MOMENTI FRANCESCANI venerdì 1 gennaio 2016, Maria SS. Madre di Dio

Dal Vangelo Luca 2, 16-21
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino,
adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Dalle Fonti

1Celano 17: FF 348
Come vero amante della umiltà perfetta, il Santo si reca tra i lebbrosi e vive con essi, per servirli in ogni necessità per amor di Dio. Lava i loro corpi in decomposizione e ne cura le piaghe virulente, come egli stesso dice nel suo Testamento: «Quando era ancora nei peccati, mi pareva troppo amaro vedere i lebbrosi, e il Signore mi condusse tra loro e con essi usai misericordia». La vista dei lebbrosi infatti, come egli attesta, gli era prima così insopportabile, che non appena scorgeva a due miglia di distanza i loro ricoveri, si turava il naso con le mani. Ma ecco quanto avvenne: nel tempo in cui aveva già cominciato, per grazia e virtù dell’Altissimo, ad avere pensieri santi e salutari, mentre viveva ancora nel mondo, un giorno gli si parò innanzi un lebbroso: fece violenza a se stesso, gli si avvicinò e lo baciò. Da quel momento decise di disprezzarsi sempre più, finché per la misericordia del Redentore ottenne piena vittoria.

Alla vita

La ragione ultima che ha fatto decidere Francesco ad aprire il proprio cuore ai lebbrosi è l’aver compreso il significato profondo del Mistero del Natale: avendo preso dalla Vergine la nostra fragile umanità, il Signore ha assunto ormai in sé ogni volto umano, ed in ognuno di questi volti Egli chiede di essere riconosciuto dai suoi discepoli. Chi, come Francesco, Elisabetta e Teresa di Calcutta, lo accoglie e lo serve con amore nei volti più sfigurati non può che essere un discepolo d.o.c.g. Maria si tiene in disparte nella stalla dove ha generato il Salvatore. E tale resta sempre nella Chiesa: intensamente presente, ma riservata accanto a Gesù. Quando impareremo da lei a fare altrettanto, Signore?


Buon 2016!


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