CHARLES DE FOUCAULD COMMENTO XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

CHARLES DE FOUCAULD: COMMENTI AL VANGELO DI MARCO
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
MEDITAZIONE NUM. 208
MC 7,31-37
Come sei buono, mio Dio, come sei buono a guarire questo povero essere malato! E come
sei buono a gemere su di lui!.. Permetti al Tuo piccolo figlio, mio Dio, di domandarti come
Tu gemi, Tu che vedi Dio nella visione beatifica, Tu la cui volontà è perfettamente

conforme alla Sua, che vuoi la malattia di questo essere come Dio stesso la vuole, in un
certo modo almeno, permettendola?.. Pur vedendo Dio faccia a faccia, sono uomo, di
conseguenza passibile finché sono mortale, e malgrado la felicità infinita di cui gode senza
fine la mia anima nella visione di Dio, soffro di tutto ciò che fa soffrire un cuore buono e
tenero, dei dolori di coloro che amo, dell’assenza, della morte dei miei amici, di tutto ciò
che naturalmente, necessariamente fa soffrire un cuore buono e tenero; la visione beatifica
aggiunge alla natura umana una grazia infinita, ma non distrugge questa natura ; lo stesso è
della conformità alla volontà di Dio; voglio pienamente ciò che Dio vuole, ma a volte lo
voglio soffrendo; in me la natura umana è rivestita di grazie infinite, di perfezioni infinite,
ma resta passibile, e in questo modo necessariamente, naturalmente, soffro di tutto ciò che
secondo la qualità delle cose, deve far soffrire una natura come la natura umana!.. Ne soffro
pur volendole pienamente, pur godendo ineffabilmente in fondo alla mia anima della visione
di Dio.
Carità, carità verso i corpi e verso le anime, ma queste per prima cosa, verso i corpi in
seguito, ma sempre verso entrambi; carità che nei sentimenti del cuore deve essere limitata
solo dall’amore di Dio che solo li supera e che supera tutto, carità che nelle sue
manifestazioni esteriori non deve essere limitata che dalle prescrizioni del direttore
spirituale, dall’obbedienza ai rappresentanti di Dio2
.

1 M/208, su Mc 7,31-37, in C. DE FOUCAULD, La bonté de Dieu. Méditations sur les Saints Évangiles (1),
Nouvelle Cité, Montrouge 1996, 143.
2 Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo.

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