Don Arnaldo SCAGLIONI sdb"Mi ami tu?"

10 aprile 2016  | 3a Domenica di Pasqua - Anno C  |  Omelia
3^ Domenica dopo Pasqua - C - (Gv 21.1-19)
1. Mi ami tu?
E' l'interrogativo che chiude il Vangelo di Giovanni.

L'amore di Giovanni fa da filo conduttore nel grande labirinto vissuto dai discepoli di Gesù.
Perché questa domanda a Pietro e non ad altri o allo stesso Giovanni "colui che amava Gesù"?
L'interrogativo ripetuto per ben tre volte non è in riferimento solo al triplice no di Pietro, quasi a ricordare un suo mancato pronunciamento nei confronti di Gesù.

Mi ami tu?

Gesù vuole investire su Pietro.
E' una scommessa bella e buona.
Si fida, ci crede.
Gli conferisce un compito e l'onere di un primato.
La risposta di Pietro è sì, è triplice:

Il primo sì è personale, emotivo: "Tu lo sai che io ti amo":
"nonostante tutto"
"sulla tua parola" io vivo, spero, sono disposto a darmi tutto.
C'è tutto Pietro: anima e cuore, esuberanza e impulsività. Sa di essere fragile, peccatore, infedele alla parola data, ma nello stesso tempo con Gesù si sente un altro.

Il secondo sì è a nome di chi rappresenta: "Tu lo sai che ti voglio bene".
Nel suo sì sono presenti padri e madri di famiglia, giovani, bambini, ammalati, rifugiati, sacerdoti, religiosi. Pietro viene scelto perché è chiamato ad amare più di ogni altro.

Il terzo sì è un mandato trinitario: "Signore, tu conosci tutto…"
La triplice richiesta è stata non solo una purificazione del cuore di chi l'aveva rinnegato, ma soprattutto - come buon Pastore - un mandato trinitario.
L'amore è l'anello di congiunzione fra Dio e l'uomo
*E' amore di misericordia
"Colui che guida le pecore deve amarle più di quanto esse lo amano. Il suo deve essere un amore di Padre.
*E' amore di salvezza.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio suo per la salvezza del mondo.
*E' amore gratuito, è dono dello Spirito.
Chi esercita l'autorità, deve donarsi fino in fondo, comprendere che non si appartiene più.
Il buon Pastore deve donarsi per poter esercitare il suo compito

Mi ami tu?

*S. Alfonso nel suo trattato "Pratica di amare Gesù Cristo" ne dà i motivi:

1- Il primo è di riconoscenza
Gesù ci ha amati per primo e ha dato la vita per noi. L'amore si ripaga con l'amore.

2 - Il secondo è di conoscenza.
"A chi mi ama mi manifesterò (Gv 14.21)
C'è un apprendistato da vivere nell'amore di Gesù. Lo si conosce un poco alla volta, giorno dopo giorno. L'amore non è una folgorazione, ma una rivelazione.

3 - Il terzo è l'osservanza.
"Se mi amate, osserverete i miei comandamenti" (Gv 14.15). C'è un codice di comportamento, una vera grammatica da seguire e mettere in atto.

2. L'apparizione di Gesù Risorto

*Fa risorgere i discepoli,

*ridà vita a Pietro che dopo la morte di Gesù è tornato al suo lago, al suo mestiere di pescatore, alla sua barca ormeggiata sulla riva.

*li sottrae alla notte dello sconforto, della delusione, della esasperazione perché non ha senso vivere senza la presenza di Gesù. La notte ha svuotato il cielo, il cuore.
Si è portato via il sole, la luce,

*li riporta davanti a lui sulla spiaggia, fuori dall'acqua del mare ricco di insidie e pericoli, sempre pronto a portarsi via i naufraghi,

*li fa passare dalla delusione ("quella notte non presero nulla") alla sorpresa di 153 pesci.

E' una vera risurrezione.

*Si sentono cor unum et anima una con Gesù risorto: Gesù è vivo, è davanti a noi, come noi mangia. Sono uniti - una sola Rete nelle mani di Gesù.

*Avvertono la chiamata, il mandato di arrivare a tutti.
(153 erano le specie dei pesci conosciuti)
(153: sommando una dopo l'altra la cifra dall'1 al 17 il risultato è 153) 10 + 7 significa totalità, perfezione.

I discepoli rappresentano la Chiesa tutta, la Chiesa universale.
Per vocazione il cristiano è plurale.
L'amore ottiene questo effetto moltiplicatore.

----------

"La gioia di amare Gesù
proviene dalla gioia
di condividere le sue sofferenze.
Quindi non lasciatevi turbare e angosciare,
ma credete nella gioia della Risurrezione.
In tutte le nostre vite,
come nella vita di Gesù
La Risurrezione deve arrivare,
la gioia della Pasqua deve sorgere".

B. Madre Teresa di Calcutta

Don Arnaldo SCAGLIONI sdb

Fonte:  www.donbosco-torino.it

Commenti

Post più popolari