consolata, il mattino di Pasqua, da Gesù risorto che ha vinto la morte.
Per tutti questi motivi, Maria è la piena di grazia, l'Immacolata fin dal primo istante della sua esistenza, perché Madre di Dio, ed è la prima ad usufruire dei frutti della salvezza portata da Gesù, la prima ad essere con Lui, in anima e corpo, gloriosa in Paradiso.
Il privilegio di Maria però assume un significato ed un valore essenziale per ciascuno di noi, che nella Chiesa formiamo il Corpo mistico di Gesù.
Maria è una creatura come noi, è Madre di Gesù, ed è anche Madre nostra.
Il Concilio Vaticano II ci ricorda: "La Madre di Gesù, come in cielo, glorificata ormai nel corpo e nell'anima, è immagine e inizio della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell'età futura, così sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio, quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando verrà il giorno del Signore" (LG 68).
Maria è già ciò che la Chiesa tutta e noi saremo. In Maria, noi popolo dei credenti, pellegrini sulla terra, abbiamo motivo di riporre la nostra fiducia e possiamo trovare la conferma del nostro destino di gloria.
Maria è nostra madre e sorella nella fede che è già arrivata al traguardo, che ci ha preceduto alla meta del paradiso. Di lassù, glorificata nell'anima e nel corpo, ci incoraggia nel nostro cammino della vita, a credere, come Lei, alla Parola di Dio.
"Beata te che hai creduto", che ti sei fidata di Dio, la saluta la cugina Elisabetta; beati noi se sapremo credere, se sapremo fidarci di Dio.
Maria ci incoraggia a compiere, come Lei, la volontà di Dio in tutto: "Eccomi, sono la serva del Signore" risponde all'Angelo, in piena disponibilità di spirito; e nella disposizione d'animo a compiere sempre la volontà di Dio, è anche la nostra pace e la nostra gioia.
Maria ci incoraggia a fare, come Lei, di ogni giorno della nostra vita, un dono a Dio e ai fratelli; un inno di lode e di ringraziamento per le "grandi cose" che Dio ha compiuto, e continua a compiere, per la nostra salvezza.
Rinnoviamo allora, oggi in modo particolare, e ogni giorno, la nostra preghiera al Signore: "O Dio onnipotente ed eterno, fa che viviamo in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, per condividere la stessa gloria dell'Immacolata Vergine Maria, Madre del Cristo tuo Figlio, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo ed anima". Amen


D. Mario MORRA SDB

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