Padre Tiziano SOFIA sdb"FIGLIOLI, AVETE MANGIATO? SIETE STANCHI?"

10 aprile 2016 | 3a Domenica di Pasqua - Anno C | Omelia
"FIGLIOLI, AVETE MANGIATO? SIETE STANCHI?"
I Vangeli non fanno scuola di teologia,

ma danno lezioni pratiche
di vita umana divinizzata, cristianizzata.
Gesù non ha voluto essere circondato da ristrette platee di dotti ebrei e di saccenti farisei. Non conosceva il Diritto umano, ma solo quello DIVINO, che è profondamente UMANO.

FATE COSI'... come ho fatto IO!

Siamo in Galilea, sul lago di Tiberiade, allora molto pescoso, ma non sempre. Simon Pietro fa da capo-squadra; esperto in pesca, ma non sempre. Una notte intera, buca! Che figura...
Un personaggio appare sulla riva. Non si fa beffe del fallimento dei pescatori professionisti. Gli dispiace, ma insieme si prende cura di loro. E scatta la "misericordia": non sai come cavartela? Ci penso io, che posso aiutarti. Non temere!
La traduzione della CEI traduce "figlioli" in bocca a Gesù. Mi piace di più la traduzione della LDC (sono salesiano!):
"RAGAZZI! avete qualcosa da mangiare?"
Quel personaggio sapeva bene dell'insuccesso. Come potevano mangiare pesce se le reti erano del tutto vuote? Quindi non avevano mangiato proprio nulla. Quindi avevano fame.
Cristo non è venuto a dar da mangiare agli "epuloni", ma agli affamati. Non offre "cenoni" di Natale o pranzi pasquali. Dà SOLO pesce arrostito e pane buono: il meglio per chi ha fame.

Un particolare: vuole collaborazione, non miracoli spettacolari.

Li fa tornare in barca, al mattino quando i pesci vanno a dormire. Ho imparato questo in Amazzonia del Brasile. Gesù era un falegname e pretende di dare una lezione umiliante di pesca a dei professionisti? E arriva persino a dare indicazioni precise: "Gettate la rete sul lato destro della barca e... troverete pesce!". Mica rispondono: "Che ne sai tu, straniero?".
E la pesca è miracolosa: 153 grossi pesci! Gesù fa le cose alla grande, come a Cana, quando cambia in vino non qualche bottiglia d'acqua, ma botti intere! Più incapaci ci sentiamo, più grande è l'intervento miracoloso di quell'IGNOTO...
A Cana nessuno sapeva che era Dio. I Dodici dovevano capire che è Dio Risorto dalla quantità di pesci "grossi". Uno solo intuisce chi è "quello là"..: "E' il SIGNORE!". II pescatore è il discepolo prediletto, Giovanni, quello dal cuore di fanciullo, dagli occhi senza cataratte, come aveva Pietro.

I particolari riportati da Giovanni...

... rivelano una attenzione precisa e piena di premura del Signore. Detto con termine pregnante: un SIGNORE MISERICORDIOSO, uno che fa, che non dice solamente. Una misericordia di facciata, di parole, è farisaica. La vera misericordia viene da Dio, dai fatti concreti.
- Gesù accende un fuocherello di carboni; sopra ci sono già dei pesci arrostiti, ma non erano sufficienti. C'è anche del pane. Pesci e pane comprati o frutto della misericordia capace di fare miracoli? Non so. C'erano, questo il fatto.
- Gesù vuole rispettare il lavoro dei pescatori: chiede alcuni pesci appena tolti dalla rete senza tanti miracoli.
- Gesù li invita a fare "colazione", senza caffé s'intende. Colazione alla pescatora. Non roba calata dal cielo, non manna, non colazione all'americana. Colazione alla galilea. Rispetto della cultura... A livello dei poveri.
- Gesù si avvicina, dice Giovanni. Non li aspetta. Porta pesci già arrostiti insieme a pane. Poi un gesto, un verbo: DISTRIBUIRE, in parti uguali per tutti, non tutto per Giovanni o Pietro.
RISULTATO: quell'uomo era veramente il CRISTO DIO-UOMO RISORTO.
Così ha fatto Cristo, così rivela il suo cuore misericordioso. Così fa il vero cristiano. Poche parole, tanti fatti quotidiani.

Dagli Atti degli Apostoli...

.... quel Gesù Risorto predicato dagli Apostoli non piace ai CAPI! Fanno flagellare i poveracci predicatori che sono irremovibili, "lieti di subire flagelli per amore a Gesù". Poveri capi (e noi!) senza pietà...
Altro risultato: dall'Apocalisse di Giovanni 5,11-14.
Attorno al Trono dell'Agnello Vittorioso, ricco di potenza, sapienza, forza, onore e gloria e benedizione, neppure un fariseo, un intellettuale, un uomo senza cuore, nessun guerrafondaio di oggi, nessun tiranno o dittatore, nessun politico. Solo "esseri viventi" nell'amore e nella misericordia, tipo Teresa di Calcutta, Romero, Don Bosco, cristiani sotto la cenere, pieni di calore divino, di servizio, di dedizione, di amore fraterno, di ricerca di comune-unione. Nessun "acchiappa-messe", come tanti cattolici che dicono di andare a messa, ma non fanno ciò che ordina Cristo: PRENDETE E MANGIATE! PRENDETE E BEVETE... ME! Non si assiste a un pranzo!
Da che parte ci mettiamo? Cosa ci crediamo? Cosa mangiamo? E se alla fine della vita non abbiamo pescato come Gesù voleva?... E se non mangiamo IL PESCE, simboleggiante il CRISTO?
Senza CRISTO PANE E VINO, non c'è Pasqua, non c'è misericordia.

 Padre Tiziano SOFIA sdb
 Fonte:  www.donbosco-torino.it

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