CHARLES DE FOUCAULD XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

CHARLES DE FOUCAULD: COMMENTI AL VANGELO DI MARCO
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
MEDITAZIONE NUM. 220
Mc 10,2-16
Mio Dio, come sei buono, come sei tenero per i bambini: «Li abbracci, imponi loro le mani!
Li benedici». Oh come questo è dolce, com’è tenero!.. Mio Dio! Come sei buono, tenero!...
Cuore di Gesù, come sei «umile e mite», come Ti chini misericordiosamente, con una
tenerezza materna, verso i più piccoli tra noi!
Siamo buoni, teneri, pieni di dolcezza per tutti, come Gesù; amiamo, abbracciamo come Lui
i bambini piccoli, abbiamo per tutti un cuore di madre… Amiamoli, sia perché sono membra
di Gesù, parte di Gesù, sia perché Gesù li ha amati, amati non solamente fino ad
abbracciarli, ma fino ad abbracciare per essi la croce e morirvi; perché sono puri, innocenti,
in stato di grazia, in amicizia con Dio, come gli angeli,… perché sono deboli, ignoranti,
hanno un sacco di bisogni e contano tra queste membra di Gesù alle quali dobbiamo delle
cure, delle attenzioni tutte particolari, a causa dei loro bisogni…per imitare Gesù infine!...
Amiamo allora tutti gli uomini e soprattutto quelli che hanno più bisogno, questi poveri,
questi nudi, questi infermi, che Nostro Signore ci ha tanto raccomandato, ricordandoci così
fortemente che sono Sue membra, che sono qualcosa di Lui, che sono una parte di Lui stesso
(Mt 25)!... I religiosi, gli apostoli, i preti, le anime consacrate a Dio sono il sale della terra ;
cioè sono essi che impediscono con la loro santità, le loro preghiere, la loro vita di vittime,
la loro reazione contro lo spirito del mondo, al mondo di cadere in marciume, (come il sale
impedisce alla carne di cadere in decomposizione); i religiosi non cessino dunque di avere
queste qualità, di essere santi, di essere delle anime di preghiera, di essere penitenti, di
reagire senza fine contro lo spirito del mondo; dal momento in cui non lo avranno più, non
saranno che un sale insipido, degno del disprezzo di Dio e degli uomini… «Non separiamo
ciò che Dio ha unito», sia nel matrimonio, sia nelle altre unioni che Dio ha fatto; non
contrariamo la sua opera ; non disfiamo ciò che ha fatto; quando Egli ha fatto una cosa, non
cambiamola da noi stessi, non cambiamo niente, finchè Lui non ci dice di
modificarla…Rispettiamo l’azione di Dio, e non vi mescoliamo la nostra propria azione 2
.1 M/220, su Mc 9,48-10,16, in C. DE FOUCAULD, La bonté de Dieu. Méditations sur les Saints Évangiles (1),
Nouvelle Cité, Montrouge 1996, 158-159.
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