D. Mario MORRA SDB"Signore, da chi andremo noi? Tu hai parole di vita eterna"

23 agosto 2015 | 21a Domenica - Tempo Ordinario B | Omelia
Signore, da chi andremo noi? Tu hai parole di vita eterna
Giosuè sostituisce Mosè nella guida del Popolo di Israele, e lo introduce nella Terra promessa, che conquista con il potente aiuto da parte di Dio.
Un giorno Giosuè raduna le Tribù di Israele, ricorda loro i grandi benefici concessi da Dio che li ha liberati dalla
schiavitù di Egitto, li ha sfamati per quaranta anni con la manna nel deserto, e ha dato loro in possesso la Terra, promessa ai Padri. Li mette quindi di fronte alle loro responsabilità: scelgano liberamente se vogliono servire l'unico e vero Dio, che ha fatto tanto per loro, oppure gli dei pagani. "Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore" conclude.
L'assemblea delle tribù di Israele non esita a dichiararsi solennemente per il Dio di Abramo: "Lungi da noi l'abbandonare il Signore per servire altri dei… Noi vogliamo servire il Signore, perché Egli è il nostro Dio che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione servile, ha compiuto grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri e ci ha protetti per tutto il viaggio".
Anche gli Apostoli, nel brano del Vangelo di oggi, sono chiamati a fare la loro scelta. Gesù, quando afferma di essere "il pane della vita", "il pane disceso dal cielo", quando promette di dare la sua carne come cibo ed il suo sangue come bevanda, incontra la diffidenza, l'incredulità e lo scetticismo di quanti lo ascoltano. Addirittura molti dei suoi discepoli, che da tempo lo seguono, si tirano indietro, lo abbandonano, dicendo "questo linguaggio per noi è duro, chi può comprenderlo?"
A questo punto Gesù mette alla prova anche gli Apostoli: "Forse anche voi volete andarvene?"
Li costringe cioè ad una scelta decisa e definitiva; ma Pietro, a nome di tutti, proclama la più entusiastica ed incondizionata adesione a Gesù: "Signore, da chi andremo noi? Tu hai parole di vita eterna".
Anche noi, nella nostra vita di uomini e di cristiani, siamo continuamente posti di fronte a delle scelte: essere giusti o disonesti? Fedeli ai nostri impegni o fedifraghi? Generosi ed altruisti o avari ed egoisti?
Ma soprattutto siamo posti di fronte alla scelta fondamentale della nostra vita: sono di Cristo e seguo i suoi insegnamenti, il suo Vangelo, o mi illudo ti poter tenere i piedi nelle classiche due staffe, cercando di continuare a bruciare un po' di incenso ai tanti miei piccoli idoli che conservo gelosamente, nonostante il mio battesimo ufficiale?
La scelta fondamentale in favore di Gesù e del suo Vangelo noi certo personalmente l'abbiamo fatta e rinnovata più volte. Possiamo dire con sincerità che se ogni domenica ci troviamo a Messa è per ripetere la nostra fedeltà a Cristo.
Però anche noi, povere e deboli creature, siamo continuamente tentati dagli idoli di oggi, e anche noi, a volte, troviamo duro il linguaggio di Gesù: quando ad esempio ci chiede rinunce e sacrifici per essere fedeli al nostro dovere; quando ci richiama al dominio delle passioni ed esige onestà e rettitudine morale; quando ci chiede il distacco del cuore dai beni della terra; quando ci chiede di amare tutti senza distinzioni e di perdonare sempre, di abbracciare la croce come l'ha abbracciata Lui… Allora siamo tentati di tirarci indietro, di trovare delle scappatoie o illuderci di salvarci con il compromesso.
Gesù oggi ci invita a verificare la nostra fedeltà al suo Vangelo, a vedere fino a che punto le nostre scelte quotidiane, nella vita personale e familiare, professionale e sociale, sono conformi ai suoi insegnamenti ed al volere di Dio.
Non spaventiamoci delle difficoltà e della nostra debolezza; Gesù ha voluto farsi nutrimento delle nostre anime, con il sacramento dell'Eucaristia, proprio per rafforzare la nostra debolezza e sostenerci nella nostra continua scelta di bene.
Diciamo anche noi, soprattutto nei momenti difficili, come il popolo Ebreo: "Noi vogliamo servire il Signore, perché Egli è il nostro Dio", o con Pietro che risponde a Gesù anche a nome nostro: "Signore, da chi andremo noi? Tu hai parole di vita eterna".
Ci sostenga nella nostra scelta la Vergine Maria, la Virgo fidelis!.


D. Mario MORRA SDB

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