CHARLES DE FOUCAULD«Vegliate dunque, pregando in ogni tempo».

CHARLES DE FOUCAULD: COMMENTI AL VANGELO DI LUCA
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
MEDITAZIONE NUM. 411
(MC 13, 24-32) PARALLELO LC 21, 25-33
«Vegliate dunque, pregando in ogni tempo».
Come sei buono, mio Dio, sia a condurci al tuo amore con il timore, mostrandoci visioni
così terribili, sia a condurci al tuo amore con la speranza, predicendoci felicità così celesti,
sia a condurci al tuo amore dandoci consigli così numerosi sul modo di vivere in unione con

te.
Vegliamo e preghiamo incessantemente, vegliamo, cioè: abbiamo una grande prudenza nei
nostri pensieri, nelle nostre parole, nelle nostre azioni; non dico lentezza, ma prudenza: pur
essendo vivi, rapidi, energici, facciamo molta attenzione a tutto ciò che diciamo, pensiamo,
facciamo, per non dire, pensare, fare niente che dispiaccia a Dio, che sia altro da ciò che
Nostro Signore farebbe, direbbe, penserebbe al nostro posto. Agendo, pensando, parlando
facciamo un’estrema attenzione… E dopo aver pensato, parlato, agito, esaminiamo ciò che
abbiamo pensato, detto, fatto, per vedere se abbiamo fatto in tutto la volontà di Dio, fatto la
cosa più perfetta, fatto ciò che piace di più a Nostro Signore, fatto ciò che Nostro Signore
avrebbe fatto al nostro posto… E preghiamo in ogni tempo: preghiamo contemplando
incessantemente Nostro Signore, come Maria e Giuseppe lo contemplavano
incessantemente, come Nostro Signore contemplava incessantemente suo Padre, come santa
Maddalena, san Giovanni contemplavano incessantemente il loro Beneamato; come la santa
Vergine dopo l’Ascensione continuava a contemplare incessantemente suo Figlio... È la

preghiera continua, quella che consiste nel non lasciare mai con gli occhi il Beneamato.
Preghiamo anche a certe ore determinate, come Nostro Signore diceva le preghiere
canoniche, come si appartava in certi momenti, la notte soprattutto, in lunghe orazioni
solitarie. Preghiamo più particolarmente ancora in questo ultimo genere di preghiere certi
giorni, come egli dedicava più tempo a queste preghiere nei giorni di sabato e di festa… e
persino certi tempi come egli vi dedicava certi periodi interi come quello della santa
quarantena2
.
1 M/411, su Lc 21,20-36, in C. DE FOUCAULD, L’imitation du Bien-Aimé, Méditations sur les Saints Évangiles
(2), Nouvelle Cité, Montrouge 1997, 116-117.
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