D. Arnaldo SCAGLIONI sdb NATALE! Diede alla luce…

25 dicembre 2015  |  Santo Natale di Gesù - Anno C  |  Omelia
NATALE! Diede alla luce… (Lc 2.1-14)
I pastori, la stella cometa, il canto degli Angeli, la mangiatoia fanno da cornice alla nascita di Gesù.

E' mobilitazione del cielo e della terra.
E' la notizia attesa da generazioni.
Dio in un certo qual senso si dimentica di essere Dio, l'onnipotente, il creatore.
Dio si fa bambino.

Mi chiedo e mi sono chiesto da una vita: "Cosa ha provato, Gesù, cosa ha visto, sentito aprendo la prima volta gli occhi da bambino" "avvolto in fasce in una mangiatoria?"
Tento una timida risposta:

** La prima immagine davanti ai suoi occhioni è il volto di sua mamma: bello come il cielo, ricco di luce come le stelle. La prima immagine è "un fermo-immagine": durerà tutta una vita. Gli occhi di Gesù non si staccheranno mai da quelli di sua madre.
Il primo come l'ultimo sguardo di Gesù in croce è per sua madre.
Gli occhi parlano, vivono di luce, si nutrono di amore. Si riconoscono. Davanti a Gesù c'è la "tota pulchra", la "piena di grazia". Si sente inondata di tenerezza, di attenzioni.
E' lo stesso amore del Padre che si è fatto Madre.
E' bello nascere, avere una mamma come la mia. Mi guarda e continua a guardarmi come nessuno altra creatura al mondo.
E' come non smettesse mai di generarmi. Legge e scruta i miei occhi. Sa che sono "Figlio di Dio" e nello stesso tempo "Figlio suo". Appartengo alle sue viscere materne - RACHA MIN - al suo amore di Mamma.

** Il sorriso è venuto ad abitare sul mio volto come risposta al sorriso di Maria.
Ho sorriso, perché contagiato, perché ci siamo specchiati reciprocamente
Il sorriso è sempre duale: sorrido se sorridi e viceversa.
Il sorriso dà luce al volto e calore alle labbra.
Passare al bacio è stato un tutt'uno.

** Il bacio di una mamma fa crescere il suo bambino. Fa da combustibile,
dà calore e senso a una vita.
Gesù è contento di essere amato, di stare con noi oltre che tra le braccia di sua madre..
Gesù pensa a tutte le mamme del mondo, a tutti i loro figli. Se ne fa carico, perché ogni neonato sia nutrito di amore, di baci, di carezze.
Gesù sa cosa lo aspetta, ma oggi il giorno della sua nascita, il primo giorno della sua vita vuole godersi sua madre.

Buon Natale,Gesù! Complimenti,Maria!

** Il campo visivo di Gesù raggiunge, accanto a Maria, Giuseppe. L'uomo della Provvidenza. E' lui che lo ha fatto scendere sulla terra, offrendogli una dinastia, un popolo, una terra, un nome.
Giuseppe gli ha fatto da scala, da casa, da laboratorio. Gli ha costruito il Presepio di tutta la sua vita. Giuseppe non ha pretese.
Tace per far crescere la Parola che gli è stata affidata. Vive accanto a Gesù, lo sente suo, suo figlio come lo avesse generato lui stesso.
"Giù le mani da Gesù" avrebbe gridato contro i suoi persecutori se fosse vissuto qualche anno di più. La tradizione mette tra le mani di Giuseppe " un bastone fiorito".
In mano sua tutto fiorisce: il lavoro, la fatica, la sofferenza, l'esilio.
Gesù è il fiore della sua vita, è la sua luce.
Giuseppe ha saputo gestire l'"impossibile": "Dio che si fa bambino suo". L'ha atteso, l'ha accolto dentro di sé, l'ha fatto nascere come ognuno di noi a Natale.
Gesù è nato a Betlemme, è nato da una Vergine.

Non è sufficiente. Tutto è inutile,
se non nasce in me. Benvenuto Gesù!

Se vuoi, prega con me

Mi faccio Presepio

e Tu… scendi dalle stelle.
Mi lascio cadere la notte addosso
e Tu… graffia il mio cielo con la tua cometa.
L'oscurità è scesa su di me
e una stella cerca il mio occhio.
Il silenzio è dentro ogni mio pensiero,
rendilo prezioso con la Tua Parola.
Rendimi acqua.
Voglio scorrere nel tuo Giordano.
Scuotimi con alte e basse maree.
Mi diverte sentirmi il tuo bel mar di Galilea.
Fammi sentire tutt'uno con la pioggia
e con le nubi,
mi dà la sensazione di congiungere
il cielo con la terra.
Vorrei evaporare, essere senza corpo,
Essere strada ed ascoltare le voci dei viandanti.
Essere fiore e gioire negli occhi di chi mi vede.
Essere culla e sentirmi amato da Te,
o Gesù Bambino!

D. Arnaldo SCAGLIONI sdb