Movimento Apostolico "Egli era, in principio, presso Dio"

Egli era, in principio, presso Dio
Movimento Apostolico - rito romano  
Natale del Signore - Messa del Giorno (25/12/2015)
Vangelo: Gv 1,1-18 
Chi non conosce, non adora, non confessa il Dio Trinità e legge il Prologo del Vangelo secondo Giovanni, ha un solo obbligo da assolvere. Lui si deve mettere in ginocchio ed elevare al Dio da lui adorato questa preghiera: "Mio Signore, mio unico e solo Dio che io confesso, se sei vero Dio e non una invenzione di quanti mi hanno preceduto e
insegnato che sei tu il solo Dio, una grazia ti chiedo. Mi trovo dinanzi a questo testo. Se esso dice la verità su di te, io sto adorando te, che sei un Dio incompleto, un Dio non perfetto, un Dio che non è pienamente vero Dio. Se tu mi ami e sei vero Dio, aiutami ad adorarti nella tua completezza, perfezione, pienezza. Non voglio adorarti in modo inadeguato, falso, ingannevole. Dalla tua verità è la mia verità, dalla tua pienezza è la mia pienezza, dalla tua vita è la mia vita. Non voglio rischiare".
Dopo aver invocato il suo Dio, sempre in ginocchio deve innalzare quest'altra preghiera: "Tu che sei annunziato come il Figlio Unigenito del Padre, tu che sei venuto per dare la pienezza della grazia e della verità, tu che abiti e sei nel seno del Dio vivo e vero, ascolta la mia preghiera. Se tu sei il vero Dio, donami la pienezza della tua luce, perché io ti possa conoscere, adorare, invocare, pregare. Concedimi la grazia di giungere alla luce vera, luce perfetta, celeste, divina che tu sei. Se tu sei vera luce, illuminami con la tua luce ed io abbandonerò la luce tenue della mia credenza per abbracciare Te, che sei la luce vera che viene per illuminare ogni uomo della purissima luce del Padre tuo. Se Tu sei il mio Redentore, il mio Salvatore, il mio Dio, attraimi a te. Ho sete di entrane in possesso di me secondo la vera umanità che è in te e da te".
L'uomo, chiunque esso sia è obbligato a cercare la verità più alta, la carità più nobile, la speranza più vera. È tenuto a costruire la sua umanità secondo la grazia più elevata, nobile, divina, capace di trasformare tutto il suo essere. Questa ricerca non solo obbliga il non credente in Cristo Signore, ma anche il fedele suo adoratore. Anche il cristiano è chiamato a cercare la verità nella sua pienezza. Dal momento che ogni cristiano vive una sua verità, difforme e differente dalle altre, è obbligato a interrogarsi, chiedersi. Mettersi dinanzi alla Parola e farsi un serio esame di coscienza. Vivo tutta la Parola di Cristo Gesù? Sono nella perfezione della fede e della verità? Se questo non viene operato, il cristiano non è un cercatore della verità che salva, vive una religione di convenienza, una fede senza verità, una verità senza la Parola di Gesù Signore.
Dinanzi a questo Prologo tutto il mondo religioso deve interrogarsi. O esso è un falso ed ognuno potrà continuare a vivere nelle sue credenze o esso è vero ed allora deve chiedere alla sua coscienza la forza di passare nella verità. Se rimane nell'adorazione di un Dio incompleto, imperfetto, abbozzato, anche la sua vita sarà imperfetta, incompleta, abbozzata. La sua vita vera sarà dalla verità piena del Dio che adora.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, date ad ogni uomo il vero Dio.

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