PADRE TIZIANO SOFIA"Fare onore a Dio o farsi onore davanti agli uomini?

32^ dom T.O. - B
L'uomo non può essere un "partner" di Dio, quando
poi l'uomo cerca di sfruttare il potere di Dio a favore
dei propri progetti. Inaccettabile questa "religione".

Con Dio una sola relazione è possibile: quella tra Padre e figli, non
una relazione "commerciale" del "do ut des";
IO TI PREGO,
a patto che tu mi faccia la grazia che voglio, ora.
La preghiera è entrare in profonda relazione d'amore con Dio che
per primo ci ama. Per riconoscenza di tanto amore, l'uomo si offre
del tutto disponibile a Dio, investigando nella Sacra Scrittura ciò
che Egli vuole fare della nostra vita e di conseguenza si mette a
totale disposizione di Dio.
IL MOMENTO STORICO PIU' ALTO, dopo la ribellione dell'uomo;
- Il Figlio di Dio, il Verbo, si fa anche pienamente uomo,
accorpando a sé tutta l'umanità.
- Fu ed è una "oblazione" totale, fino all'ultima goccia di
Sangue. Sulla croce ha sparso tutto il suo Sangue, ma
continua a spargerlo per noi in qualsiasi parte del mondo
dove si celebra la sua ultima cena pasquale. Una cena
sempre aperta, per tutta la storia. Ma quanto pochi sono i
partecipanti!
Ce lo insegna la Lettera agli Ebrei: 9,24-28
Ci facciamo una lunga e penosa lista di "perchè?" contro Dio, ma
1
non riusciamo a capire una risposta senza punto interrogativo:
"TUTTO CIO' CHE TI SUCCEDE è PERCHE' ti AMO!".
Preghiamo per obbligare Dio a supportarci sempre. Ma...
Cristo si dona a noi esclusivamente per darci la forza di offrirci a
Lui e quindi al Padre. In realtà, quanti comprendiamo che ci stiamo
giocando nientemeno che il nostro cristianesimo?
Dio non vuole teatranti, tanto meno commercianti, o partners
esigenti, capaci persino di far fallire il partner Dio nella nostra vita,
come pure in quella di molti "seguaci" nostri.
Secondo Marco (12,38-44) troppi farisei - di tutti i tempi! -vogliono
piegare Dio a battere le mani al loro successo religioso,
pavoneggiato ovunque. Sarebbe meglio che si smettesse con
questo rapporto errato con Dio. Ma è chiaro che Dio non cade nel
tranello subdolo degli uomini. E come molti non lo vogliono
comprendere, eccoti legioni di falsi oranti ad personam.
Dei personaggi veramente cristiani, ante Christum natum.
Una poverissima vedova si mette tutta a disposizione di Elia.
Pagana, ma israelita di cuore, arriva a rivelare quanto Dio agisca
nella sua vita offrendo ad Elia "l'ultima cena".
Elia ha sete. Poi si rende conto che ha anche tanta fame. Perchè si
rivolge a una vedova con figlio unico ormai con più niente? Perchè
non è andato tra i notabili della città?
Suggestivo il passo di 1°Re 17, 10-16: la vedova
- raccoglie la legna per l'ultima cena con suo figlio.
- II Profeta chiede un po' d'acqua, e lei gliela dà.
- Poi esagera: vuole anche un pane. Ma sapeva come
era miserrima quella vedova? Doveva saperlo come
profeta. E lo sapeva, in verità.
- La dichiarazione di profonda miseria:
- ho solo un pugno di farina nella madia;
- un cucchiaio di olio nell'orcio;
- due pezzi di legna appena raccolti.
"POI, io e mio figlio MANGEREMO e quindi
MORIREMO!".
NIENTE ALTRO. II Profeta ha il coraggio di sfidarla: da' da
mangiare a me prima e poi mangerete voi il poco che resta.
LA VEDOVA NON REAGISGE, NON SI RIFIUTA. Si rende totalmente
disponibile e fa' quello che il Profeta le ha chiesto.
Dio aspettava semplicemente questa disponibilità per rispondere
2
in maniera del tutto divina. Una magnanimità davvero divina:
legna, olio, farina per sempre! Profeta e vedova fiduciosi in Dio.
Un caso ben piu serio: non si tratta più di una povera vedova con
un solo figlio, ma di un'intera umanità rimasta priva di Dio.
Nessuna prospettiva di futuro buono. Davanti, solo la morte.
E si presenta un UOMO PROFETA che chiede all'umanità semplicemente
fiducia in Lui. Ridarà dignità, vita alla umanità intera,
vedova di Dio per colpa dei primi uomini. Vedova con figli destinati
a morire di fame.
Ma ecco l'offerta, l'oblazione, il sacrificio del Profeta: in una sola
oblazione di se stesso a Dio per noi, ristabilisce l'umanità nella sua
dignità: non rimarrà più senza cibo ed acqua; avrà Pane e Vino in
abbondanza, insieme all'Olio dello Spirito. Niente di ecclatante, ma
semplicemente disponibilità.
Oggi, noi da che parte ci schieriamo: da parte dei farisei
ESIBIZIONISTI alla ricerca della propria gloria, o dalla parte del
Cristo e della Chiesa che si amano e si servono "divinamente"?
Quali sono i gesti accettati da Dio: quelli della vedova del Profeta e
del Tempio, o quelli dei superbi farisei? Serviamo Dio in chiesa e
fuori chiesa per un applauso del popolo, o per amore del popolo?
Siamo cristiani ben serviti o servitori?
Siamo dei protagonisti superbi o degli umili e semplici servi come
Cristo? E tanti altri interrogativi sconcertanti...

Commenti

Post più popolari