PARROCCHIA S.MARIA DEGLI ANGELI, "saper vedere".

Omelia domenica 25 ottobre 2015
S.Messa del fanciullo
30^ domenica del t.o. anno B 2015 (S. Messa del fanciullo)
Il Vangelo che abbiamo appena ascoltato ci invita a riflettere sul valore del "saper vedere".
 I miracoli di Gesù non hanno interessato solo il corpo ma,
soprattutto, hanno un significato
ancora più profondo che noi dobbiamo cercare di scoprire meditando e leggendo meglio il Vangelo.
E' bello quello che fa il cieco Bartimeo:" Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
 Egli non si vergogna di manifestare la sua fede, anzi si mette a gridare il Suo nome e a  chiedere  aiuto.
Sfida poi quelle persone che lo volevano tenere lontano da Gesù:" Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
 A volte penso a quando noi ci vergogniamo di venire a Messa o al catechismo. Quando i compagni vi prendono in giro, che fate?
Quante volte ripetete: "Io non vengo a Messa perché non vengono i miei compagni". Bè! Anche i grandi , quando si organizza una gita o un pellegrinaggio, ripetono la stessa cosa: "Ma chi viene?" e io rispondo:"Ma tu per chi vai?"
Gesù si accorge di lui. Questa è la sua bellezza. Egli si accorge dell'uomo, ascolta i suoi bisogni e dà una risposta. Infatti gli chiede:" «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!».
Non solo gli ridà la vista, ma usa un'espressione molto bella che ripete anche in altri miracoli:" «Va', la tua fede ti ha salvato"
Gesù loda la fede del cieco che non ha avuto paura di gridare il Suo nome, di testimoniare e di riconoscere in Lui la salvezza.
Spesso dico che è facile essere cristiani quando siamo  riuniti in Chiesa, ma è fuori che dobbiamo iniziare a muoverci.
Voglio raccontarvi questa storia un po' curiosa:" Molti anni fa un uomo camminava per le strade buie di una città di oriente con in mano una lampada accesa. La città era molto scura in quella notte senza luna. All'improvviso incontra un amico che lo riconosce e gli dice: "Cosa fai, Gino, sei cieco e vai in giro con una lampada accesa in mano? Se tu non vedi...?".
"È che io non porto la lampada per vedere la mia strada; conosco l'oscurità di queste strade a memoria; porto la lampada accesa affinché gli altri trovino la strada quando mi vedono!".
Molte volte, quando tutto  appare  buio, quando sembra  di  non trovare nessuna via d'uscita, cerchiamo di vedere chi porta luce sulla strada.
Spesso questi sono gli adulti che stanno accanto a voi, dai genitori alle catechiste, a coloro che vi educano nel cammino della crescita.
Guardate il tabernacolo. Ha sempre quella luce accesa, proprio per indicare qual è l'ideale da seguire.
Avete presente cosa succede durante uno spettacolo?
Sul palco, anche se ci sono gli altri attori, viene illuminato il protagonista. La stessa cosa succede per noi. Il mondo è pieno di tanti attori, di tante attrattive, ma solo Gesù è quello che viene illuminato e che, nello stesso tempo, illumina.

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