PARROCCHIA S.MARIA DEGLI ANGELI, SEGNO: GESU' BAMBINO VELATO

Omelia domenica 29 novembre 2015(S.Messa del Fanciullo)
1^ domenica di Avvento anno C
1^ DOMENICA DI AVVENTO- ANNO C 2015- (S. Messa del fanciullo)
SEGNO: GESU' BAMBINO VELATO
Come ogni anno, in questa prima
domenica di Avvento, colgo l'occasione per proporre una breve catechesi sul significato dell'Avvento.
Lo si comprende già da due segni: dal colore viola che rimanda al significato di  ATTESA e da GESU' BAMBINO VELATO, come facciamo di solito con la Croce nel tempo di Quaresima. Ogni domenica ne facciamo vedere una parte. Come diceva il nostro Papa nel messaggio della Quaresima dell'anno scorso:" Dio non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo. Nell'incarnazione, nella vita terrena, nella morte e risurrezione del Figlio di Dio, si apre definitivamente la porta tra Dio e uomo, tra cielo e terra. La Chiesa è come la mano che tiene aperta questa porta mediante la proclamazione della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace nella carità (cfrGal5,6). Tuttavia, il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Così la mano, che è la Chiesa, non deve mai sorprendersi se viene respinta, schiacciata e ferita.
Perché questo segno?
L'ho pensato dopo aver letto questo breve brano di Don Tonino Bello:
 Il significato dell'Avvento: Avvento è essere convinti che il Signore viene ogni giorno, ogni momento nel qui e nell'ora della storia, viene come ospite velato. E, qui, saperlo riconoscere:
nei poveri, negli umili, nei sofferenti. Avvento significa in definitiva: allargare lo spessore della carità! Tanti auguri scomodi, allora!
 A volte, per non dire spesso, Gesù viene come" ospite velato". E' difficile leggere il segno della presenza di Dio nella nostra storia ma è dove guardiamo  che fa la differenza.
Il tempo di Avvento è sì un tempo  di attesa ma anche di azione per preparare questa attesa. Come mediteremo domenica prossima, Giovanni Battista  ci invita alla conversione. Il vescovo Don Tonino ripeteva spesso:"Saperlo riconoscere nei poveri, umili, sofferenti…". Anche il nostro Papa, nel messaggio del giubileo, insisteva proprio su questo e invitava a vivere il dono dell'essere uomini di carità e misericordia. Anche la porta di  casa di un ammalato è porta giubilare. Iniziamo allora a vivere questo tempo, con la bellezza e la certezza che sarà veramente un bel Natale.

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