Padre Tiziano SOFIA sdb"DIO è IMPRENDITORE, MA A MODO SUO"

7 febbraio 2016 | 5a Domenica Tempo Ordinario - Anno C | Omelia
DIO è IMPRENDITORE, MA A MODO SUO
LETTURE:Is 6,1-2. 3-8; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-1
Assumere una persona esige una serie di incontri e di severi controlli sulle effettive capacità della
persona che assume e che viene assunta. Soprattutto oggi, nell'era tecnologica. Nessuno assume un incapace. DIO sì invece. E' il caso di Isaia, l'impuro; di Paolo, l'aborto persecutore; di Pietro, il pescatore traditore. Ma Dio vuole un "sì" generoso, non titoli, capacità, eccellenze.

E' certamente strano il momento della chiamata (vocazione, dal latino "vocare", chiamare qualcuno per dargli poi un compito, per mandarlo a fare un certo lavoro: dal latino missio, missione, invio in genere con trasferta per eseguire un lavoro importante, da specializzati, difficile).

II caso di Isaia (cap. 6)

Chi l'ha voluto, creato, chiamato, purificato, inviato a fare il profeta? Dio, soltanto Dio. Isaia, che da parte sua si dichiara un "impuro", senza tante doti, senza tutto.
- Isaia si sente un uomo perduto, un incapace a parlare.
- Dio da parte sua non ha problemi insolvibili: gli basta mandare un serafino con un carbone ardente per toccare le labbra di Isaia, che vengono purificate all'istante senza lunghe e difficili tappe di preparazione.
- Ora Isaia deve prendere una decisione: se Dio l'ha purificato, lo renderà anche capace di fare il profeta:
"ECCOMI, MANDA ME!".

II caso di Paolo (1Cor 15,1-11)

Certamente Paolo è stato un ottimo allievo promosso nientemeno che da Gamaliele, grande dottore della Legge. Ma Paolo era un violento persecutore di Cristo. II perseguitato lo persegue a Damasco. Su un "aborto" nessuno fa progetti... Dio sì li può fare. E fa di Paolo un grande apostolo, il primo che apre il Vangelo ai pagani. Cosa allora inconcepibile.
- Viene disarcionato a Damasco, non tanto dal cavallo, quanto da se stesso. Cristo fa abortire l'uomo vecchio.
- Cristo lo illumina direttanente sul progetto di Dio sull'umanità intera, che deve assolutamente risorgere per la potenza di Cristo, non tanto per l'arte oratoria scarsa di Paolo, come egli stesso ammette.
- Sceglie, per volontà di Cristo, di rivolgersi ai pagani, cosa poco gradita a Pietro e agli altri apostoli. Gesù gli ha affidato questa "missione", compiuta da Paolo in modo eccellente, sempre grazie allo Spirito di Cristo.

E veniamo al caso Pietro (luca 5,1-11).

- Intanto Cristo non lo sceglie in momenti di speciali "ritiri spirituali", ma durante il lavoro, peggio ancora in un momento di fallimento: una nottaccia di pesca... fallita! Forse per I'incapacità del pescatore?
- Pietro non era un "letterato", tanto meno uno specializzato. Anzi era un impulsivo, con tendenza al tradimento! Lo sappiamo. Ma in genere gli impulsivi hanno un cuore generoso...
- E' in queste condizioni che Gesù lo attacca:
+ vuole salire sulla barca di Pietro
+ gli ordina di scostarsi un poco dalla riva per evangelizzare meglio la moltitudine seduta sulla discesa della collina. Ottima scelta pratica di Gesù.
- Finita la predica, un ordine: prendere il largo e pescare! Caro Gesù, ma non sapevi che a una certa ora i pesci non abboccano più, perchè riposano nei loro nascondigli? E poi, neppure un pesce in quella notte! Quindi, Maestro, "zapatero a tus zapatos": tradotto, calzolaio o pescatore o profeta, ciascuno faccia il proprio mestiere. Che ne sa di pesca un dottore della legge? - Ma quel "dottorino giovane" era un giovane uomo e anche un Dio da sempre!
- Pesca miracolosa, esagerata, con pericolo per le reti e la barca!
- La reazione di Pietro è compulsiva: Pietro si butta ai piedi di Gesù e si dichiara per quello che di fatto era:
"Signore, allontanati da me, perchè sono un peccatore"!

Ma Gesù è un pescatore di uomini e ha bisogno...

.... di assumere molti e generosi operai: primo assunto è proprio il peccatore Pietro. Che peccati avesse fatto, nessuno lo sa. Comunque era uno del basso popolino; non certo della borghesia o delle alte sfere.
Senza troppi corsi professionali, "d'ora in poi", ti cambio mestiere: PESCATORE DI UOMINI! - Questa la decisione del Dio Gesù che subito dopo "pesca altri 11 compagni" e li fa capi delle 12 tribù d'Israele. Capi o servi? Gesù li vuole servi.
Tra Gesù e gli aspostoli si instaura una relazione di profonda amicizia; da discepoli diventano amici, fratelli. Ce la faranno a compiere per bene la missione della pesca umana? Senza dubbio sì, grazie a quel famoso "NON TEMERE!". Più fragili siamo noi, più "potente" è Cristo con la forza divina dello Spirito.
Ma veniamo a noi, come siamo.
- Intanto nessuno è venuto al mondo per caso, ma per amore.
- Poi, se nessuno cresce da solo, tutti abbiamo bisogno che Cristo ci faccia crescere. Una volta cresciuti, bisogna entrare nel campo del lavoro, ciascuno con la propria specialità. Nella Chiesa si dice "con il proprio carisma".
- Conseguenza: quello che Dio ci chiede è una risposta generosa, ma soprattutto leale. Scopri la "tua missione" e BUON LAVORO!

 Padre Tiziano SOFIA sdb

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