D. Arnaldo SCAGLIONI sdb"Beata Te che hai creduto"

20 dicembre 2015 | 4a Domenica di Avvento - Anno C | Omelia
Beata Te che hai creduto
Il Vangelo si apre e si chiude con le stesse parole:

"Beata Te che hai creduto"
"Beati coloro che pur non avendo visto hanno creduto"

Il sì di Maria, la rende piena di grazia.

Il sì di Elisabetta al segreto verginale di Maria diventa "Benedetta fra le donne"

Abbiamo di fronte la tenerezza di due mamme, una fuori tempo massimo e non più sterile, l'altra anzitempo perché vergine.

La beatitudine inerente a Maria è la prima e anticipa la serie delle beatitudini di Gesù.
Il "Magnificat", il canto di lode di Maria anticipa il "Gloria a Dio" degli Angeli nella notte della nascita di Gesù.

*** Maria ed Elisabetta sono piene di gioia, assaporano la tenerezza della maternità e della vita che è in loro. Il loro è un incontro a quattro e non solo una confidenza tra due donne, perché i due nascituri non rimangono estranei e si fanno sentire.
*** Giovanni si muove con gioia nel grembo di Elisabetta e saluta a suo modo Gesù, il figlio di Maria. Le madri si faranno Presepio e Culla.

In questa pagina Lucana tutta femminile e materna possiamo raccogliere più di una primizia:

1. Elisabetta è la prima ad ascoltare e a raccogliere il segreto verginale di Maria.
Maria è la prima a mettersi in viaggio per assistere sua cugina non più sterile.

E' il primo pellegrinaggio della fede
E' la prima processione eucaristica, perché Maria non va da sola, ma con Gesù, il frutto del suo grembo.
E' il primo giubileo della misericordia, inaugurato dall'annuncio di un angelo: "Nascerà da te, il Salvatore".

2. Elisabetta è la prima a vedere Maria "ripiena di Spirito Santo"
Maria è la prima a dire sì al mistero della salvezza e della presenza della misericordia di Dio nella maternità sua e di Elisabetta.

3. Elisabetta è la prima a chiamare Maria "benedetta fra tutte le donne".
Anticipa e precede tutte le voci attorno a Maria.
Maria è la prima creatura a sentirsi "piena di grazia" - unica creatura - dono e privilegio dello Spirito Santo.

4. Elisabetta ufficialmente è la prima a salutarla con il titolo di Madre: "Madre del mio Signore"
Maria è la prima a sentire come suo Gesù e ad offrire il frutto del suo grembo a tutta l'umanità.

Sono Maria con l'aiuto dell'Angelo Gabriele ed Elisabetta ad offrirci per la prima volta la preghiera della nostra fede:

"Ave Maria, piena di grazia"
"Il Signore è con te"
"Tu sei benedetta fra tutte le donne"
"Benedetto il frutto del tuo seno, Gesù"

Il proseguo di questa molteplice invocazione di lode è lasciata a noi peccatori e mortali.
Il riscatto dal peccato e dalla stessa morte verrà da Gesù e sarà preparata da Giovanni.

Con Maria ed Elisabetta il Presepio è predisposto e la culla per entrambi è pronta.
La culla è la nuova arca. La nuova alleanza è arrivata:

Lo Spirito Santo è su di Te, Maria.
La sua ombra è scesa in Te.

Elisabetta e il figlio suo Giovanni in grembo ripropongono l'esultanza del re Davide:

A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?

Elisabetta muove le sue labbra
Giovanni muove con gioia tutto se stesso.

La Notizia è:

Gesù è nato
Gesù c'è
Gesù è tra noi.

La notizia è data da 4 evangelisti D.O.C.

1. L'Angelo Gabriele
2. Maria
3. Elisabetta
4. E Giovanni, il precursore di Gesù

Ricostruisci

con qualche momento di riflessione la preghiera dell'Ave Maria:
In un certo senso la liturgia di questa domenica celebra la nascita dell'Ave Maria!

"Buon compleanno, Ave Maria!

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