Padre Tiziano SOFIA sdb"La più toccante parabola sulla misericordia di Dio Padre"

6 marzo 2016 | 4a Domenica di Quaresima - Anno C | Omelia
La più toccante parabola sulla misericordia di Dio Padre
  Visualizza Lc 15,1-3.11-32
Saranno tutte belle e semplici da intendere la parabole di Gesù, ma quella del Padre Misericordioso è
sublime. Penso che i grandi peccatori ritornati nella casa del Padre la meditino con frequenza e riconoscenza.

Dio voleva una alleanza stabile, e continua a volerla

Noi sacerdoti abbiamo il privilegio di "assistere" non più a commenti più o meno efficaci di questa parabola, ma la viviamo in prima persona, soprattutto quando abbiamo la fortuna di offrirci come "confessori" in importanti santuari. Su invito, non perdo nessuna occasione di godermi direttamente la parabola.
Tornare in buona salute dopo una lunga e dolorosa malattia è una gioia che può essere compresa solo se in prima persona. Grazie a Dio, alcuni hanno avuto "la grazia" di godersela, me compreso. E come si è riconoscenti a dottori e infermieri...
Parliano di un fatto importante: non più la poco gradita manna, ma autentici prodotti della terra, soprattutto frumento. Con il pane senza lievito, gli Ebrei sicuramente magiarono carne e bevvero vino. Avevano fatto alleanza con Dio e furono premiati. Dio voleva una alleanza stabile, e continua a volerla. - Israele la voleva davvero? Secondo i dati storici, no.
- Dio vuole fasciarci con la sua misericordia, ma l'uomo accetta I'iniziativa di Dio o preferisce mettersi in avventure come sentiremo più avanti a proposito del figlio spendaccione?
Figlio che ha scambiato l'amore in famiglia con la libertà libertina che lo condusse alla disperazione. Ma fu questa a salvarlo.
La raccomandazione di Paolo (2Cor 5,17-21)

+ "Lasciatevi riconciliare con Dio"!

Come? C'è qualcuno che potrebbe non accettare di relazionarsi ottimalmente con Dio come da figlio con il padre? Purtroppo sì. E' successo a Corinto, poi in tutta la storia.
E sembra che oggi le cose stiano precipitando se dobbiamo ricorrere alle statistiche di coloro che frequentano la chiesa: sempre di meno e sempre più anziani. E gli altri? Ancora schiavi in Egitto, schiavi della decisione libera di non relazionarsi con il Padre buono e misericordioso. Non per questo Dio smette di amarci con infinita misericordia efficace ed attiva. Basta pensare a Papa Francesco servo misericordioso.
+ Basta con la vita da scapoli o da figli scappati di casa! Se l'uomo è caparbiamente capace di rompere qualsiasi rapporto con Dio, il Misericordioso, non lo farà mai, pena il declassamento di Dio stesso a livello umano.
+ Lai riconciliazione non è un atto giudiziario della terra. E' un atto di tenerezza di Dio che a tutti i costi vorrebbe che ogni uomo tornasse alla relazione d'amore Dio-Uomo. Riconcilinzione che trova nella cosiddetta "confessione" il momento spirituale di rapporti ristabiliti fra l'uomo e Dio.
Peccato che si confonda ancora la lista dei peccati con la confessione, mentre in realtà Dio vuole vedere una nostra decisa volontà di tornare in famiglia con Lui. Cosa che ha fatto lo spendaccione e libertino, comunemente conosciuto come figliol prodigo. La maggioranza non sa cosa significa questa termine. In realtà è prodigo un magnate che aiuta i poveri; o, al contrario sarebbe qualsiasi spendaccione libertino dei quali l'umanità è piena, grazie alle ultime raffinatezze di spudorato libertinaggio.

E siamo al Vangelo di oggi (Luca 15)

Sono proprio gli spendaccioni-libertini che Dio vuole ricuperare anche a costo di condannare alla croce suo Figlio che a sua volta accetta di caricarsi di tutti i peccati dei "prodighi peccatori", non solo di toglierli con un colpo di spugna come sembrerebbe dicesse quel "che togli i peccati del mondo", che non non evidenzia l'atto d'amore che realmente il Figlio del Misericordioso ha compiuto, caricandosi croci e peccati nostri su spalle divine!
E, dopo la guarigione di un solo uomo, ecco LA GRANDE FESTA della domenica "in laetare": si fa più festa in cielo e nella chiesa in terra per un solo peccatore che torna in famiglia che per 99 giusti che non l'hanno mai lasciata. Non da tutti però...
Ci sono dei personaggi che preparano la festa: i servi, in genere mai menzionati. Ma saranno loro a lavare quel peccatoraccio, a rivestirlo del vestito più bello, a mettergli l'anello dell'amore al dito e i sandali ai piedi perchè possa danzare meglio! Sono i servi che si impegnano ad ammazzare il vitello grasso, a cucinarlo e a metterlo in tavola permettendo così "di mangiare e fare festa".
E' il ministero-servizio dei sacerdoti questo, tanto impegnativo e laborioso, quanto entusiasmante e gratificante. Da preferire!
E' inevitabile che qualcuno dei "giusti", mai scappato di casa per "andare a prostitute", SI INDIGNI e NON VOGLIA ENTRARE IN CASA e magari dover sedersi proprio in faccia all'odiato fratello peccatore spendaccione. Un fratello che ha molti discendenti tra pie persone abituate a un legalismo di messe, rosari, elemosine, pellegrinaggi, gruppi di preghiera o di rinnovamento, MA SENZA AMORE.

Risposta del 'Papà'. di Dio Padre Misericordioso:

+ tutto ciò che è mio è tuo
+ bisognava far festa e rallegrarsi
+ TUO FRATELLO era morto ed è tornato in vita
+ era perduto ed è stato ritrovato...

Chissà se il Padre è riuscito a convincerlo! Per il fratello maggiore il fratello libertino avrà sempre questo marchio, tanto da ritenerlo al massimo come fratellastro! Altra sofferenza per il Padre che vorrebbe tutti i figli in pace dal cuore.
E' certo che uno "ritornò in sé" quando prese coscienza della propria situazione. Cosa che fece felice il Padre in festa anche lui. Quanti fratelli "maggiori-giusti" tornano in sé davvero?

 Padre Tiziano SOFIA sdb
Fonte:  www.donbosco-torino.it

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