Don Domenico MACHETTA"Il Vangelo della Trasfigurazione.Appunti per Lectio
21 febbraio 2016 | 2a Domenica di Quaresima Anno C | Appunti per Lectio (Lc 9,28b-36)
2ª Domenica di Quaresima C / 2016
È la domenica dell'Alleanza, con il Vangelo della Trasfigurazione. Dopo la domenica severa delle
tentazioni, siamo portati sul monte da Gesù.
1ª LETTURA: Gn 15,5-12.17-18
È il capitolo del solenne rito dell'Alleanza. Abramo sta camminando faticosamente nell'oscurità della fede e Dio lo sostiene con questa rivelazione: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle. Tale sarà la tua discendenza". Abramo "credette"! Aderisce, firma, dice "amen". Padre della nostra fede lo chiamerà la Preghiera eucaristica I. Dio allora conferma solennemente il suo impegno con Abramo attraverso questo rito dell'alleanza secondo i canoni dell'epoca. I contraenti passano attraverso gli animali squartati, dicendo: "Capiti a me la stessa sorte, se dovessi trasgredire questo patto".
Ed ecco la sorpresa: dei due contraenti uno solo passa. Su Abramo cade un grande torpore, e Dio lo lascia dormire. Nella sua grande misericordia, sa che Abramo e la sua discendenza non saranno fedeli a questo patto. Passerà solo lui. Abramo è meglio che non passi... Al suo posto pagherà Dio: il castigo se lo prenderà Dio sulle spalle, quando manderà il suo amatissimo Figlio, nella pienezza dei tempi.
VANGELO: Lc 9,28b-36
La Trasfigurazione: tema classico della 2ª domenica di Quaresima. Anche in questo racconto, comune ai tre sinottici, Luca mette il suo "tocco" particolare. Come nella scena del battesimo al Giordano, emerge il tema della preghiera. La Trasfigurazione avviene in un momento di preghiera di Gesù, nel quale vengono coinvolti i discepoli.
"Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare". Intanto è importante che non venga dato il nome del monte: nella Bibbia il termine "monte" indica il luogo teologico in cui Dio parla, si rivela. Per Luca è il monte della preghiera, su cui si è portati. La preghiera non la facciamo noi: siamo immersi, assunti, per un dono del Padre, nella preghiera di Cristo, l'unico orante. E fuori della preghiera non si può comprendere Gesù.
Importante l'apparizione di Mosè ed Elia, la Legge e i Profeti: una sorprendente unità tra l'Antico e il Nuovo Testamento! Ma è soprattutto fondamentale la notizia inedita dell'argomento della loro conversazione: l'esodo messianico! Parlano di tutto il mistero pasquale di Gesù, che sta per compiersi a Gerusalemme con la PassioneMorte-Risurrezione, ma che comprende tutta la vita di Gesù, dal grembo di Maria all'Ascensione, alla Pentecoste.
C'è un altro particolare molto interessante, tutto di Luca: il sonno. I tre sono presi dal sonno. Sono i tre del Getsemani! Torneremo su questo sonno misterioso, che non è causato dalla stanchezza fisica... La preghiera non è a basso prezzo! Riescono a veder la sua gloria da "svegli".
Dopo questa esperienza misteriosa, si scende dal monte, raggianti come Mosè, perché chi "guarda a lui diventa luminoso" (Sal 33/34). Gesù ha portato sul monte i discepoli per risolvere un momento di crisi. Erano stati turbati e "distrutti" dall'annuncio della passione. Dubbi, tormenti, tristezza, delusione, scoraggiamento... Gesù non discute, non spiega. Li trascina sulla montagna della preghiera
Don Domenico MACHETTA
2ª Domenica di Quaresima C / 2016
È la domenica dell'Alleanza, con il Vangelo della Trasfigurazione. Dopo la domenica severa delle
tentazioni, siamo portati sul monte da Gesù.
1ª LETTURA: Gn 15,5-12.17-18
È il capitolo del solenne rito dell'Alleanza. Abramo sta camminando faticosamente nell'oscurità della fede e Dio lo sostiene con questa rivelazione: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle. Tale sarà la tua discendenza". Abramo "credette"! Aderisce, firma, dice "amen". Padre della nostra fede lo chiamerà la Preghiera eucaristica I. Dio allora conferma solennemente il suo impegno con Abramo attraverso questo rito dell'alleanza secondo i canoni dell'epoca. I contraenti passano attraverso gli animali squartati, dicendo: "Capiti a me la stessa sorte, se dovessi trasgredire questo patto".
Ed ecco la sorpresa: dei due contraenti uno solo passa. Su Abramo cade un grande torpore, e Dio lo lascia dormire. Nella sua grande misericordia, sa che Abramo e la sua discendenza non saranno fedeli a questo patto. Passerà solo lui. Abramo è meglio che non passi... Al suo posto pagherà Dio: il castigo se lo prenderà Dio sulle spalle, quando manderà il suo amatissimo Figlio, nella pienezza dei tempi.
VANGELO: Lc 9,28b-36
La Trasfigurazione: tema classico della 2ª domenica di Quaresima. Anche in questo racconto, comune ai tre sinottici, Luca mette il suo "tocco" particolare. Come nella scena del battesimo al Giordano, emerge il tema della preghiera. La Trasfigurazione avviene in un momento di preghiera di Gesù, nel quale vengono coinvolti i discepoli.
"Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare". Intanto è importante che non venga dato il nome del monte: nella Bibbia il termine "monte" indica il luogo teologico in cui Dio parla, si rivela. Per Luca è il monte della preghiera, su cui si è portati. La preghiera non la facciamo noi: siamo immersi, assunti, per un dono del Padre, nella preghiera di Cristo, l'unico orante. E fuori della preghiera non si può comprendere Gesù.
Importante l'apparizione di Mosè ed Elia, la Legge e i Profeti: una sorprendente unità tra l'Antico e il Nuovo Testamento! Ma è soprattutto fondamentale la notizia inedita dell'argomento della loro conversazione: l'esodo messianico! Parlano di tutto il mistero pasquale di Gesù, che sta per compiersi a Gerusalemme con la PassioneMorte-Risurrezione, ma che comprende tutta la vita di Gesù, dal grembo di Maria all'Ascensione, alla Pentecoste.
C'è un altro particolare molto interessante, tutto di Luca: il sonno. I tre sono presi dal sonno. Sono i tre del Getsemani! Torneremo su questo sonno misterioso, che non è causato dalla stanchezza fisica... La preghiera non è a basso prezzo! Riescono a veder la sua gloria da "svegli".
Dopo questa esperienza misteriosa, si scende dal monte, raggianti come Mosè, perché chi "guarda a lui diventa luminoso" (Sal 33/34). Gesù ha portato sul monte i discepoli per risolvere un momento di crisi. Erano stati turbati e "distrutti" dall'annuncio della passione. Dubbi, tormenti, tristezza, delusione, scoraggiamento... Gesù non discute, non spiega. Li trascina sulla montagna della preghiera
Don Domenico MACHETTA
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