PARROCCHIA S. MARIA DEGLI ANGELI""Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me....."


omelia domenica 27 settembre 2015
XXVI DOMENICA DEL Tempo Ordinario ANNO B 2015 
XXVI DOMENICA DEL T. O. ANNO B 2015 
La parola di Dio rimane sempre una pagina che ogni giorno che viene letta, mediata, studiata e verso la quale ti poni  in ascolto,  ti fa innamorare sempre di più del messaggio che
Gesù continua a lasciare al suo popolo.
Come ripeto spesso, la Parola di Dio richiede un ascolto sempre più serio e non una lettura veloce.
Ogni parola ha un suo significato che rimanda al vero senso del messaggio evangelico.
Quella che abbiamo ascoltato oggi, si collega al Vangelo di domenica scorsa, quando abbiamo meditato su come gli apostoli gareggiavano nel voler i primi posti e su  Gesù che, invece, invita a scegliere la virtù dell'umiltà e del servizio.
Anche oggi i discepoli rivivono questo momento di superbia. Lo stesso Giovanni dice:"Il discepolo che Gesù amava" è tra quelli che gareggia nell'aver il posto di "comando". Diremmo:"Maestro abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo perché non ci seguiva".
È importante sottolineare la parolina:"CI". I discepoli si lamentano con gli altri discepoli non perché non seguivano Gesù ma perché non seguivano loro.
Gesù li rimprovera: "Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi".
Chi agisce nel "mio nome", cioè, si identifica con Me, è mio discepolo". Non per forza bisogna far parte del gruppo dei dodici per essere discepoli  di Cristo.
Quante volte ci capita di assistere ad alcune manifestazioni, anche religiose, dove tanti di voi dicono: "Io non partecipo perché chi ha organizzato è stato quello o quell'altro con cui non vado d'accordo. Pertanto, il giorno della festa, non vengo neanche alla S. Messa ". Rimani a casa anche il giorno dopo. Non hai capito cosa significa veramente"Comunità cristiana".
Gesù sottolinea l'aspetto della ricompensa:"Chi darà un bicchiere d'acqua nel Mio nome"  se, cioè, voi siete identificati con Me e testimoniate il mio e non il vostro annuncio, non perderete la vostra ricompensa.  A coloro che vivono l'apostolato della catechesi ripeto spesso:"Annunciare Cristo, non il nostro ideale di Cristianesimo".
Gesù conclude con uno dei passi che spesso viene ripreso in alcune occasioni. Penso  agli scandali che la Chiesa ha vissuto e continua a vivere in tante occasioni:"Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato in mare".
Cos'è questa macina e perché è importante.
La macina del mulino, l'ho vista quando sono stato in Israele. E' simile ad una pietra  larga all'estremità, stretta e con un buco al centro. Metterla al collo significa non aver la possibilità di toglierla.
Essere poi buttati nel mare ha un significato molto forte . Il dramma non è costituito è soltanto dalla morte. Per gli ebrei morire affogati significava non aver la speranza della resurrezione.
Ma chi sono questi piccoli?
Alcuni  collegano questo passo del Vangelo  allo scandalo della pedofilia ma, in realtà, ha un altro significato. "Il testo greco riporta il termine Micron che non indica i bambini ma le nullità, le persone emarginate, gli insignificanti della società "Che credono in me". Non sono, quindi, bambini ma persone adulte che hanno dato adesione a Gesù, ma che sono persone senza importanza".
Gesù, infine, parla di taglio del piede, della mano ecc.."La mano indica l'attività, il piede la condotta, l'occhio il criterio con il quale si osservano le cose della vita".
Per annunciare il Vangelo, per vivere questa piena identificazione con Il Maestro, abbiamo bisogno di vivere con un taglio il sacrificio delle nostre passioni, dei nostri pregiudizi,   vivere, cioè, con lo sguardo di Cristo.
Come riflettevamo domenica scorsa sulla  lettera di Giacomo:"Chiedete e non ottenete perché chiedete male".  Quando pregate, cercate la soddisfazione dei vostri desideri e non l'essenziale che è la Grazia di Dio.

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