don Roberto Seregni " Conversione"

 Conversione
don Roberto Seregni  
III Domenica di Quaresima (Anno C) 
Vangelo: Lc 13,1-9 
Spero che il soggiorno sul Tabor abbia travasato un po' della luce della Sua Parola in ciascuno dei
nostri cuori. Ho ricevuto molte mail in questi giorni. Storie diverse, situazioni complicate, novità inaspettate, eppure tutte legate dal desiderio di lasciarsi plasmare dallo Spirito, di superare le resistenze dell'uomo vecchio e abbandonarsi all'imprevedibile fantasia di Dio. Quanta ricchezza!
Le letture di questa terza domenica si intrecciano sul tema della conversione, parola chiave del tempo quaresimale. Due fatti tragici vengono portati alla luce nel testo del Vangelo: la brutale repressioni di Ponzio Pilato contro i giudei durante una celebrazione religiosa ("il sangue mescolato con quello dei sacrifici" v.1) e la rovinosa caduta della torre di Siloe che uccide 18 persone.
Mi piace guardare a come Gesù si pone davanti a questi fatti di cronaca. Noi ci saremmo sicuramente fermati ai luoghi comuni sul destino e la fatalità... Gesù no! Gesù rifiuta il fatalismo e gli schemi meccanici della retribuzione. Il Rabbì di Nazareth legge questi fatti come un invito alla conversione: "se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo" (vv.3.5). Ed è su questo tema che vorrei fermare la nostra attenzione.
A volte c'è il rischio di ridurre la conversione solo ad una questione di gesti o atteggiamenti: togliere qualche vizio e far crescere qualche virtù, cioè tentare di essere più buoni e più bravi. Tutto questo è certamente importante, ma rischia di essere sterile e superficiale, se non corrisponde anche ad una conversione del cuore, ad una virata radicale sui passi di Cristo. Ai ragazzi del catechismo faccio l'esempio del muro pieno di macchie di umidità. Posso tinteggiarlo una volta al mese, mettere qualche bel quadro o coprirlo con un armadio, oppure posso andare a vedere dov'è il problema, cambiare il tubo rotto o aggiustare le perdite del tetto.
La nostra conversione quaresimale non può ridursi ad opera di copertura o, peggio ancora, di nascondimento. Dobbiamo abbandonare l'illusione o la pretesa di essere gli architetti della nostra esistenza e dichiarare seriamente e serenamente che abbiamo bisogno di Lui.
Coraggio, cari amici! Se la vostra vita cristiana vi sembra irrimediabilmente arida, se vi appare impossibile uscire da situazioni ingessate, se dopo tutti i buoni propositi che vi siete fatti non è ancora cambiato nulla, non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento! Guardate al fico della parabola di Gesù: è tre anni che non produce un bel niente, ma il contadino chiede ancora tempo al padrone. La conversione è ancora possibile, questo è tempo di misericordia! Occhio però: niente scoraggiamenti, ma anche niente accomodamenti! Dio è un padre buono, non un vecchietto smemorato... Il tempo della misericordia si dilata per rendere possibile la conversione e non per rimandarla all'infinito! Animo, fratello, ora è il momento della conversione!

PREGARE LA PAROLA - Terza domenica di Quaresima
Ti preghiamo, Signore Gesù,
il Tuo Spirito ci guidi in un cammino autentico di conversione a Te.
Fa' che abbandoniamo le strade comode e meschine del tornaconto.
Fa' che ci lasciamo alle spalle le pretese del nostro orgoglio
e le sue amare ferite che ci imprigionano nella tristezza.
Fa' che le nostre mani si schiudano nel dono,
germogliando speranza e misericordia.
Il Tuo Spirito ci guidi sui Tuoi passi,
ci faccia cercatori umili e appassionati del Tuo Volto.
Maria, madre Tua e madre nostra,
aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.
Amen.
Buona settimana
don Roberto

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