Padre Tiziano SOFIA sdb"IL VERO SENSO DELLA VITA DIPENDE DA DOVE COLLOCHIAMO DIO"

11 ottobre 2015 | 28a Domenica - Tempo Ordinario Anno B  | Omelia
IL VERO SENSO DELLA VITA 
DIPENDE DA DOVE COLLOCHIAMO DIO
Le possibilità di "collocamento di Dio" potrebbero essere varie, ma Dio non ammette rivali e
concorrenti, come la luce del sole non può avere concorrenti in intensità luminosa per opera dell'uomo.

II tentativo di collocare Dio nella nostra vita in un posto preminente, ma non esclusivo, è molto diffuso. Dio sì, certa-mente, ma il rispetto di tutte le norme di vita da Lui fissate per l'uomo, NO! Un accordo bipartisan non è ammesso da Cristo, uomo sì, ma soprattutto Dio, quindi legiferatore universale. Qualsiasi decisione globale dell'umanità, dalla più insignificante alla più clamorosa, davanti a Dio non sussiste.
Tutte le nazioni della terra potrebbero dichiarare legale il divorzio, ma basta l'affermazione di Cristo che l'uomo non si permetta di separare ciò che Dio ha unito, per derimere la questione del Vangelo di oggi:
DIO E RICCHEZZA "non cohutuntur",
non possono andare a braccetto.
Non possono coesistere, anche se Cristo non smetterà mai di guardare i ricchi con amore, anzi di "fissare lo sguardo su di loro con amore", pur di salvarli da un dualismo impossibile.

La Sapienza, cioè Dio stesso

La ricchezza, da parte sua, non consiste solo nel possesso di beni materiali, di soldi. La superbia, l'egoismo, il potere, il vizio sono altrettante "ricchezze" che non tengono con Dio. Acqua santa e diavolo, si diceva una volta, non vanno mai d'accordo.
La scelta "sapienziale" del re Salomone (Sap 7,7-11)
Quale re non brama ricchezze in primo luogo? Ebbene, Salomone fa una scelta felice: chiede a Dio una sola "ricchezza": LA SAPIENZA, cioè Dio stesso e il suo modo di pensare ed agire. E l'ottenne, almeno fino a quando non volle sposare il vizio. Divorzio fatale a tutto campo: RICCO, ma SENZA SAPIENZA.
"Insieme alla SAPIENZA mi sono venuti tutti i beni.
Nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile".
Ci credette per pochi anni. Ma ci sono uomini che ci credono per una vita intera, senza compromessi e "concubinato" con Dio e il denaro: sono i SANTI. C'è Papa Francesco.
Peccato che molti "cattolici" siano allegramente "concubini"! Cristiano divorziato, cristiano ricco senza disponibilità per i poveri, cristiano bestemmiatore, cristiano egoista, cristiano bugiardo, mafioso, libertino... Da messa solo natalizia e funebre.

La Parola di Dio è....

Un "gladium" (spada a doppio filo) inesorabile (Eb 4,12s)
E' così la PAROLA DI DIO. Taglia inesorabilmente, penetrando nella carne, sopra e sotto; divide ANIMA E SPIRITO, separa la nostra anima, che vorrebbe essere ricca di denaro e di Dio, dallo Spirito, dalla Sapienza, dall'AMORE.
A che serve in pieno giorno d'estate accendere all'aperto una candela per vederci meglio? Dio non ti basta come ricchezza unica della tua vita, per sentirti veramente ricco? Il denaro, il vizio, il potere sono ricchezze aggiuntive, o sono rivali di Dio? Rivali fragili, bolle di sapone.
Si incontrano "cristiani credenti in Dio", molto insoddisfatti, tristi perchè poveri di denaro, di ville, di "cose"! Dio è Dio, non una delle tante cosucce che si pensa facciano più felici!
La scala di valori ha un primo e un ultimo gradino, come le scale materiali di tutto il mondo. Salomone non mise Dio al 1° gradino in alto. Semplicemente non volle una scala.
II caso del giovane ricco e degli apostoli poveri di tutto (Marco 10,17 30)
- Un "tale" vede passare Gesù
- gli corrre incontro
- si getta alle sue ginocchia
Si presuppone che abbia buone intenzioni, ma non tutte.
Vuole guadagnarsi la VITA ETERNA, ma OLTRE a QUELLA RICCA TERRENA:

POSSEDEVA INFATTI MOLTI BENI....

....dice l'Evangelista. Non ha mai trasgredito nessun comandamento e Gesù lo sa. Gesù vorrebbe portarlo a un livello superiore, mentre lo fissa con lo sguardo e con il cuore:
"Non puoi avere due tesori. Liberati da quello terreno ed entrerai in possesso di quello del Cielo".
Nessuna parola di risposta. Solo due atteggiamenti: il suo volto si fa "scuro"! Poi se ne va rattristato. Preferisce lasciare Cristo, anzichè la sua ricchezza materiale. Preferisce il transeunte regno della terra a quello eterno del Cielo. Fallito! Nonostante l'amore di Gesù che avrebbe voluto averlo suo discepolo per sempre. Neppure un istante!
Il caso degli Apostoli
Non erano ricchi, ma possedevano barche, famiglia, mogli, figli, casa, fratelli, sorelle, madri, padri. Mancava loro CRISTO però. Lo incontrano, l'accettano perdendo tutto il resto. E diventano fortunatamente RICCHSSIMI DI CRISTO, di SAPIENZA, del Regno!
E con il necessario terreno garantito.

Stiamo dalla parte del giovane o degli apostoli?

                                                                Padre Tiziano SOFIA sdb

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