Don Bruno FERRERO sdb Lasciarono tutto e lo seguirono

7 febbraio 2016 | 5a Domenica T. Ordinario - Anno C | Omelia
Lasciarono tutto e lo seguirono
Luca 5, 1-11
Una mattina negli uffici aperti al pubblico della redazione di un grande giornale si presentò un
giovane di circa trent'anni. Chiese di pubblicare un annuncio sul giornale.
Lo indirizzarono a una fila davanti a uno sportello. Quando arrivò il suo turno, il giovane presentò il modulo che aveva appena compilato. L'impiegato prese il foglio, con la punta della biro contò svelto le parole e, senza nemmeno alzare lo sguardo, chiese: "Offerta di lavoro, vero?".
"Sì, grazie", rispose l'uomo. Dopo aver consultato il prontuario, l'impiegato disse: "12 euro e settanta centesimi". L'uomo infilò il denaro sotto il vetro, prese lo scontrino di ricevuta, salutò e uscì.
L'impiegato inserì il modulo dentro la cartella degli annunci economici. Stava per chiudere la cartella, quando si fermò con la mano a mezz'aria, colpito dall'ultima parola scritta su quel pezzo di carta: Dio. Aveva contato in fretta il numero delle parole, senza badare al testo scritto. Allora riprese in mano il modulo e lesse: "Volendo fare un mondo nuovo occorrendomi collaboratori cerco ragazzi. Dio".
Con il modulo in mano, l'impiegato uscì di corsa e si affacciò sulla strada, per chiedere a quel tipo spiegazioni su quel misterioso annuncio. Nel lungo viale però non c'era nessuno, a parte il solito mendicante all'angolo: quel giovane era sparito.
Tornato in ufficio, l'impiegato, sconvolto, convocò i suoi colleghi e chiese loro: "Ma che devo fare?". "È ridicolo! Per me è uno scherzo stupido", rispose uno dei presenti.
"Cristo l'hanno ammazzato duemila anni fa... È una sciocchezza!", disse un altro. Tutti gli altri impiegati, invece, erano di parere contrario: "L'annuncio va stampato! In fondo quel tipo ha pagato". E il giornale il giorno dopo pubblicò l'annuncio.
Quante persone credete che si siano presentate? Probabilmente nessuno…
Ma Gesù è fatto così. Non rinuncia mai. Cammina e chiama. Gesù è un rompiscatole. Vuole discepoli. Chiama varie persone, le strappa alla loro quotidianità, alla loro famiglia e ordina loro di seguirlo confidando soltanto nella sua parola. Ed è autoritario.
Il motivo è comprensibile, l'abbiamo sentito chiaramente:

la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio

Gesù è assediato dalla gente e ha fretta. Quella gente è affamata della Parola di Dio. Allora come oggi. Gesù confisca la barca di Pietro: vuole intenzionalmente annunciare il suo messaggio di libertà dalla barca di Pietro. Perché Pietro e i suoi capiscano. Gesù è venuto per incominciare: loro dovranno continuare. La folla è in attesa.

Maggio 1945. La Seconda Guerra Mondiale era finita. La Germania, sconfitta, era stata occupata dalle truppe americane, inglesi e russe. In una cittadina tedesca, una compagnia di soldati americani aveva deciso di ricostruire la chiesa, completamente distrutta dalle bombe.
Durante lo sgombero delle macerie, un soldato trovò fra i calcinacci la testa di un Gesù crocifisso molto antico. Colpito dalla bellezza di quel volto, lo mostrò ai compagni. "Cerchiamo gli altri pezzi e ricostruiamo il crocifisso", propose uno.
Tutti si misero a frugare con pazienza fra le macerie.
Rovistando qua e là, soprattutto vicino all'altare, trovarono molti frammenti del crocifisso.
Con calma, due soldati tentarono di ricomporre il crocifisso frantumato.
Nessuno riuscì però a trovare le mani di Gesù.
Quando la chiesa fu ricostruita, anche il crocifisso riprese il suo posto sull'altare. Mancavano soltanto le mani. Un soldato collocò ai piedi del crocifisso un cartello con queste parole: "Ich habe keine anderen Hände als deine". Cioè: "Ora ho soltanto più le tue mani".

