D. JAVIER CALAVIA BALDUZ MEDITAZIONE "Ecco la vera conversione."
MEDITAZIONE I Domenica di Quaresima – Anno C
Probabilmente nessuno di noi, nemmeno uno tra gli uomini, oserebbe gridare "no" di fronte a
Dio. Eppure esistono mille modi di sottrarsi alla sua sovranità sulla storia.
Esiste una fondamentale tentazione dovuta alla concezione che l'uomo ha del tempo - cioè, del
susseguirsi dei minuti e delle ore, nella sua propria storicità - e dello spazio. O noi utilizziamo
il tempo e lo spazio come circostanze all'interno delle quali l'uomo può realizzare il suo progetto
fantastico sulla vita (di potere, di vanità ed anche di perfezione), oppure concepiamo il tempo
e lo spazio come dimensioni fisiche nelle quali Dio rivela il suo progetto di amore sulla nostra
esistenza, il progetto che permette all'uomo di scoprire il gusto della vita, il senso ultimo delle
cose.
La prima scelta, seguire le proprie fantasie, finisce inevitabilmente per soffocare e degradare
fino al cinismo il cuore dell'uomo. Quello che è grave, è che il successo può essere ottenuto,
all'inizio, con relativa facilità. Ed è grave perché questo successo iniziale ci mantiene nell'errore
menzognero della nostra concezione. Vivere nel falso, significa perdere il proprio tempo, perdere
la libertà.
Nel secondo caso, l'uomo riconosce la relazione tra tutto quello che esiste e il proprio cuore.
Tempo e spazio non soffocano il cuore ma diventano il luogo di una Presenza che commuove il
cuore dell'uomo, che fa avanzare la sua libertà, felice, nella giusta direzione. Guardare e
avanzare nella giusta direzione. Ecco la vera conversione.
D. JAVIER CALAVIA BALDUZ
Probabilmente nessuno di noi, nemmeno uno tra gli uomini, oserebbe gridare "no" di fronte a
Dio. Eppure esistono mille modi di sottrarsi alla sua sovranità sulla storia.
Esiste una fondamentale tentazione dovuta alla concezione che l'uomo ha del tempo - cioè, del
susseguirsi dei minuti e delle ore, nella sua propria storicità - e dello spazio. O noi utilizziamo
il tempo e lo spazio come circostanze all'interno delle quali l'uomo può realizzare il suo progetto
fantastico sulla vita (di potere, di vanità ed anche di perfezione), oppure concepiamo il tempo
e lo spazio come dimensioni fisiche nelle quali Dio rivela il suo progetto di amore sulla nostra
esistenza, il progetto che permette all'uomo di scoprire il gusto della vita, il senso ultimo delle
cose.
La prima scelta, seguire le proprie fantasie, finisce inevitabilmente per soffocare e degradare
fino al cinismo il cuore dell'uomo. Quello che è grave, è che il successo può essere ottenuto,
all'inizio, con relativa facilità. Ed è grave perché questo successo iniziale ci mantiene nell'errore
menzognero della nostra concezione. Vivere nel falso, significa perdere il proprio tempo, perdere
la libertà.
Nel secondo caso, l'uomo riconosce la relazione tra tutto quello che esiste e il proprio cuore.
Tempo e spazio non soffocano il cuore ma diventano il luogo di una Presenza che commuove il
cuore dell'uomo, che fa avanzare la sua libertà, felice, nella giusta direzione. Guardare e
avanzare nella giusta direzione. Ecco la vera conversione.
D. JAVIER CALAVIA BALDUZ
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