Attilio GIOVANNINI sdb" Una Voce nel deserto...."

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6 dicembre 2015 | 2a Domenica di Avvento - Anno C | Appunti per la Lectio
Una Voce nel deserto....
* Preparate le vie al Signore, raddrizzate i suoi sentieri... 
Ogni giorno veniamo informati di nuove invenzioni: macchine più perfette, migliori sistemi di diagnosi
e cura, incredibili App che facilitano la vita e il lavoro...
Ma ogni giorno scopriamo pure che ci sono droghe più potenti, trucchi finanziari più raffinati, gruppi terroristici più attrezzati...
Ogni giorno il commercio internazionale incontra difficoltà impreviste e cali di efficienza, ma il commercio delle armi, della droga, il traffico di organi, la vendita di donne e bambini non conoscono flessione.
Ogni giorno le più straordinarie invenzioni vengono usate per gli scopi più atroci.

I missili, che sono capaci di portarci sulla luna, vengono lanciati per annientare amici e nemici sotto tonnellate di detriti.
I droni, meravigliosa estensione del nostro braccio nello spazio, che ci consentono di svolgere infiniti preziosi servizi, sono teleguidati per assassinare.
I computer, incredibili mezzi per comunicare e conoscere, finiscono per servire il gioco d'azzardo, la pornografia, lo spionaggio, la propaganda, l'adescamento...
Non c'è limite al peggio, davvero.

Perché siamo così disgraziati?
Chi ci tirerà fuori da questa invincibile inclinazione al male?
Chi può risanare le nostre menti inguaribilmente perverse e malvagie?
Nessuno, probabilmente. Solo un Dio, ecco, solo un Dio lo potrebbe fare.
Ma esiste un Dio, c'è un onnipotente che voglia pendersi la cura di creature così miserabili e fallite?

Oggi il profeta Baruch ci annuncia con convinzione che sì, c'è un Dio entrato nella nostra storia per venire in nostro soccorso e aprirci un orizzonte di vita e di bene. Un Dio che smentisce l'invincibilità della violenza e il predominio dell'ingiustizia. Un Dio che viene incontro a noi per offrirci un nuovo inizio.
Il profeta ci invita ad andare noi a nostra volta incontro a lui, a credere nella sua mano tesa, ad ascoltare le sua parola di rassicurazione.

Questo muoverci incontro a lui si chiama CONVERSIONE.
È un cammino fatto di passi.

1- Il primo passo
consiste nel riconoscere che siamo davvero guasti, feriti, impotenti.
Che siamo peccatori. Oh, sono sempre gli altri che sbagliano.
- Ma noi quanta parte abbiamo di corresponsabilità nei loro sbagli?
- E se noi fossimo stati al loro posto, siamo sicuri che avremmo fatto meglio?
- E chi può scagliare la prima pietra? Allora non ci salviamo neanche noi.
2 - Il secondo passo
sta nel riconoscere che non abbiamo veramente voglia di convertirci. Vogliamo tenerci i nostri idoletti. Anche se ci mettiamo a fare del bene, forse vogliamo solo salvare la faccia.
3 - Il terzo passo
sta nell'arrenderci e consegnarci. Lasciarci vincere dall'amore e abbassare le difese. Diventare come bambini. Ecco, ammettiamo finalmente che da noi non possiamo fare niente, ma a Dio nulla è impossibile.
4 - Il quarto passo
è andare dove lui ci porta. Ci farà attraversare deserti, valicare montagne... affrontare la croce, e noi non ci tireremo indietro, perché tutto questo ci dà il modo di testimoniargli il nostro amore vero.
5 - Il quinto passo
sta nel correre, avanzare velocemente, affinché...

* .... il nostro amore cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento

come dice san Paolo ai Filippesi. Crescere è indispensabile, perché se rallenti, subito vieni risucchiato dal mondo vecchio. Ma vogliamo noi trascinare il mondo e non essere trascinati da esso.
Noi vogliamo essere gli amplificatori della voce nel deserto:

* Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

Perché Dio è entrato nella storia, passando dal deserto, dal silenzio, dalla fame e dalla sete. Ha creato nel deserto una via di salvezza, che tutti possono percorrere. Nessuno deve essere tralasciato.
Ascoltiamo la sua voce e affrettiamo il passo in questo tempo di Avvento, affinché Dio non venga invano. Il suo amore non meriterebbe questo affronto.
Attilio GIOVANNINI sdb

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