Padre Tiziano SOFIA sdb "Combattenti e disertori"

23 agosto 2015 | 21a Domenica - Anno B  | Omelia
Sono vissuto per anni a Torino, la famosa "Augusta Taurinorum" fondata da Giulio Cesare. L'uomo sapeva organizzare bene il proprio orgoglio espansivo: arruolava (scriveva in un rotolo/ruolo) i nomi di chi si presentava, per andare alla conquista di terre nuove. Chiaro, con le armi. In cambio li "soldava" (da cui soldati): dava una pesante moneta (soli-dum nummum), che era d'oro. Non solo: donava terre conquistate e così nacquero nuove città, soprattutto nella Gallia, l'attuale Francia, conquistata proprio da Giulio Cesare.
Torino - città dedicata ai tori! - conserva ancora la porta Palatina (Porta Palazzo) per la quale si entrava nell'accampamento invernale delle legioni di Cesare. Lione e Parigi sono altri fiori all'occhiello di Cesare e dei suoi "soldati".
Gli arruolati venivano "soldati" (pagati con un "soldo") solo se combattevano. Chi disertava (abbandonava) il combattimento, non veniva "soldato-pagato" e tanto meno riceveva un terreno per la famiglia. Disertando da Cristo si perde tutto! Attenzione.
Un tempo i cristiani venivano chiamati "soldati di Cristo". Paolo usa bene un confronto fra l'armatura di un soldato romano e l'armatura di un soldato di Cristo. Ma Cristo cosa ci promette? E' proprio necessario arruolarsi? Che "soldo" riceveremo? E combattere contro chi? Che "terra" riceveremo?...
Gesù sapeva molto bene che cosa aveva perso l'uomo con la sua ribellione a Dio ai primordi dell'umanità: aveva perso "l'eredità", la VITA DIVINA per la quale era stato creato. L'uomo era caduto nelle mani del nemico per essere ucciso. Il Verbo Divino decide allora di "umanizzarsi", per riportare l'uomo alla divinizzazione. E ci divinizza mettendo a nostra disposizione se stesso, come Alimento-Pane, come Bevanda-Sangue. Ad una condizione: lasciare una vita da schiavi, arruolarsi con lui, obbedirgli, combattere, vincere anche cadendo valorosamente in battaglia (come successe a LUI!) e finalmente ricevere il SOLDO, la Terra Nuova: IL REGNO!
Logicamente ci vuole elmo, corazza, scudo, spada, gambali e decisione estrema di combattere all'ultimo sangue. I flemmatici non diventano militi di Cristo. I "sedentari" non amano il combattimento. E chi fa il vigliacco, il traditore e abbandona l'imperatore, non riceve in premio: IL REGNO DELLA VITA ETERNA, del trionfo, della ricchezza d'essere FIGLIO DI DIO, erede, alla pari di Cristo Risorto. Non divorziamo da Cristo!
Il battesimo ricevuto non è sufficiente per ricevere il "soldo". Bisogna fare come Giosuè, quando parlò con franchezza al popolo di Israele che aveva abbandonato il vero Dio per altri dèi.
Dichiarò apertamente:

"Io e la mia casa SERVIREMO IL SIGNORE! Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Noi serviremo il Signore, perchè egli è il nostro Dio!". (Gs 24 passim)

Il "fondamentalista" Saulo diventa il "fondamentalista Paolo". E che lottatore, che gladiatore! Lo Spirito di Cristo lo conquista e diventa apostolo (ufficiale!) di Cristo fino alla morte, quando riceve la corona. E lo stesso fa Pietro e i 12!
Paolo oggi ci offre un esempio di buon combattimento, di fronte a tanti disertori cristiani che scappano dai loro impegni assunti con Cristo. E si rivolge proprio agli sposati, che stanno combattendo contro il nemico della buona famiglia nuova.
Cristo è sposo-capo, la Chiesa è sposa-corpo: due ruoli diversi, due compiti complementari, ma che raggiungono un unico scopo: formare famiglia di Dio, ricca di amore, di pace. E fa un chiarimento importante, fondamentale:

Un "capo-testa" senza corpo non ha senso!
Un "corpo" senza testa non ha senso, non funziona!

Due ruoli diversi, ma assolutamente complementari. Una testa non può - non deve - far funzionare il corpo di un'altra testa! Ogni testa-capo ha il suo corpo; ogni corpo ha la sua testa. Ecco la ragione dell'irrazionalità del divorzio. Dio ha unito un capo-testa-uomo-sposo ad un corpo-donna-sposa e i due fanno famiglia, dove nasce la vita, cresce la conoscenza, si apre la vita umana alla vita divina per terminare nel CORPO NUOVO, dove Cristo è Capo-Sposo e tutti noi siamo membra-Sposa feconda, ricchi della vita che viene dal Capo-Signore-Cristo-Dio.
I mariti-capi hanno il dovere di amare la propria moglie-corpo. Amando la sposa amano se stessi! Nessuno odia il proprio corpo, anzi lo nutre e lo cura. Cristo fa così con la sua Chiesa: la nutre e la cura. Facciano così anche i coniugati (uniti da Dio in un unione indissolubile in cui i due fanno una realtà nuova), per arrivare ad essere consorti: ricevere quindi la stessa SORTE IN DIO: DIVINI!
Che realtà stupenda (Paolo parla di "mistero") vedere un capo e un corpo formare UNA PERSONA SUPERIORE: uomo-donna, saldati insieme e "compaginati" perfettamente dallo Spirito di Dio! Che sorte riceveranno allora i divorziati responsabili della rottura e i liberi battitori che inneggiano a tutte le deviazioni a-normali, alle "unioni" artificiali tipo testa+testa?...
Anche nel matrimonio bisogna dimostrare che si è fedeli a chi ci darà il "soldo" finale, la Terra Nuova! Non è certamente un combattimento da "play-station", ma da campo di battaglia cruente ! E la medaglia al valore va ai combattenti, non ai disertori!

                                                                Padre Tiziano SOFIA sdb

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