Don Paolo Zamengo SDB,"Non c’era posto"

NATALE DEL SIGNORE - 25 dicembre 2015    Non c’era posto     Lc 2, 1-14
FRAMMENTO
Gesù nasce nel momento in cui Cesare Augusto, imperatore di Roma, porta a compimento il
censimento della terra sottomessa al suo potere. Come tutti, anche Maria e Giuseppe si sono presentati a Betlemme per farsi registrare. Maria è ancora incinta, quindi Gesù non è ancora nato.

Gesù non ha ancora un volto e neppure un nome per cui possa essere identificato. Sotto l’aspetto giuridico amministrativo Gesù non esiste ancora. Per un soffio sfugge al censimento. Non farà mai parte dell’impero romano che è all’apogeo della sua gloria.

Si direbbe che Gesù, volontariamente, abbia ritardato il suo arrivo di qualche giorno. Di proposito. Lui è di un altro regno.  Succederà anche in quella notte, in questa notte. Puro caso o segreto volere di Dio, non c’è posto per Gesù nell’albergo. Allora Maria e Giuseppe si rifugiano nella campagna dove non c’è nessuno se non gli animali.

Gesù viene nel mondo in disparte. L’ora e il luogo di Dio non sono mai secondo la nostra misura o le nostre previsioni. Quando Dio interviene, sulla terra o nella vita di qualcuno, le convenzioni umane saltano e l’ordine dei valori si rovesciano.

Tuttavia Gesù ama il mondo alla follia. Per questo si è fatto uomo e manderà i suoi discepoli a costruire un mondo nuovo secondo la legge dell’amore, della giustizia e della pace.  La terra dovrà trovare un altro centro di gravità che non sia il dominio dell’uomo sull’uomo.

E lo spartiacque di questo nuovo mondo sarà proprio Gesù, il figlio di Dio, il Bambino della notte di Natale. La storia sarà “prima di Cristo e dopo Cristo”. Cari amici, bisogna sintonizzare il mondo e sintonizzare noi stessi sull’ora di Dio e aprire nel cuore spazi in cui Dio possa abitare e diventare il nostro vicino di casa.

Nella notte, in questa notte, il posto per Dio è rivelato da una luce insolita. Una luce che solamente alcuni pastori che vegliavano all’aperto, hanno riconosciuto. Essi soli hanno visto gli angeli. Essi soli hanno sentito il loro annuncio. Essi soli sono stati immersi nelle musiche siderali. Eppure gli angeli annunciavano a tutti la nascita di Gesù, la sua gioia e la sua pace.

Ora, per noi,  il luogo di Dio sulla terra è qui. Quando e dove la terra si decentra da se stessa per aprirsi su un angolo di cielo.  La notte di Natale decentra anche noi.  In questa notte dobbiamo lasciar fare tutto al Bambino che viene. Non facciamoci trovare assenti o sorpresi altrove e distratti, nel momento in cui lui nasce per farci dono del suo amore.

Qui e ora, sull’altare dell’Eucarestia, dove la terra e il cielo si toccano, qui sull’altare dove Dio ancora una volta si fa carne per la vita di ciascuno. Per la vita e salvezza del mondo.

Questa è la casa di Dio: Venite adoriamo.

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