Don Domenico MACHETTA SDB Appunti per Lectio"Ver sacrum"gli antichi chiamavano la Quaresima : primavera santa


14 febbraio 2016 | 1a Domenica di Quaresima Anno C |
1ª Domenica di Quaresima C - 2016
Eccoci al tempo forte del deserto quaresimale: un invito pressante a lasciare tutto ciò che ci
"invecchia", per ringiovanire dentro. Un cammino di austerità e di gioia, in cui siamo invitati a confrontarci con la nostra "fine", in vista di una conversione vera, puntando sull'essenziale, che è invisibile agli occhi. "Ver sacrum" chiamavano la Quaresima gli antichi: primavera santa. "La fine" allora ci apparirà come "il fine" (télos), lo scopo della vita, il grande "inizio", il momento dell'"incontro".

1ª LETTURA: Dt 26,4-10
È un tratto dell'antico "Credo" del popolo d'Israele. Nella liturgia primaverile si faceva una solenne professione di fede: "Mio padre era un arameo errante...". Emerge la caratteristica della fede biblica: una fede storica. La storia è il luogo della parola di Dio, e storica dev'essere la risposta dell'uomo. Tocca l'esistenza, il quotidiano, le scelte concrete.
La nostra fede è fondata dunque non su verità astratte, ma su eventi storici:
Dio è sceso a liberarci dall'Egitto.
Il Figlio di Dio si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture...

L'israelita che, a distanza di anni, celebrava la Pasqua doveva considerarsi personalmente liberato dall'Egitto. Era il "memoriale", chiamato "zikkarón". Era una figura della realtà che noi siamo chiamati a vivere. Nella Messa lo Spirito Santo rende presente nell'oggi liturgico la VITAMORTE-RISURREZIONE di Cristo.

VANGELO: Lc 4,1-13

Tema classico della 1ª Domenica di Quaresima: le tentazioni di Gesù. Luca mette le tentazioni non dopo il battesimo, come gli altri evangelisti, ma dopo la genealogia, che risale non fino ad Abramo come in Matteo, ma fino ad Adamo e a Dio, il Padre della vita. Gesù è il nuovo Adamo che esce vittorioso dalla tentazione. Adamo perde, Cristo vince.
Luca ci presenta Gesù, pieno di Spirito Santo, guidato dallo Spirito nel deserto, dove fu tentato per quaranta giorni.
Quaranta è il numero simbolico che indica un tempo di passaggio, intermedio, non definitivo. Gesù condivide le sorti del suo popolo: tra l'Egitto ("terminus a quo") e la Terra Promessa ("terminus ad quem") c'è il deserto (tempo intermedio, di prova). Nel deserto si incontra Dio, ma anche Satana. Il diavolo ci ricorda Pietro come leone ruggente si aggira cercando chi divorare, vaga nel deserto.
Gesù, all'inizio della sua missione, fa la sua scelta. Satana propone un messianismo di successo, Cristo sceglierà l'umiliazione, l'insuccesso: uno scandalo!

1ª tentazione: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane". Gesù è messo di fronte a un bivio: risolvere i problemi del mondo con i miracoli oppure sfamare l'uomo con la parola di Dio, rischiando l'impopolarità. Gesù non discute con il tentatore, come Eva e Adamo, taglia corto citando la Bibbia: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola..." (Dt 8,3). Non dice: ma anche di parola, dice che l'uomo vive di parola; cioè se l'uomo vive di parola di Dio, ci sarà pane per tutti!

2ª tentazione: "Ti darò tutto questo potere, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me". Anche qui un bivio: o un messianismo conquistatore, aggressivo, dominatore, a livello politico e religioso, oppure un messianismo umile, che si cala nel profondo dell'anima, che privilegia i rapporti. Gesù sceglie la religione dei rapporti, non andrà alla conquista dei regni, ma cercherà di conquistare i cuori.

3ª tentazione: Luca sposta quella di Gerusalemme come ultima, nei confronti di Matteo, perché per lui Gerusalemme è sempre il culmine. "Gettati giù...". Anche il diavolo si mette a citare le Scritture, a modo suo... Alla pretesa di mettere alla prova Dio, Gesù oppone una radicale obbedienza al Padre. Obbediente fino alla morte, e alla morte di croce. Lo scandalo portato all'apice
.
"Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato". Quale momento? Tutta la vita di Gesù è stata sotto tentazione, come lo sarà la vita della Chiesa, ma ci sono dei tempi particolari. Il punto culminante in cui Satana ha giocato tutte le sue carte è stata la passione. La morte di Gesù sarà il suo capolavoro, ma anche la sua ghigliottina.

Don Domenico MACHETTA

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