D. Severino GALLO sdb"VITA ETERNA: DIO VALE PIU' DI TUTTO"

11 ottobre 2015 | 28a Domenica - Tempo Ordinario B | Omelia
VITA ETERNA: DIO VALE PIU' DI TUTTO
Abbiamo sentito la domanda di quel tale nel Vangelo:
"Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna"?

Raggiungere la vita eterna dovrebbe essere l'anelito più grande di tutta la nostra esistenza.
Come l'uomo che vende tutto per comprare il tesoro nascosto nel campo; come il mercante che acquista ad ogni costo la perla preziosa. Così dovrebbe fare l'uomo saggio per impadronirsi del Regno di Dio, per guadagnarsi la vita eterna.
(E per riuscirci, questa dovrebbe essere la nostra continua preghiera:

"Signore, donaci la sapienza del cuore. Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore. Aiutaci a valutare i beni della terra con lo sguardo rivolto ai beni eterni".

1. La saggezza evangelica

In che cosa consiste la saggezza evangelica? Nel fare bene la scelta più importante della vita.

a) Dalla prima Lettura dobbiamo ricavare i seguenti pensieri: Salomone fa la sua opzione fondamentale per la Sapienza di Dio, preferendola ai troni (= carriera), alla salute, alla bellezza e alla ricchezza.
Viviamo in una società tutta ripiegata sui beni di consumo: Dio abita in cielo per tenerci diritti, con gli occhi rivolti in alto.

b) Con la seconda Lettura, la Parola della Sapienza ci spinge a scelte radicali, scarnificanti: è in gioco la dimensione spirituale ed eterna della nostra vita.
"La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente d'ogni spada a doppio taglio"…).

c) Il Vangelo c'invita a vendere tutto ciò che è effimero, passeggero, per avere il Regno eterno.

E' saggio chi dona con gioia, chi lascia tutto ciò che impedisce di entrare nella vita eterna; chi oltrepassa la giustizia nei suoi rapporti con Dio, perché un amore "definito" equivale ad un amore "finito", limitato.
Perché lesinare con un Dio che sa dare con misura abbondante, scossa e pigiata?
Non facciamo come il ricco, che per amore dei suoi beni, perse l'amore degli uomini e di Dio.

2. Dio non sopporta confronti.

Dio non sopporta confronti: Gesù dai suoi seguaci esige una preferenza assoluta, anche in paragone ai soldi e alla famiglia.
Gesù vale più di tutti, più di tutto!

Questa decisione per Lui, non è particolare (…non vale solo per chi si fa religioso), ma è fondamentale, esistenziale per ogni uomo.
Siamo invitati a preferire - da saggi - Dio e i beni eterni, superando il fascino delle ricchezze. I soldi servono, ma non sono tutto.

Oh! se avessimo per Dio il medesimo amore, la medesima ricerca che abbiamo per i soldi!
Preferire Dio ai beni terreni non è un'imposizione morale, ma una scelta da "furbi". Gesù vale di più.
Nel cuore dei saggi lo splendore di Gesù svaluta la lira, ma anche… la sterlina e il dollaro, che pur sono così… "forti"…

Scrive S. Agostino:

"Sbarazziamoci dalla preoccupazione delle cose caduche, cerchiamo i beni durevoli e sicuri; leviamoci sopra alle nostre ricchezze terrene.
All'ape sono molto utili le sue alucce per sfuggire ala massa del miele: se si attacca al miele, muore".

Così succede all'uomo: se si attacca alla ricchezza, muore.
Gesù non vuole concorrenti in amore. Gesù è l'assoluto per noi, perché noi siamo preziosi al suo Cuore, siamo il "fine" del suo amore. Lui ha giocato tutto, perfino la vita per noi; altrettanto dobbiamo fare noi per Lui.
E' difficile questa scelta? E' per lo meno, molto esigente: bisogna rinunciare a tutto per possedere Gesù.

Dovremmo rivolgerGli spesso questa preghiera: "Aiutaci a scegliere Te con la medesima sicurezza con la quale il bambino, tra tante persone, sceglie la propria mamma!".
Non per nulla Egli ci ha detto: "Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt 18,3).

Dobbiamo scegliere Gesù, seguire Lui!


Il massimo poeta persiano, Firdusi, vissuto nel secolo XI, racconta questa gentile "parabola":
Il gran re attraversava il deserto. L'accompagnava la corte, in carovana. L'oasi ormai non era lontana, quando cadde un cammello, rompendo il baule che portava sul dorso.
Una cascata di pietre preziose, di fulgidi diamanti, si sparse sulla sabbia.
Con gesto magnanimo e regale, il re esclamò: - Cortigiani, queste gemme sono vostre; io proseguo il cammino.
Fece un lungo tratto di pista, pensando d'essere solo. Chi non si sarebbe fermato a raccogliere quei gioielli?
Eppure sente un rumore di passi dietro di sé. Si volta: lo segue ancora un servo, un servo fedele.
Il re gli domanda: - Perché non ti sei fermato anche tu a raccogliere perle e brillanti? Saresti potuto diventare ricco per sempre.
Il servo rispose: - Io seguo il mio re! E' Lui che m'importa! Non i suoi gioielli.
Cari Fratelli e Sorelle, seguiamo anche noi il nostro Re, Gesù e con Lui avremo tutti i gioielli del Cielo.
Il Vangelo ci ha detto che quel ricco non volle rinunziare ai suoi beni per seguire Gesù. Ma si allontanò da Lui, triste.
L'attaccamento ai beni della terra non può produrre che tristezza, perché la vera gioia è Gesù, che è nostra eterna felicità.

La conferma ci viene offerta da un ricco… moderno… La notizia è di poco tempo fa. Diceva così:
"Rotterdam (Olanda). Piet Derksen, proprietario di fabbriche, negozi e villaggi turistici in Olanda e in Belgio, lascerà il suo capitale, per finanziare progetti da realizzarsi nel Terzo Mondo.
I suoi beni ammontano a più di 23 miliardi di lire italiane.
Ha comunicato la notizia lui stesso a Rotterdam, dopo un viaggio in India, dove ha visitato le opere di Madre Teresa, Premio Nobel per la pace 1979.
L'industriale si espresse così:
"Le ricchezze mi pesavano come una pietra al collo. Sono felice di sbarazzarmene. Mi verrebbe voglia di urlare dalla gioia".
Questa gioia non è una novità: molti anni prima di lui, la Madonna aveva intonato il suo "Magnifica" di gioia a Dio.
E perché mai tutto questo? Semplicissimo: perché Dio "ha guardato l'umiltà della sua serva… ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote" (Lc 1,47-53).
Cari Fratelli e Sorelle, se vogliamo anche noi "urlare sempre di gioia", manteniamoci profondamente umili e distaccati dai beni della terra. E lo Spirito di Gesù ci riempirà di gioia come ha fatto con la Madonna.
                                                                        D. Severino GALLO sdb

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