Don Arnaldo SCAGLIONI sdb"Nessun profeta è accetto nella sua patria"

31 gennaio 2016  |  4a Domenica T. Ordinario - Anno C  |  Omelia
Nessun profeta è accetto nella sua patria. / Lc 4.21-30
Gesù si affida a questo proverbio per esprimere una sensazione vera, palpabile, fin dagli inizi della
sua vita apostolica: la diffidenza, il rifiuto, l'ostilità. Sa di correre un rischio: non essere capito, non essere amato, seguito.
"L'amore non è amato" lamentano i mistici.
Se Dio esiste, chi è? "Amore", rispondo.
Se Dio non esiste chi siamo? "Non amore", rispondo ancora.
Non lasciamoci abbindolare il cuore!
Amo perché sono amato!
Mi tuffo volentieri nel brano straordinario di Paolo ai Corinti: "Tutto è amore".
A confronto nulla regge.
Non avessi l'amore, a che serve la cultura, il successo, la ricchezza, il consenso, gli applausi?
L'amore non conosce rancori, vanagloria, violenze, sopprusi, astuzie. Non è l'odio, ma l'amore l'ambiente divino in cui l'uomo è immerso.
E' da Gesù di Nazareth che noi apprendiamo che Dio è un mistero di carità e che l'uomo creato ad immagine di Dio, è anch'egli un mistero d'amore. Gesù mandato come "uomo agli uomini" parla le parole di Dio: amare, benvolere, rispettare, offrire, guarire, donare.
Amare è il senso della vita.
Il cuore dell'uomo, a volte è piccolo, è egoista non ha posto che per sé e per poche persone.
Impariamo ad ALLARGARLO, a far posto a Dio e agli altri.
Non c'è letterato, poeta che non abbia la sua pagina sull'amore.
Tutti parlano d'amore.

Dal Talmud ai Santi più conosciuti, come S. Bernardo, S. Teresa e in questo mese di gennaio San Francesco di Sales e Don Bosco. Frequentiamoli:

Talmud: "Figlio dammi il tuo cuore! Dio non chiede che il cuore"

S. Bernardo: "L'amore che resta ozioso non è amore! È solo un'apparenza, un'ombra d'amore. L'amore che non opera non è amore".

S. Bernardo: E' ancora sua l'immagine di "conchiglia", nei confronti dell' amore donato da Dio: "Dobbiamo essere non solo CANALI, ma anche conche (conchiglie). I canali lasciano passare tutto e non tengono niente. Invece le conche, prima si riempiono loro, poi versano agli altri".

Taulero: "Dio è innamorato dei nostri cuori"

Leopardi in una lettera al fratello Carlo (1820): "Ho bisogno di amore, amore, amore. Non ho bisogno di stima, di gloria e di altre cose simili ma ho bisogno di Amore".

George Sand: "L'intelletto cerca ma chi trova è il cuore".

Termino questa corsa con S. Francesco di Sales, patrono della Famiglia Salesiana e con Don Bosco.

S. Francesco Sales:

* "Tutto grida al nostro orecchio:
Amore, amore. O santo Amore, vieni,
vieni, dunque e possiedi tutti i nostri cuori". (lettera XCXCVII)

* " Amatelo molto (nostro Signore) nelle ore di raccoglimento;
… amatelo quando lo ricevete nella Santa Comunione
… ma amatelo specialmente quando sarete disturbati
da seccature, da tribolazioni, da aridità". (lettera MDCCXII)

Se per un musico tutto diventa armonia. Se per un poeta tutto diventa poesia
Per un santo tutto diventa santo.

Don Bosco:

per lui tutto diventa "amorevolezza". Tutto confluisce in Dio, nel mare dell'Amore misericordioso.

Non è l'amore per i giovani, ma piuttosto la santità che ha reso Don Bosco amabile, sensibile misericordioso.

Non sono i giovani ad aver donato Don Bosco a Dio, ma è Dio (il suo amore preventivo) ad aver dato Don Bosco ai giovani.

Il Card. A. Ballestrero: parlando negli anni 90 delle opere di misericordia così si esprime:

"Ognuno di noi è cristiano per la misericordia di Dio perché Dio lo ha amato per primo e lo ha amato gratuitamente e questa gratuità dell'Amore ha proprio il suo nome: è "la misericordia di Dio ovvero il suo Amore preventivo per noi".

Caro Gesù,
sono dei tuoi, uno dei tuoi ascoltatori.
"Non voglio morire,
voglio avere un po' di tempo per fare un po' di bene".
( N.B. Le parole non sono mie, le ho chieste in prestito da S. Filippo Neri).

Don Arnaldo SCAGLIONI sdb

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