fra Damiano Angelucci"Ma la rete non si spezzò"

Commento al Vangelo della III Domenica di Pasqua; 10 aprile 2016
Ma la rete non si spezzò
TESTO  ( Gv 21,1-19 )
COMMENTO
La notte era normalmente nel lago di Galilea  il momento più propizio per riuscire a pescare, “ ma
quella notte non presero nulla” racconta l’evangelista. Dice il testo di un canto assai noto: “ e mentre il cielo s’imbianca già, tu guardi le tue reti vuote”.

Proprio all’alba di un nuovo giorno, tuttavia Gesù indica dove gettare la rete, perché i sette facciano esperienza dell’autorevolezza di quella parola e capiscano che quella parola dice e realizza. I sette discepoli fanno il pieno: 153 grossi pesci. Sant’Agostino sostiene che al tempo di Gesù era il numero delle specie di pesci conosciute cosicché il numero richiama alla universalità della futura missione degli apostoli.

La cosa più evidente è che l’evangelista vuole sottolineare la verità storica dell’episodio spingendosi a specificare anche il numero dei pesci;  inoltre se può sembrare strano la scelta della parte destra da parte di Gesù, dall’altra essa richiama la “destra dell’Altissimo” dove Gesù siede nella sua Gloria (“Oracolo del Signore al mio Signore: siedi alla mia destra” – sal 110 - ).

Allora gettare le reti a destra non ha alcuna simbologia politica, evidentemente, ma significa gettare le reti nel nome del Signore Gesù, obbedendo alla sua parola e scegliendo di immergersi nella sua persona, lui che siede alla destra del Padre. E la rete non si spezzò, perché il nome, la persona che ha chiamato a gettarla è forte, autorevole, più resistente della forza delle acque e dei pesci. Nulla sarà più impossibile a quella parola nella fede di chi saprà accoglierla.

Il successo della missione dei discepoli di Cristo non dipenderà tanto dalle condizioni ambientali ed esterne in generale, ma soprattutto dalla fede di questi, da quanto peso sapranno dare alla parola del Maestro. Fare l’esperienza di questo cammino, come quello dei due in cammino verso Emmaus, permette di intuire il volto del Signore, di decifrare la sua presenza nella storia delle nostre relazioni umane. Infatti dopo la pesca straordinaria … “Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!»

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