Gesù non vuole solo le mani. Vuole la bocca, i piedi, tutto.
Tanti però lo guardano imbambolati. Faticano a capire perché sia sempre difficile capire la chiamata di Dio.
Anche il profeta Isaia protesta. L'abbiamo sentito nella prima lettura:

"Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito"

Se ci mettiamo nei panni di quei pescatori riusciamo a comprenderli. È un mestieraccio, il loro: umidità, mani callose, l'odore del pesce attaccato a tutto, una vita randagia, sempre fuori di notte, le reti da aggiustare, il sole che brucia, le tempeste… Quel giorno probabilmente avevano una gran voglia di sbottare, rivolti a Gesù: "Passa un'altra volta, oggi è stata una giornata storta!".
Gesù sa che lo scoraggiamento è la cosa peggiore che possa capitare agli esseri umani e assicura che non li lascia soli nell'impresa.

Disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla"

È l'ammissione della sterilità. È l'esperienza dei preti scoraggiati, delle parrocchie che invecchiano, delle chiese deserte, dei gruppi che si sfasciano, dei religiosi che scompaiono, dei seminari senza vocazioni, dei catechismi che non cambiano niente. Si pesca tutta la notte senza prendere nulla.
Ma Gesù dice: "Prendi il largo!".
I cristiani non sono "moribondi" e sono chiamati a essere fecondi, non sterili. A possedere quella qualità che lo psicologo americano Erik Erikson definisce generatività. È l'espressione di una persona matura, la realizzazione massima, quindi la massima felicità.

Un uomo che cercava la saggezza decise di salire una montagna dove si diceva che ogni due anni Dio facesse la sua apparizione.
Il primo anno si nutrì di tutto ciò che la terra gli offriva. Poi non rimase più nulla da mangiare e dovette ritornare in città.
" Dio è ingiusto!", esclamò. "Non si è accorto che sono rimasto qui tutto questo tempo per sentire la sua voce. Adesso ho fame e me ne vado senza averlo sentito".
In quel momento apparve un angelo.
"A Dio piacerebbe moltissimo parlare con te. Per tutto l'anno ti ha nutrito. Sperava che tu provvedessi alle tue necessità nell'anno seguente. In tutto questo tempo che cosa hai piantato? Se un uomo non è capace di far crescere frutti dove vive, non è pronto a parlare con Dio".
Ma ecco il miracolo della fede:

"Sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Se c'è Gesù, se è realmente presente, il lavoro funziona. Con lui tutto è possibile. È una grande lezione per noi, oggi. Forse le cose non vanno tanto bene perché non ci fidiamo di Gesù? O abbiamo perso il contatto con lui?
Gesù continua a passare e a invitare: "Venite! Perché continuate a pescare? Salvate piuttosto chi annega, uomini e donne con l'acqua alla gola! Non vi accorgete di quanti sono? Ho bisogno di voi!"
Forse rivolgiamo la nostra attenzione da un'altra parte. E abbiamo paura.

E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Gli uomini che Gesù ha chiamato lasciano le reti, la barca, mogli e figli. Vanno con lui. Il segreto è proprio questo: fidarsi di Gesù. In modo totale, senza scuse. Ognuno di noi può diventare il tredicesimo apostolo. La barca di Simone, la Chiesa, ha molti posti vuoti. Tutti sappiamo bene che possiamo fare qualcosa. Magari pregando,come il

Card. John H. Newman (Beato):

Mi metto nelle tue mani, Signore, interamente.

Tu m'hai creato per te.
Non voglio più pensare a me,
ma solo seguirti.

Che cosa vuoi che io faccia?
Permettimi di fare la strada con te,
di accompagnarti sempre,
nella gioia e nel dolore.
Consegno a te desideri, piaceri,
debolezze, progetti, pensieri
che mi trattengono lontano da te
e mi ripiegano continuamente su di me.

Fa' di me ciò che vuoi!
Non discuto sul prezzo.
Non cerco di sapere in anticipo
i tuoi disegni su di me,
voglio ciò che tu vuoi per me.
Non dico: "Dovunque andrai, io ti seguirò!",
perché sono debole.
Ma mi dono a te perché sia tu a condurmi.
Voglio seguirti nell'oscurità,
non ti chiedo che la forza necessaria.

O Signore, fa' ch'io porti ogni cosa davanti a te,
e cerchi ciò che a te piace
in ogni mia decisione
e la tua benedizione su tutte le mie azioni.
Come una meridiana non indica l'ora
se non con il sole,
così io voglio essere orientato da te,
tu vuoi guidarmi e servirti di me.
Così sia, Signore Gesù!
Don Bruno FERRERO sdb

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